Ecco la scena del delitto; come potete notare, tutti i dialoghi sono tradotti (e doppiati) in Italiano
Il sistema di controllo si avvale ancora una volta della premiata ditta punta&clicca, con il puntatore del mouse che cambierà di forma a seconda dell'oggetto o del personaggio selezionato. Il tasto sinistro impartirà i comandi (doppio click per far correre Jack), mentre il destro permetterà di accedere all'inventario degli oggetti utili raccolti, i quali saranno necessari per compiere alcune azioni ma raramente costituiranno prova. Man mano che raccoglierete prove, indizi e dichiarazioni, dicevamo, avrete necessità di metterle in correlazione tra loro: per aiutarvi in questo lavoro avrete con voi un pratico PPA (Personal Police Assistant, naturalmente...), ossia un'interfaccia grafica dove, in base alle domande che Jack si porrà sul caso, potrete raggruppare delle prove e metterle in relazione tra loro. L'indagine sarà divisa in “tasselli”, come un vero e proprio Puzzle: a ciascun tassello corrisponderà una domanda, ed un'apposita barra di progresso si riempirà man mano che accumulate le prove necessarie per formulare la risposta corretta (fermo restando che starà a voi riconoscere le prove necessarie tra il mucchio che reperirete).
L'isola di Sagorah ha un aspetto meraviglioso e selvaggio, e con l'impeto della tempesta diventa ancora più suggestiva
Tecnicamente, Sinking Island propone ambienti semplicemente spettacolari, come d'altronde è lecito aspettarsi conoscendo Sokal e il suo irraggiungibile stile dalle tinte a tratti volutamente decadenti – niente di meglio per realizzare un enigmatico grattacielo in mezzo ad un'isola in tempesta. I fondali sono interamente bidimensionali, ad inquadratura fissa (niente scrolling) ed impreziositi da numerose meravigliose animazioni, che vanno dai lampi tra le nuvole, visibili anche dalle finestre, alle palme squassate dal forte vento fino allo sgocciolare di un tubo in sala macchine. È un vero peccato che i modelli 3D dei personaggi non siano assolutamente al medesimo livello: se si fa eccezione per il protagonista, gli altri risultano per la maggior parte poco più che abbozzati con modelli semplici in cui sono stati aggiunti dei tratti distintivi addirittura troppo marcati, quasi grotteschi, ed anche le animazioni sono spesso innaturali.
Un divario non indifferente, pertanto, tra lo stile innegabile di Sokal e la realizzazione curata da altri membri del team. Il comparto audio si avvale di incessanti e completi suoni d'ambiente, ovviamente associabili ai già citati eventi atmosferici e non, ma manca per il resto di una vera e propria colonna sonora. I dialoghi sono interamente doppiati in Italiano, e nonostante la traduzione sia semplicemente impeccabile, la maggior parte dei doppiatori non riesce ad esprimersi con la naturalezza necessaria per creare una sospensione di incredulità. Insomma: si sarebbe potuto fare certamente di meglio in questo campo.
Il sistema di gioco è, come sempre, semplice e immediato (dopotutto si tratta di usare quasi esclusivamente il tasto sinistro del mouse). La vicenda è interessante, i personaggi ben delineati e gli intrecci tra loro non sempre immediatamente visibili: ovviamente ciascuno di loro avrebbe avuto una motivazione per attentare alla vita della vittima, e pertanto nessuno potrà mai essere escluso a priori. Ottimo il fatto che talvolta vi troviate ad assistere a dialoghi di vario tipo tra i sospettati, delineando ancora più chiaramente i loro caratteri e le loro relazioni. Il sistema del PPA è molto interessante e ben implementato, sebbene qualche volta voi “corriate più di lui”: capiterà, infatti, di raccogliere un gran numero di prove ma di non poterle utilizzare perché nel frattempo vi manca un elemento per “chiudere il tassello” su cui state lavorando, cosa particolarmente fastidiosa quando avete già la risposta ma avete a che fare con la puntigliosità di Jack; quando poi anche questo elemento farà la sua comparsa e riuscirete ad andare oltre, probabilmente potreste chiudere un altro paio di tasselli automaticamente con le prove che avete per le mani.
Un altro elemento che nel gioco genera un po' di tedio è il fatto che gli spostamenti siano piuttosto lenti, specie quando dovete attraversare numerose locazioni “vuote”, soprattutto tra le spiagge. Dal secondo giorno, poi, le locazioni saranno piuttosto limitate e vi verrà presto una sensazione di “claustrofobia”, forse anche specificamente voluta (dopotutto siete prigionieri dell'isola), ma non per questo necessariamente gradevole. Nel complesso, però, un'indagine divertente ed interessante, ben studiata e che non mancherà di soddisfare tanto i giocatori esperti quanto i neofiti. Forse un po' breve nel suo svolgimento dall'inizio alla fine, Sinking Island ha comunque il non innegabile vantaggio rispetto alla massa delle avventure grafiche di poter essere giocata in due maniere differenti, cosa che naturalmente prolunga la sua longevità fino a valori più che accettabili.
Ecco dove assemblerete dichiarazioni, indizi e prove per trarre le vostre conclusioni: Finché la barra rossa in alto a sinistra non sarà piena, non sarete in grado di dimostrare le vostre teorie