In tal modo, risulterà più semplice combinarli nell'apposita finestra alla base dell'inventario per creare ad esempio un utensile che poi ci permetterà di superare ostacoli nel modo più immediato. Ogni alimento o utensile in nostro possesso è descritto dettagliatamente e, più avanti nel gioco, il tutto si potrà esaminare anche con l'ausilio di una pratica enciclopedia digitale, cosa che si rileverà utilissima dal momento che gli stessi oggetti possono essere combinati in più modi e per diversi usi nel corso della partita. Molti strumenti costruiti da Mina, infatti, possono essere smontati, restituendo le componenti di base, o riciclati. Sono presenti anche delle piccole prove a tempo e il rischio che la nostra eroina faccia una fine prematura non è da escludere, ma è anche vero che questo “contrattempo” non porterà grandi frustrazioni all'utente: il gioco permette di ritentare illimitatamente senza bisogno di ricominciare o ricaricare e, con due o tre tentativi al massimo, chiunque riuscirà a superare l'ostacolo senza grossi problemi.Il nostro viaggio virtuale è inoltre caratterizzato da degli splendidi scenari pre-renderizzati esplorabili a 360°, che però danno quello sgradevole effetto di staticità e asetticità. Fortunatamente a superare questo inconveniente ci vengono incontro dei realistici effetti sonori, che aiutano decisamente a calare il giocatore nella misteriosa atmosfera dell' isola, e alcune animazioni legate perlopiù ai fondali, tipo la risacca del mare in lontananza o il fumo sputato dal vulcano.
E' di casa anche un bel po' di “pixel-hunting”: i numerosi oggetti da raccogliere e da utilizzare sebbene non siano esattamente inacessibile, spesso risultano particolarmente complicati da individuare, in parte per via dell'elevato livello di dettaglio degli scenari e in parte per il sistema di controllo degli spostamenti, che impone ripetute e nauseanti panoramiche in tondo di ogni singola schermata per fare in modo che non si tralasci nulla.
Come avrete sicuramente capito si ha che fare avventura ricca come poche in quanto a interazione con l'inventario e l'ambiente che circonda la nostra Mina, tutta gestibile , come da miglior tradizione, con la classica interfaccia punta-e-clicca. Il risultato globale del lavoro dei ragazzi della Kheops Studio è un prodotto senza dubbio godibile e coinvolgente in tutte le sue sfaccettature, che riesce a coinvolgere anche il giocatore più esigente senza che il tutto si poggi su di uno strory-board non originale. L' esplorazione e la sopravvivenza del nostro virtual-ego femminile saranno le uniche preoccupazioni, si scopriranno le gioie e i dolori dell'avventura e della solitudine (avete presente CastAway?). A conti fatti c'è da dire che difficilmente ci troviamo di fronte titoli del genere, che privilegiano la libertà d' azione e l' avventura, ed è per questo che il prodotto in questione non è propriamente adatto a tutti. Saranno solo i veri intenditori e gli appassionati di avventure classiche a poter godere appieno delle atmosfere che questo gioco riuscirà ad evocare.
7,5
Un avventura fuori dal comune ( d' altronde naufragare sull' isola misteriosa di 20.000 leghe sotto i mari non è cosa da tutti i giorni). Gli sviluppatori di Kheops Studio con “Il Ritorno all' Isola Misteriosa” ci hanno messo di fronte ad un prodotto votato allo stimolo dell' ingegno e della creatività piuttosto che alla classica esplorazione “punta e clicca”. Il risultato che ne è venuto fuori è un titolo sicuramente godibile ma decisamente non alla portata di tutti i videogiocatori. Il gioco verrà amato esclusivamente dai patiti del genere ma non è detto che abbia un riscontro positivo anche presso chi si è appena avvicinato al mondo delle avventure grafiche.
8
7,5
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