Discorso analogo per quanto riguarda le modalità di gioco. Dal prequel ritorna il classico World Tour Mode, nella quale potrete affrontare una sorta di campionato a tappe, che vi permetterà via via di sbloccare piste ed auto che potranno poi essere utilizzate anche nelle altre modalità di gioco. Rispetto al primo Ridge Racers notiamo come siano state aggiunte una decina di nuovi tracciati, che portano il totale a 22, numero peraltro raddoppiabile considerando anche le varianti speculari delle stesse, da sempre un marchio di fabbrica della serie. Per quanto riguarda le modalità di gioco, oltre al World Tour ritroviamo la Gara singola e il Time Attack, ripresi pari pari dal primo titolo mentre le novità sono rappresentate dalla modalità Duel, nella quale potrete sfidare in una gara testa a testa una vettura controllata dalla cpu e da quella Survival, nella quale si gareggerà eliminando, al completamento di ogni giro, il concorrente che si trova in ultima posizione, finché non ne rimarrà uno solo che, ovviamente, sarà il vincitore. La giocabilità è rimasta praticamente inalterata rispetto al primo episodio; il controllo delle vetture è quindi tutto fuorché simulativo, come da tradizione, ed è incentrato interamente sul principio della derapata, che sarà più o meno esagerata a seconda della tipologia di veicolo scelta. Anche in questo caso la vera variante sarà offerta dalle nitro, il cui indicatore si potrà caricare proprio effettuando curve in drift estremo. L'uso di questi sbuffi di potenza, dosati nei punti strategici della pista, sapranno aggiungere quel minimo tocco di strategia che vi permetterà di raggiungere agevolmente le prime posizioni, sempre che ne facciate un utilizzo sapiente.
Graficamente Ridge Racers 2 fa sfoggio di ottime doti, tenendo in consierazione le limitazioni intrinseche nell'hardware su cui gira. Discreti i modelli poligonali delle auto, ottima la realizzazione delle piste, caratterizzate da strutture sufficientemente complesse e buone texture, arricchite da effetti di luce piacevoli e coreografici. Il tutto si muove con un'ottima fluidità, fondamentale in un gioco così veloce, per restituire la giusta sensazione di guida. Tutto bello quindi, sennonché c'è una nota stonata e non di poco. Tutto il ben di Dio grafico che il gioco offre non è nulla di nuovo, visto che risulta pressappoco identico in tutto e per tutto a quanto già mostrato all'epoca dal primo Ridge Racers. Quindi nulla di nuovo sotto il sole, se non un chiaro tentativo da parte di Namco Bandai di campare di rendita sugli allori tecnici del primo, davvero ottimo per l'epoca, episodio, riciclandone in larga misura, se non in toto, il motore grafico.
Discorso analogo per il commento audio. Le musiche, seppur azzeccate e assolutamente orecchiabili, come sempre, risultano il remix del remix di quelle già sentite un anno e mezzo fa, così come la voce femminile e quella maschile, che ci accompagneranno rispettivamente nei menù e nel corso delle gare.
Per quanto riguarda il multiplayer ritorna, immutata rispetto al primo episodio, la modalità Wi Fi locale fino a 8 giocatori. Sarebbe stato bello poter gareggiare via internet, ma vista la carenza cronica di grosse novità forse si trattava davvero della più vana e improbabile tra le speranze.
6
Giocando a questo Ridge Racers 2 la sensazione di deja vu è davvero altissima. L'impressione iniziale, confermata appieno dopo diverse ore di gioco, è quella che Namco Bandai abbia preso in mano il 99 per cento del codice vincente del primo titolo, vi abbia aggiunto una manciata di piste, qualche auto nuova e nulla più, aggiungendo per l'occasione un 2 di fianco al titolo quando un 1.1 sarebbe stato decisamente più adeguato. E' un vero peccato perché il primo Ridge Racers è sicuramente uno dei migliori titoli per Psp e sinceramente dal suo seguito ci saremmo aspettati molto di più. La giocabilità, seppur del tutto inalterata, è sempre ottima, veloce, frenetica e adrenalinica, ma questo purtroppo non è sufficiente a giustificare il prezzo pieno di questo titolo che altro non è se non un mero update del primo episodio. Sicuramente un must per tutti quelli che si sono persi Ridge Racers; per gli altri da provare, con tutte le riserve del caso, a meno che ovviamente non siate sfegatati collezionisti della saga.



