L'idea è quella di lasciare il giocatore libero di fruire dei contenuti proposti come preferisce, senza costringerlo a eseguire una sequenza di brani prefissata. Una volta creato un avatar grazie al potente editor a disposizione, ed aver selezionato gli altri componenti della band tra quelli disponibili, il giocatore sarà libero di scegliere i contenuti di gioco che preferisce, venendo ricompensato qualsiasi cosa decida di fare. Naturalmente l'obbiettivo della campagna sarà sempre quello di affermare la propria band a livello internazionale, attirando frotte di fan scatenati ad ogni concerto, ma “Rock Band 3” lascerà al giocatore la possibilità di scegliere la scaletta di ogni evento, che strumento usare ed a che livello di difficoltà, senza costringerlo ad eseguire la tale canzone per progredire nel gioco. In particolare, “Rock Band 3” fisserà una serie di obbiettivi suddivisi per strumento, che il giocatore potrà decidere di raggiungere in qualsiasi momento, a seconda del gusto personale, della preparazione o, fattore da non sottovalutare, del tempo da dedicare al gioco.
Il risultato è uno sviluppo più armonico della modalità singleplayer, che porterà gradualmente i giocatori ad un livello di abilità tale da poter padroneggiare anche le periferiche “PRO”. Accanto agli strumenti che abbiamo imparato ad usare nei capitoli precedenti, “Rock Band 3” introduce infatti una nuova serie di “giocattoli” dedicata agli strimpellatori incalliti. Protagonista indiscussa del set, la chitarra, che proporrà una tastiera (quasi) completa e sei corde di plastica, da pizzicare separatamente per produrre tutti i suoni del gioco. Piccolo aggiornamento per la batteria, che ora è equipaggiata con tre piatti addizionali oltre ai classici tamburi, e novità per la tastiera, che propone la bellezza di 25 tasti su cui far scivolare le dita. Chitarra e tastiera, in particolare, sono talmente complesse e ben strutturate da permettere l'esecuzione, accanto alle singole note, di veri e propri accordi suggeriti a schermo. La tracklist da “suonare” con questi nuovi strumenti ci è parsa ampia e variegata anche se, considerando tutti i DLC pubblicati per il precedente capitolo della serie, non riserverà grandi sorprese.
L'introduzione delle nuove periferiche ha infatti comportato una profonda revisione delle tablature dei pezzi, alcune veramente belle ed impegnative, che deve aver portato via molto tempo al team di sviluppo. In definitiva, la novità più importante sotto il profilo della tracklist è l'introduzione di una manciata di pezzi pop, necessari per non relegare la tastiera ad un ruolo troppo marginale nell'economia del titolo. Altra conseguenza dell'implementazione degli strumenti “PRO”, la modalità di allenamento, che grazie alla possibilità di regolare il tempo e ad una tastiera virtuale che indicherà la corretta posizione delle dita, permetterà a chiunque di impratichirsi con i nuovi “giocattoli” e godere appieno di tutte le canzoni implementate. Anche la modalità multiplayer è stata leggermente rivista seguendo la stessa filosofia che ha portato all'armonizzazione della campagna in singolo giocatore. Sarà ad esempio possibile partecipare ad una partita multiplayer già cominciata, scegliendo strumento e livello di difficoltà anche durante l'esecuzione di un pezzo. Sotto il profilo tecnico il titolo Electronic Arts non riserva particolari sorprese, ma fa più che bene il suo dovere, proponendo ambientazioni dinamiche e ricche di dettaglio ed effetti a tutto schermo di pregevole fattura.
8,5
Dopo la parentesi dedicata ai quattro bacherozzi di Liverpool, la serie “Rock Band” torna a proporre qualcosa di nuovo nel genere dei rhythm games musicali. L'armonizzazione del single e del multiplayer e l'introduzione dei nuovi strumenti “PRO” sono gli assi che Electronic Arts e Harmonix hanno deciso di calare nell'eterno confronto con la serie “Guitar Hero” di Activision. L'unico “difetto” che possiamo imputare al gioco è il fatto che, per godere appieno delle novità introdotte dal team di sviluppo, si dovranno necessariamente acquistare tutte le nuove periferiche. Un impegno economico che, temiamo, non tutti saranno disposti a prendere.



