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Recensione Resident Evil 0

A Raccoon City niente è come sembra, nemmeno i treni
Nome di fantasia Cognome di fantasia Di Nome di fantasia Cognome di fantasia(30 maggio 2019)

Ideato inizialmente per Nintendo 64 e diventato in realtà uno dei cavalli di battaglia del GameCube targato sempre Nintendo, Resident Evil 0 ha rappresentato per anni uno degli esempi più fulgidi di come fosse possibile rinnovare un franchise di successo senza snaturarne le peculiarità che lo hanno reso celebre in tutto il mondo.

Con Resident Evil 0 Capcom riusciva, infatti, ad alzare ulteriormente il livello, aggiungendo al classico "Resident Evil " un'ottima variante al tema -il partner zapping- basata sull'uso di ben due personaggi giocabili, presenti contemporaneamente sullo schermo. Con il partner zapping al giocatore veniva sostanzialmente concessa l'opportunità di alternare l'uso di uno o dell'altro protagonista, lasciando alla CPU l'onere di gestire il personaggio "secondario" in completa autonomia, a meno di semplici comandi (cammina, corri, nella direzione indicata) impartibili tramite l'uso della levetta analogica di destra.

Considerando l'ottima accoglienza da parte del pubblico, Capcom non poteva ovviamente rinunciare alla possibilità di "cavalcare l'onda",riproponendolo su Wii prima (Resident Evil Archives) e sottoforma di  HD Remaster su PlayStation 3, Xbox 360, PlayStation 4, Xbox One e PC  poi, di cui questa edizione per Nintendo Switch è diretta discendente.

Un po' di storia

Per quanti fossero a secco di informazioni, Resident Evil 0 racconta gli eventi immediatamente precedenti a quelli descritti nel Resident Evil "originale", legati proprio all'arrivo della famigerata squadra speciale Bravo Team della  S.T.A.R.S. nella zona antistante alla magione da cui tutto avrà inizio.

In questo caso specifico avremo modo di seguire le vicissitudini di Rebecca Chambers, il giovanissimo ufficiale medico della S.T.A.R.S., incaricato di investigare sulla morte di due membri della Polizia Militare trovati esanimi all'interno di un furgone adibito al trasporto di detenuti. Nel seguire le tracce del fuggiasco e presunto responsabile dei due efferati omicidi Billy Coen (Tenente dei Marine condannato a morte per l'uccisione di 23 persone), Rebecca si imbatterà in un treno di proprietà dell'Umbrella apparentemente deserto, infestato in realtà da zombies e creature di ogni sorta.

Con l'aiuto di un Billy molto diverso da quello descritto nello stato di servizio recuperato proprio sul furgone della Polizia Militare, a Rebecca non resterà altro che adattarsi rapidamente alla situazione e tentare di risolvere l'enigma che si cela dietro le mutazioni genetiche responsabili delle aberrazioni presenti anche sul treno.

Resident Evil 0 - Immagine 1

Nessuna nuova, buona nuova (problemi compresi...)

Se avete amato i primissimi capitoli di Resident Evil non potrete non apprezzare Resident Evil 0. I motivi sono molteplici e tutti validi, dal momento che a grande linee ci troviamo come detto di fronte al classico sistema di gioco ideato da Capcom, sebbene proposto in una forma leggermente differente. Non ci riferiamo soltanto alla presenza di una sorta di gioco cooperativo in single player, ma anche alla scelta di sfruttare ambienti di gioco decisamente angusti e rinunciare contestualmente ai classici bauli dell'inventario, elevando così il livello di difficoltà generale data la necessità di centellinare le poche risorse trasportabili (ma che potranno essere scambiate) dai due protagonisti.

Per il resto, questa edizione di Resident Evil 0 segue pedissequamente il medesimo stile della HD Remaster già vista su PC e console, proponendo oltre una grafica leggermente rivista (ma i video saranno allo stesso livello di dettaglio di quelli visti su GameCube) giusto qualche novità sul fronte contenutistico, con l'introduzione di nuovi costumi e della modalità Wesker che consente di guidare l'antieroe della S.T.A.R.S nella sua versione "contaminata".

Anche tecnicamente questa versione di Resident Evil 0 non propone nulla di veramente nuovo, problemi compresi. Il gioco soffre, infatti, di tempi di caricamento non consoni per un titolo così datato, e la "nuova" visuale in 16:9 (che affianca la classica visione in 4:3) realizzata sfruttando lo zoom dei fondali bidimensionali dimostra le medesime pecche già emerse proprio nelle versioni rimasterizzate del gioco apparse in questi anni, anche con lo Switch in modalità portable. Nulla da dire, invece, sul sistema di controllo, che al classico stile "carro armato" apprezzato fino al terzo capitolo della saga affianca come da prassi una seconda modalità più vicina agli episodi di Resident Evil più recenti. Inutile, invece, dilungarsi sul resto, dal momento che modelli poligonali, texture ed effetti è e restano figli di un comparto tecnico datato, per quanto leggermente riadattato agli standard un po' più recenti.

Resident Evil 0 - Immagine 2

7
Se siete appassionati di Resident Evil non potrete rinunciare al capitolo Zero, a patto però di scendere a compromessi. La conversione del gioco non è, infatti, perfetta e permangono alcuni problemi già visti anche nella medesima conversione già vista anche su console più potenti. Altro aspetto su cui occorrerà necessariamente chiudere un occhio è senz'ombra di dubbio il prezzo, dal momento che una spesa di circa 30 Euro potrà essere giustificata solo mettendo sul piatto della bilancia il fattore amarcord.