È preferibile operare questo trucchetti con il cavo rinforzato del peso, piuttosto che con quello sottile del Tetsugen
Graficamente parlando, Red Ninja non brilla di luce propria: i modelli realizzati sono piuttosto semplificati per gli standard moderni, con addirittura la stessa Kurenai che avrebbe avuto bisogno di una qualche “limatina” qua e là, come ad esempio nel retro del ginocchio o nella zona con gli slip neri che tante volte viene inquadrata. L'utilizzo delle telecamere ci porta indietro nel tempo di almeno due anni, a quando ossia non c'era gioco che per un motivo o per un altro godeva nel metterci nell'impossibilità di vedere nella direzione in cui desideravamo: a labile soccorso viene il tasto per “puntare un nemico”, ma quando dovrete eseguire una serie di salti complessi questo tasto servirà veramente a poco. Nonostante questi evidenti difetti, altri elementi di grafica risultano invece piuttosto accattivanti, uno su tutti la texturizzazione dei modelli in generale e la realizzazione dei visi in particolare, che hanno un aspetto se non realistico perlomeno in stile con alcune scuole pittoriche orientali, e visto che l'atmosfera di Red Ninja è più vicina a quella di un fumetto piuttosto che a quella di un film il motivo di tale scelta viene subito a galla. Molto buone anche le animazioni di tutti i modelli, per quanto a volte il comportamento del Tetsugen sembri un po' troppo “modulare”, con sezioni differenti di cavo che si comportano indipendentemente. Molto buono lo studio dei livelli, realizzati su superfici piuttosto ampie ed in modo da valorizzare appieno tutte le abilità di Kurenai.
Per quanto concerne il sonoro possiamo ritenerci soddisfatti: le musiche sono relativamente poche e semplici, limitate per lo più a brani “soft” d'atmosfera, ma si tratta di una scelta precisa motivata dal fatto che ogni singolo effetto sonoro deve sempre essere perfettamente udibile e non ovattato. Ottimi i doppiaggi, i quali non hanno perso in lingua inglese una virgola del fascino che avevamo riscontrato nella versione preview in giapponese. Per quanto riguarda la giocabilità, ci troviamo al cospetto di un gioco che ha grossissimi pregi, ma anche noiosi difetti. Tra i pregi annoveriamo la possibilità di eseguire moltissime manovre e tecniche di combattimento, una trama molto intrigante con personaggi splendidamente delineati e soprattutto una protagonista con un fascino da 10 e Lode che sicuramente appassionano ed affezionano il giocatore e lo spingono ad andare avanti. Tra i difetti, oltre al già citato comportamento noioso delle telecamere, è doveroso segnalare una risposta non ottimale dei controlli, che spesso si rifiutano di eseguire il comando giusto al momento giusto nonostante tutto il nostro impegno, ed uno schema dei livelli estremamente lineare, non solo per quanto concerne la trama, che in effetti racconta una storia, ma proprio nel modo con cui bisogna superare le varie parti: semplicemente, gli sviluppatori hanno stabilito che in tale punto sia necessario eseguire tale manovra e si sono risparmiati, salvo singoli casi isolati, di studiare possibili vie alternative.
Un fatto da segnalare è che quando Kurenai viene scorta da una guardia e questa chiama aiuto, questo può arrivare anche dalle zone che avete in precedenza già esplorato e “ripulito” da tutti gli occupanti; il gioco, insomma, opera un respawn alla Metal Gear Solid che può piacere o non piacere, ma che indubbiamente va tenuto in considerazione prima di tentare un passo azzardato. Se questo schema di gioco non è per voi un problema insormontabile, allora troverete in Red Ninja un titolo davvero divertente la cui longevità è garantita da una trama piuttosto lunghetta (i singoli capitoli prendono circa due ore ciascuno) e dalla presenza di tre livelli di difficoltà con cui confrontarsi, ma che già dal più basso vi propone una sfida interessante. Se non siete appassionati di giochi Stealth è comunque consigliato uno sguardo veloce, perché il carisma della protagonista lo merita di sicuro, e chissà che poi non decidiate per l'acquisto.
7
Red Ninja è un gioco discreto, il cui peccato più grosso è quello di non essere stato realizzato all'altezza di come forse avrebbe meritato. Senza per forza poter essere considerato “brutto” o “bacato”, infatti, semplicemente non sfrutta appieno le potenzialità tecniche di una PS2, limitandosi a una grafica tra il sufficiente e il mediocre che solo in qualche colpo di coda riesce a soddisfare l'utente. Mettendo da parte questo scoglio, però, si tratta di un titolo accattivante, appassionante e a tratti anche discretamente difficile (complice una particolare pignoleria dei controlli e delle telecamere), che non mancherà di divertire gli appassionati e di incuriosire i neofiti. E, soprattutto, 10 e Lode al fascino della protagonista...



