Tiscali

Recensione Ski Racing 2006

Le imprese di Giorgio Rocca sulla vostra PS2.
Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(26 gennaio 2006)
Le olimpiadi invernali sono ormai alle porte, nell'attesa che i titoli multievento dedicati a questa manifestazione compaiano sugli scaffali diamo un'occhiata approfondita a questo nuovo Ski Racing 2006, interessante evoluzione dell'omonima passata edizione.

Hermann Maier o “Giorgio Riogga” e “Bodi Muller”?
Una volta che si toglie il dischetto dalla custodia, la scritta cd-rom al posto di dvd fa subito apparire qualche smorfia timorosa sul volto. I titoli che vengono pubblicati su cd-rom sono ormai pochi, più che altro di stampo low-budget, e fanno presagire contenuti tutt'altro che lodevoli. Ma se si svolge un'attenta analisi su questo prodotto, non si può far altro che rinvenire certi miglioramenti, alcuni dei quali sostanziali, di cui si sentiva un netto bisogno. Per chi non ha mai avuto modo di giocare al capitolo targato 2005 facciamo un breve riepilogo. Ski Racing può essere definito un gioco “sullo sci”, ma si potrebbe azzardare anche la definizione di “simulatore”. Si, perché questo titolo annovera un'impostazione piuttosto professionale o quantomeno tendente al realismo, senza tanti salti funambolici, numeri da circo o manovre che si fanno beffe delle leggi della fisica. Niente a che vedere quindi con la serie SSX e simili, che basano tutto il loro fascino sullo spettacolo, i colori e i trick estremi che rendono questo tipo di giochi molto arcade.
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In questo caso, infatti, le manovre che il vostro alter-ego virtuale sarà in grado di compiere non vanno molto oltre quello che potete osservare nelle dirette tv che riprendono le gare mondiali. Per alcuni potrà sembrare una formula poco appariscente, potrà rappresentare una scelta poco stimolante o noiosa se non addirittura frustrante. Par altri invece, magari stufi di vedere sciatori e snowboarder intenti a volare in cielo meglio di falchi e poiane mentre si dimenano in pose da “fenomeni” e stanchi di gareggiare a suon di punteggi poco realistici, ma al contrario vogliosi di emulare le gesta del Rocca nazionale il più verosimilmente possibile, questo gioco rappresenta un'oasi di divertimento in mezzo al deserto del mercato videoludico, che raramente ha degnato della giusta attenzione questa disciplina, al contrario abbastanza seguita, almeno qui in Italia.

Un circolo sfizioso
Una volta creato lo sciatore da impersonificare per scalare le classifiche del mondo (scegliendo faccia, corporatura, caratteristiche tecniche), possiamo decidere se effettuare un piccolo tutorial prima di immergerci nel vivo delle competizioni, le quali sono raggruppate nell'unica modalità principale (oltre a gara singola e multyplayer): la coppa del mondo di sci.
Questa, come gli appassionati sapranno, si divide in 5 discipline: Discesa Libera, Super G, Slalom Gigante, Slalom e Combinata (che in pratica è il mix tra le discipline più differenti in assoluto: la discesa e lo slalom). Si corre per conquistare la coppa di ogni singola specialità e per conquistare la coppa del mondo, vinta da colui che raggiungerà la più alta somma di punti tra tutte le gare di ogni categoria. Prima di partire dal cancelletto, oltre al vostro aspetto, potrete personalizzare anche la vostra attrezzatura: la tuta, gli sci, le bacchette, gli scarponi, la maschera...
Le opzioni sono una decina per ogni parametro, quindi non moltissime e, tra le marche presenti, solo una o due sono originali. Ogni scelta produce esiti solo di origine estetica, ad eccezione degli sci, i quali si differenziano nelle caratteristiche e solo con quelli dalle migliori prestazioni sarà possibile conquistare tutti i trofei.

A differenza dell'edizione 2005, in cui si poteva scegliere liberamente quale competizione affrontare all'interno del campionato e in cui si poteva tornare a piacimento su di una discesa per migliorare la propria prestazione, questa volta c'è il calendario delle gare da seguire, e si dovrà procedere secondo questo, stagione dopo stagione. Non basterà infatti un solo anno di competizioni per conquistare il titolo più ambito, in quanto all'inizio del gioco il nostro atleta non possiede le abilità necessarie per competere con i campioni ai vertici, ma le acquisterà ottimizzando i propri risultati gara per gara: migliore sarà il piazzamento e più punti-abilità vengono assegnati. Dopo un certo numero di questi sarà possibile aumentare di un tassello le nostre capacità tecniche, che si dividono in: velocità (la velocità massima raggiungibile, utile soprattutto in discesa e super-g), tecnica (l'efficacia delle spigolate, quindi molto utile nelle discipline a paletti stretti come slalom e slalom gigante), salto (capacità di sopprimere salti e quindi di mantenere traiettoria e velocità) e aggressività (capacità di essere maggiormente incisivi nelle fasi di partenza e fine gara).
Più i vostri parametri sono alti, migliori saranno i risultati che sarete in grado di raggiungere e più alti saranno questi e più punti-abilità avrete da spendere...insomma, come avrete capito, un circolo vizioso che induce a conquistare la medaglia d'oro in ogni gara fino a conquistare ogni trofeo a disposizione.
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Un Joypad per “carvare” e “spigolare”
Per quanto riguarda la giocabilità i comandi sono piuttosto semplici (anche se non sempre intuitivi, soprattutto per i novizi, a causa delle spiegazioni piuttosto malfatte del tutorial, una carenza probabilmente dovuta alla cattiva localizzazione) e l'interfaccia generale possiede un'impostazione leggermente più arcade ed una curva di difficoltà che è ora possibile ingentilire mediante alcuni accorgimenti molto utili per chi deve fare l'abitudine a questo stile di gioco: innanzitutto è possibile attivare un indicatore luminoso che segnala la successione corretta di porte da attraversare (comodo soprattutto per non farsi intimorire dal nugolo di paletti presenti nello slalom); è stata inoltre aggiunta la possibilità di scegliere la tipologia di penalità per il salto di qualche porta: lo si può lasciare settato su “squalifica” (ovvero come nella realtà), ma è consigliabile, soprattutto per prender confidenza durante le prime gare, selezionare la penalità in secondi (3 per ogni porta saltata) che si presenta comunque consistente (almeno rispetto ai vertici della classifica) ma che permette un qualche piazzamento decente e comunque consente di giungere in fondo completando la pista e quindi acquisendo esperienza.

Continua ad esser presente la possibilità di ricominciare da zero la gara, nel caso non siamo soddisfatti della nostra prestazione, ma questa continua a sembrarci una scelta discutibile: se da un lato evita di ricaricare un salvataggio e quindi fa saltare eventuali perdite di tempo, è anche vero che questo metodo incentiva a ripetere la gara finchè non si raggiunge la massima prestazione, e ciò toglie un po' longevità al titolo e di sale alla competizione (dove va a finire il rischio di tirare una gara se poi al primo sbaglio possiamo scegliere di ripartire immediatamente? Viene data la possibilità di allenarsi sul tracciato prima della discesa ufficiale, bastava già questo.
Una volta che si prende confidenza con il sistema di controllo, che si correggono gli errori grossolani, che si sfruttano al meglio i comandi per spigolare e per “carvare”, e la sciata comincia a diventare fluida inizia il vero appagamento per gli appassionati che sanno cosa vuol dire dosare equilibrio e potenza per impostare le traiettorie giuste, quelle che non fan perder tempo e velocità. Se all'inizio si pensa più che altro ad arrivare alla fine senza saltare una porta, man mano che ci si migliora e che si imparano i tracciati, diventa più spontaneo guardare una o due porte più avanti, come fanno i veri professionisti.

Diventa così un piacere cercare di superare nella discesa Hermann Maier (unico sciatore rappresentato con licenza ufficiale, in quanto tutti gli altri sono presenti con nomi storpiati di una o due lettere, ma comunque riconoscibili) o tentare di affiancare Giorgio Rocca sul podio nello slalom.
Ad accompagnare la stagione ufficiale, che prevede la presenza di tutte le piste originali rappresentate abbastanza bene (certo non siamo a livelli foto-realistici), c'è una manciata di sfide nel classico stile “patenti” che presenzia ormai in ogni tipo di gioco. Queste sono di stampo arcade e consentono di sbloccare qualche scampolo di attrezzatura, offrono un leggero diversivo ma di natura tutto sommato contenuta.
Una volta che avrete conquistato tutti i trofei potrete sempre dilettarvi nel mestiere del designer di tracciati: potete infatti creare le gare più strampalate immettendo i paletti sulla pista a vostro piacimento. L'editor in sé per sé non è male, ma lascia un po' il tempo che trova a causa della mancanza di una community on-line con cui condividere queste piste. Il multyplayer infatti è presente solo mediante la possibilità di effettuare tornei casalinghi a schermo diviso a metà oppure alternandosi.

Anno nuovo veste nuova
Oltre quanto considerato riguardo il miglioramento della giocabilità e della curva di apprendimento, questo gioco è stato certamente migliorato anche per quel che concerne l'aspetto grafico. I passi in avanti sono evidenti e le texture di bassa qualità hanno lasciato spazio a qualcosa di più aggraziato. Anche la fluidità è stata affinata, mediante un uso intelligente del motion-blur, praticamente d'obbligo in un videogame di questo tipo.
Certo il tutto non fa ancora gridare al miracolo, ma le strette allo stomaco di quando si scorge la scritta “cd-rom” sono scongiurate e il risultato finale appagherà quasi tutti i palati, soprattutto quelli che sono disposti a qualche rinuncia pur di vedere ben rappresentata la loro disciplina preferita.

Nel complesso quindi c'è di che rimaner soddisfatti dalle migliorie apportate a questa nuova edizione 2006 di Ski Racing. Il comparto tecnico ha subito l'aggiornamento che gli occhi esigenti andavano richiedendo e la giocabilità è stata “ingentilita” nell'ottica di soddisfare anche chi non è particolarmente esperto in questo tipo di sport. Certo c'è ancora del lavoro da fare (qualche licenza in più, una sezione allenamento, organizzazione della modalità carriera) per rendere la serie qualcosa di imperdibile, ma se si deve rischiare di snaturare l'anima simulativa di questa serie e “arcadizzare” esageratamente la disciplina per produrre il classico prodotto adatto a tutti, allora da appassionati preferiamo che questo Ski Racing rimanga com'è: un buon prodotto destinato a chi segue questo sport.
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Ski Racing 2005 era un prodotto imperfetto, piuttosto scarno per quanto riguarda il comparto tecnico e alquanto ostico dal punto di vista delle dinamiche di gioco. Questa nuova edizione corregge in buona parte i difetti che flagellavano il primo capitolo della serie, senza snaturarne l'anima professionale e l'equilibrio che sottende alla giocabilità. Rimane quindi un appuntamento obbligatorio per chi è appassionato di sci e paletti e per chi segue da amatore la coppa del mondo. Si tratta della formula uno sulla neve, con tanto di regole e dinamica sportiva ben prefissata; nulla che lasci qualche margine alla fantasia o alle manovre spericolate quanto spettacolari previste nei giochi su neve visti sino ad oggi su console. Un titolo quindi molto valido, ma non per tutti. Se siete tra quelli che gradiscono quest'impostazione simulativa, rimarrete soddisfatti.
voto grafica7,5
voto sonoro7
voto gameplay8
voto durata7,5
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