Rayman è cambiato
Il protagonista dalle forme non propriamente scultoree è sempre lo stesso, il suo ideatore anche, eppure il gioco sviluppato dai francesi del team Ubisoft Montpellier dista anni luce dal concept che ha accompagnato i precedenti episodi della serie. Nonostante le controverse informazioni precedenti l'uscita, Raving Rabbids è infatti un party game a tutti gli effetti, nonché il più bizzarro e divertente videogame ispirato alle gesta del personaggio creato da quel genio che risponde al nome di Michel Ancel. Come anticipato in sede di introduzione, il gioco “prende spunto” dal rapimento di Rayman e dei piccoli Globox ad opera di perfidi conigli, alla continua ricerca di nuove attrazioni da gettare nell'arena per puro divertimento. La modalità Storia, ripropone di fatto l'intera giornata tipo del prigioniero dal corpo di melanzana, impegnato da un lato ad escogitare un piano d'evasione dalla fortezza dei conigli e dall'altro a sopravvivere alle quattro sfide di qualificazione ed alla prova finale, tutte celate nell'arena dietro altrettanti cancelli.
In particolare, tre di queste prove dovranno essere necessariamente completate, senza alcun ordine predeterminato, per abilitare l'accesso alla sfida finale della giornata, mentre la quarta darà modo di ottenere interessanti extra da sfruttare all'interno della prigione. Superata anche la prova finale ed ottenuta la lauta ricompensa, leggasi anche stura lavandini, l'azione di gioco si sposterà nuovamente all'interno della cella dove Rayman potrà cambiarsi d'abito (fra un guardaroba che includerà anche i vestiti sboccati nel corso del gioco), ascoltare musica, o più semplicemente provare a migliorare i risultati ottenuti nei challenge appena conclusi (come in un sogno), restando comodamente seduto sul proprio gabinetto. Tutto questo ovviamente tenendo ben conto dell'importanza che avranno gli stura lavandini ricevuti volta per volta nel corso del gioco, fondamentali per creare una rudimentale scala a pioli e raggiungere così la tanto agognata libertà. Come è facilmente intuibile, gran parte del gioco verte dunque quasi esclusivamente sul completamento delle 75 sfide facenti parte la modalità storia, che prevedono il raggiungimento di un determinato obbiettivo secondo le modalità (ed il tempo) indicate nel briefing pre-partita.
L'immagine non rende giustizia, ma vi assicuro che all'atto del lancio il coniglio si travestirà da Superman
In questo "simpatico" mini gioco dovrete semplicemente prendere i vermi per il collo e tirarli via con un colpo di telecomando
Per gli amanti dei giochi più complicati, il team di sviluppo ha inoltre ben veduto di “prendere in prestito” alcuni dei generi più in voga del momento e di inserirli all'interno di Raving Rabbids, seguendo ovviamente la “logica distorta” del mondo dei conigli. Quanto sopradescritto si traduce in pratica con la presenza di mini giochi ispirati ai più classici dei rhythm-game e soprattutto agli FPS vecchio stampo, con quest'ultimi che presenteranno stura lavandini al posto delle pallottole, conigli “agghindati” al posto dei mostri, e soprattutto alcuni dei personaggi storici del mondo Ubisoft riveduti e corretti, fra i quali un coniglio Sam Fisher in modalità stealth con tanto di visore ad infrarossi.
Tecnicamente parlando Rayman Raving Rabbids si attesa su livelli più che discreti, per quanto non propriamente in linea con il concetto stesso di “next-gen”. Graficamente e nonostante il pieno supporto sia della modalità a 60 Hz che del progressive scan (EDTV/ HDTV), il titolo edito da Ubisoft non fa infatti certo gridare al miracolo, offrendo nello specifico locazioni di gioco sicuramente gradevoli ma decisamente essenziali, texture curate ma non eccelse, sistema di illuminazione piuttosto altalenante, ed in senso più generale un'impostazione del tutto simile a quanto già visto nei mesi addietro su GameCube. D'altra parte Raving Rabbids recupera invece decisamente terreno quando la valutazione si sposta sul character design degli strampalati nonché ironici conigli, tanto adorabili nelle loro movenze quanto maldestramente sanguinari quando si tratta di menare le mani. Sulla stessa falsariga anche la valutazione inerente il comparto audio, che a fronte del pieno supporto al sistema Dolby Pro Logic II ed alla presenza di effetti in game indubbiamente azzeccati (con particolare riguardo per i versi emessi dai diversi conigli), può altresì contare sulla licenza ufficiale di tracce musicali storiche quali “Misirlou”, “Girls Just Want to Have Fun” e “La Bamba”.
Venendo invece agli aspetti meno positivi, appare quanto meno discutibile la scelta di non affidarsi per la modalità Punti, che consente di rigiocare qualsiasi mini-gioco sbloccato durante la modalità storia, del multiplayer online, sostituito da un'opzione fino a quattro giocatori rigorosamente offline che alternerà sfide a turni ad altre che vedranno coinvolte entrambi gli utenti. Per quanto deficitario, il multiplayer rappresenta comunque l'unico vero valore aggiunto di Rayman Raivng Rabbids, capace con la sola modalità Storia di offrire non più di 6/8 ore complessive di gioco.
In questo caso il vostro compito sarà quello di tenere chiuse le porte del bagno, con i conigli intenti...a leggere...
Rayman Raving Rabbids riesce appieno nell'intento di offrire un sistema di gioco indubbiamente piacevole, ma soprattutto di divertire il giocatore con quella sana dose di folle ironia e buon umore che in un party game degno di questo nome non dovrebbe mai mancare. Peccato che a fronte di un'ottima implementazione del Wiimote e di una modalità in singolo sicuramente apprezzabile, non corrisponda una modalità in multiplayer altrettanto valida, menomata in particolare di una componente ormai quasi fondamentale come il multiplayer online.
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Ancora una volta Ubisoft centra il bersaglio, presentando con Raving Rabbids un titolo capace di divertire sia il giocatore più esperto che quello alle prime armi con quella sana dose di folle ironia e buon umore che in un party game degno di questo nome non dovrebbe mai mancare. Un vero peccato invece per l'assenza del multiplayer online, che avrebbe aumentato a dismisura il fattore rigiocabilità del prodotto.



