Chi pensi di abbandonare, impaurito dalla prospettiva di trovarsi a che fare con un mattone letterario, si ricreda: i programmatori della "The Adventure Company" ci dimostrano che per trovare delle storie interessanti non è necessario rivolgersi a hollywood o al mondo dei fumetti.
264 A.C.
La sconfitta di Annibale ha segnato l'esito della Guerra Punica e Cartagine si appresta a cadere, spezzata dalla forza delle legioni romane. I gruppi di mercenari assoldati dai Cartaginesi per la guerra, stanziate presso la città, si ribellano e minacciano i propri comittenti per ricevere la paga dovuta. Durante uno degli incontri tra i capi mercenari e le personalità di Cartagine gli sguardi di Salammbo (Sacerdotessa di Tanith nonchè figlia di un importante esponente di Cartagine) e Matho, portavoce dei mercenari e capo della "rivolta" si incrociano: è amore. All'interno del filone principale della storia vestiremo i panni di Spendius, uno schiavo fuggito dalle celle di Cartagine, alla riconquista della propria libertà e trascinato nella vicenda dalla stessa Salammbo, che ci chiederà di portare a Matho un suo pegno d'amore. Come in ogni buona storia le cose non andranno sempre per il verso giusto, anzi, e ci troveremo a risolvere problemi grandi e piccoli per riuscire in ciò che ci sta più a cuore: tornare alla nostra semplice vita di uomini liberi nella nostra patria.
Un incontro tra penna e matita.
Abbiamo già accennato al fatto che la storia di Salammbo non è una creazione originale degli sceneggiatori della "The Adventure Company". Questi, per cercare una trama avvincente e intrigante, hanno rispolverato nientemeno che Flaubert, dimostrando che i mattoni letterari, se letti (invece di essere utilizzati come fermaporta) ci possono offrire degli spunti molto più freschi di alcuni plot di recente fattura. Ulteriore stimolo è arrivato dall'interesse per il titolo dimostrato dal fumettista francese Philippe Druillet che già in passato si affascinò per questa storia, ispirandosi alla quale disegnò tempo fà varie illustrazioni. Non aspettiamoci però delle immagini "dantesche", ma un'atmosfera cupa e tormentata molto affascinante e attuale. L'opportunità offertagli di lavorare su un "libretto" che già lo aveva affascinato e per un mezzo di difusione come il computer deve aver solleticato l'estro di Druillet, che ha deciso in questo modo di affiancare la propria abilitià artistica alle capacità tecniche del team programmatori.