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Recensione Resident Evil 3: Nemesis

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (21 dicembre 2000)
La parte adventure di "Resident Evil 3: Nemesis" è abbastanza complessa e ben strutturata anche se devo dire che denota una lacuna che potrebbe dare fastidio agli avventurieri più esigenti. La risoluzione dei problemi infatti si ottiene per lo più mediante l'intuizione e l'osservazione dei vari oggetti che si ritrovano nel corso dell'avventura, ma non esistono dei veri e propri indizi che mettano a dura prova l'intelligenza del giocatore. In effetti la cosa più importante del gioco è esplorare ogni singola locazione, alla ricerca di qualsiasi elemento utile o che possa in seguito rivelarsi tale. Infatti capita di trovare oggetti che sul momento non hanno alcuna necessità, ma che poi si riveleranno utili quando troverete qualcosa con cui associarli o dove possano essere collocati e bisogna quindi avere anche una certa memoria, qualora decidiate di lasciare indietro qualcosa. Nel vostro inventario infatti non vi è spazio per oggetti illimitati, ma solo poche cose alla volta. Per ovviare a questo troverete nel corso dell'avventura, esattamente come nei titoli precedenti, alcuni cassoni in cui riporre le cose che avete in eccesso in attesa di poterli utilizzare. Il vostro inventario vi consente di esaminare gli oggetti, ma soprattutto di interagire con essi mettendoli in relazione tra loro. In questo modo potrete crearvi munizioni (con un sistema di polveri da sparo di tre tipi: A, B o C, che mischiate in modo diverso producono tipi diversi di proiettili), erbe medicinali, ricaricare le armi ed effettuare altre utilissime combinazioni
Resident Evil 3: Nemesis - Immagine 3
Ecco Jill anni '70
INVENTARIO? ME NE DIA UNO "CLASSICO"..
Nella schermata dell'inventario compare inoltre la vostra linea di energia, sotto forma di elettrocardiogramma. Ma vedrete le condizioni di salute della vostra eroina soprattutto per le ripercussioni che si avranno sul suo fisico, poiché man mano che verrà ferita perderà agilità nei movimenti, velocità e soprattutto cambierà l'andatura da sicura a claudicante e dolente. Jill potrà correre o camminare, combattere, sparare, schivare o interagire con gli oggetti esterni semplicemente attraverso un gamepad o la tastiera grazie all'estrema semplicità dell'interfaccia. La colonna sonora di Resident Evil 3 è strepitosa ed incredibilmente d'effetto. Gli spari sono molto realistici e le grida dei nemici agghiaccianti. Ciò che rende questo titolo molto accattivante è l'atmosfera in cui si svolge l'avventura, che riesce a coinvolgere il giocatore, creando dei veri e propri stati d'ansia e caricando di adrenalina chiunque si sieda per qualche minuto davanti al monitor deciso ad esplorare le vie di Raccoon City, inseguito da Nemesis. L'ultima novità inserita è la possibilità di effettuare delle scelte quando si è posti di fronte a situazioni che prevedono diverse vie d'uscita. In questo modo, quando rigiocherete potrete cambiare le vostre scelte e vedere così un nuovo svolgersi della trama. Esattamente come nei precedenti titoli il salvataggio avviene tramite le macchine da scrivere collocate qua e là all'interno della città ed avrete a vostra disposizione nastri infiniti su cui scrivere, senza limitare così il numero di salvataggi possibili. La serie di Resident Evil si dimostra ancora una volta un successo che riesce a migliorarsi di volta in volta, senza cadere vittima di quella sorta di sindrome che affligge i "seguiti", che troppo spesso rivelano di non aver nulla da offrire in più rispetto ai predecessori. Sebbene sia leggermente più breve rispetto al secondo titolo della serie, ha molte caratteristiche che lo rendono ancora più accattivante e divertente
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