Recensione Silkolene Honda Motocross GP

Come si è detto in precedenza, il titolo pone l’accento sulla fedeltà all’evento reale; numerose sono però le opzioni volte alla semplificazione (tre livelli di difficoltà, eventuale assenza dei danni, impostazioni medie predefinite, autocentramento, frenata assistita) che più che dare una mano ad entrare nel meccanismo del gioco sembrano seguire un’esigenza di banalizzazione, alla ricerca forse di un target più ampio, e appaiono senza senso nell’ambito di un prodotto di questo tipoMa la pecca più grave è nel momento di gara vero e proprio: tutti i tracciati presentano, come delimitazione dell’area in cui possono muoversi i mezzi, una fascia-guardrail continua ed onnipresente; quando le moto urtano, anche frontalmente, contro questa fascia, non sbandano né rallentano sensibilmente, bensì si voltano nella direzione giusta e proseguono la corsa! In pratica è sufficiente accelerare per vedere il proprio mezzo muoversi come una pallina da flipper lungo il tracciato, restando perennemente in piedi. Inoltre, se durante un salto la traiettoria del mezzo dovesse superare tale guardrail, sarà assolutamente impossibile evitare la caduta. Elementi, questi, che denunciano una non buona capacità di gestire lo spazio tridimensionale da parte dei realizzatori
Il multiplayer offre la possibilità di confrontarsi con altri 7 giocatori umani; la sezione dedicata al gioco via internet, pur essendo funzionale, non ha un motore di ricerca ed è basato sulla pura indicazione dell’IP del server al quale connettersi
E’ raro, in Silkolene Honda, imbattersi in un commento musicale, a parte quello della brutta introduzione filmata e dei menu interni, la sola musica che accompagna il giocatore è quella del rombo dei potenti mezzi da cross
Un’ultima parola sul manuale, scarno e semplice ma completo, ha sicuramente il pregio di illustrare abbastanza dettagliatamente gli effetti che le varie modifiche all’assetto delle moto produrranno sul gioco, in modo da agevolare anche i meno esperti nel campo.