Tiscali

Recensione Resident Evil 2

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (20 febbraio 2000)
Finalmente, sei ore di autostrada, ho i poligoni a pezzi, speriamo abbiano preparato almeno una festicciola… oh, no! Non sono neanche arrivato e già mi tocca ricordare ai bambini che non si deve dar da mangiare ai corvi…


Porc##### ci mancavano solo gli ambientalisti…. Fermi, giuro che non ho nessuna pelliccia.. aiutoooo….
Scherzi a parte il gioco inizia diciamo con Leon (o Claire) che, appena arrivato a Racoon City viene assalito dagli zombie, poi incontra Claire (o Leon) e insieme riescono a fuggire su una macchina della polizia, finche non si schiantano contro un camion, vengono separati e si danno appuntamento alla centrale di polizia e … entrate in gioco voi:


infatti potrete scegliere di impersonare Claire o Leon in questa macabra città, cercando di fuggire da quest'incubo a colpi di pistola, fucile a pompa, lanciafiamme, UZI, 44 magnum, rotore, balestra, lanciarazzi e chi più ne ha più ne metta
Se il gioco fosse tutto qui sarebbe un semplice shooter 3D, ma non lo è: infatti per sopravvivere a Racoon City più che sterminare dovrete scappare, mi spiego: non pensate nemmeno di uccidere tutti i nemici che vi si pareranno davanti, anzi, in parecchie occasioni dovrete darvela a gambe eseguendo spettacolari slalom fra piante assassine, cani e corvi inferociti, falene giganti eccetera; inoltre ci saranno enigmi da risolvere che, sebbene non siano molto complessi, sono certo più impegnativi e originali di quelli presenti nella maggior parte degli sparatutto, Half-Life escluso
Non pensate neanche di dire "Che giornataccia, adesso accendo il computer e scarico un po' di tensione", col cavolo: mani che escono dai muri, zombie che saltano fuori all'improvviso, mostri schifosi che quando passate vi saltano addosso dal soffitto facendovi saltare sulla sedia; insomma Resident Evil 2 non offre certo una grafica mozzafiato con effetti di luce impressionanti, nebbie volumetriche o quant'altro, ma l'atmosfera di tensione e paura che riesce ad imprimere è, a dir poco, esaltante