Tiscali

Recensione Re-Volt

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (18 febbraio 2000)
Quando ero piccolo mi ricordo benissimo la mia prima macchinina radiocomandata, che bello! peccato che finii con smontarla quanto prima perché la volevo elaborare... Oggi quelle stesse sensazioni (non quelle del mero disassemblaggio del piccolo mezzo ovviamente...) riesco ad evocarle con questo piccolo capolavoro della Acclaim
Il gioco simula una vera e propria gara di macchine in miniatura, comandate a distanza, il tutto condito da divertentissime power-up e armi che potremmo usare selvaggiamente per la conquista di miglior smanettatone virtuale di mezzi radiocomandati. E' proprio vero, nel bel mezzo del percorso potrete raccogliere, o per meglio dire "investire", i simboli di Re-volt (che mi ricordano tanto il logo di Flash Gordon N.d.A.) che vi regaleranno o una buona dose di carica extra, da usarsi come turbo, oppure micidiali armi per creare scompiglio tra gli avversari nonché prendere a "missilate" quello che vi precede. Non mancheranno i soliti Bonus ma anche feature al contrario o a doppio taglio come la chiazza d'olio. I circuiti sono tredici suddivisi in sette bellissime e spettacolare ambientazioni, tra l'altro ci sarà la possibilità di correre lo stesso circuito al contrario oppure in modalità specchio, generando una sorta di "otto" virtuale, ma se questi non vi bastassero, i programmatori hanno prontamente inserito un "editor di circuiti" per non lasciar cadere la nostra incolmabile creatività. Il menu, tra l'altro anche in italiano, ci fa gareggiare in sei modalità di gioco quali la pratica (per imparare, e vi assicuro che serve), il time trial o corsa al cronometro, gara singola, campionato e la sezione multiplayer
Portando a termine il campionato otterrete due modalità aggiuntive come il clockwork carnage, (in pratica è una gara dove tutte le auto sono alimentate dalla carica a molla) e la Stunt Arena dove, poter compiere le evoluzioni più assurde, saranno utili per raggiungere 18 stelline sparse in posti quasi inaccessibili. Purtroppo portare a termine il sopraccitato torneo è complicato anche dal fatto che per accedere alla gara successiva si deve obbligatoriamente arrivare entro le prime tre posizioni, regola che mi sembra una scelta piuttosto anomala, trattandosi per l'appunto di un campionato ove contano i punti acquisiti per la classifica generale
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