Dunque tutti in pista sul LIVE, chiamate a rapporto tutti i vostri amici appassionati di corse (e non) e buttatevi a capofitto in gare di ogni genere, c'è l'imbarazzo della scelta.
Anche la formula con cui le stanze on-line vengono organizzate è ben studiata: si parte tutti assieme in una sorta di prove libere, in attesa che tutti gli invitati entrino nel gruppo. Una volta che ognuno ha preso confidenza con il tracciato e perfezionato l'assetto si può passare alle qualifiche: un giro secco per decidere il posizionamento in griglia.
Ed infine la gara, un condensato di adrenalina e puro godimento, fatto di staccate al limite, ricerca della scia...con una regia di gara che penalizza eventuali tagli (anche se ogni tanto fa cilecca, ma è pur sempre un'intelligenza artificiale!!), sventola bandiere e ci regala una sensazione di totale immersione nel contesto di gara.
Un'esperienza esaltante (se praticata con amici che si comportano correttamente) e che offusca tutti i difetti tecnici del gioco e gli sbadigli provocati dalla modalità carriera in single-player.
Se Forza Motorsport 2, grazie alla sua sensibilità dei comandi, alla pletora di settagli, auto, tracciati e modalità, offre un'esperienza in singolo ineguagliata per un racing simulativo su console, Race Pro vince quando la sfida si sposta sul comparto multyplayer, grazie ad una fruibilità ed un equilibrio sopraffini.
Anche il meccanico vuole la sua parte di merito
Per quanto riguarda il settaggio dell'auto, possiamo affermare che si tratta di una componente che diventa via via più importante nelle classi delle vetture più impegnative, ed i parametri raggiungono una quantità soddisfacente, sfiorando a tratti l'esaltazione quando, ad esempio, si va a diminuire il numero di prese d'aria per il motore, diminuendo così la resistenza aerodinamica, per poi scoprire che il propulsore si può surriscaldare tenendolo a lungo sotto sforzo ad un alto numero di giri (sui tracciati veloci).
Purtroppo ai danni meccanici non corrisponde una cura altrettanto appagante riguardo ai danni derivanti da collisioni: spesso ci si trova a picchiare anche a velocità molto elevate, con conseguenze raramente influenti sulle prestazioni della vettura che, anche visivamente, non soffre più di tanto (almeno non quanto sarebbe lecito aspettarsi) le conseguenze di una guida incauta, specialmente quando si collide con le altre auto.
La varietà di categorie di auto presenti, anche se comprende quasi unicamente vetture da gara non stradali, è apprezzabile poiché spinge a dover adattare il proprio approccio alla guida a seconda del mezzo utilizzato. Il numero di tracciati è discreto, alcuni tra i più noti, quali Monza, Laguna Seca, Road America, sono particolarmente graditi al pubblico appassionato di corse, mentre quelli forse meno calzanti sono quelli cittadini, specialmente off-line, poiché mettono alla frusta l'IA che spesso offre qualche comportamento poco credibile, specialmente nei tratti particolarmente tortuosi.
Calcolare il momento giusto per la frenata, mettere sotto pressione l'avversario, indurlo all'errore... emozioni di ua gara vera su Race Pro
Non abbiamo ancora parlato dell'impatto visivo e sonoro del gioco, riservandoci il finale per uno degli aspetti meno convincenti di Race Pro.
Non stiamo parlando dell'audio, che invece è di buona qualità in quanto ad effetti sonori (soprattutto in alcuni modelli di vetture) bensì della grafica.
Sebbene pulita e con una palette di colori idonea ad una simulazione, non offre sicuramente quell'impatto emozionale a cui la next-gen ha abituato il proprio pubblico.
Lo standard qualitativo non solo non raggiunge i livelli di Grid o Project Gotham, ma stenta a raggiungere la qualità generale di Forza Motorsport 2, che ha alle sue spalle quasi due anni di età.
All'impatto visivo statico un po' moscio si aggiunge una fluidità non certo esaltante, ed i 30 frame al secondo, pur non rappresentando un ostacolo insormontabile, non aiutano il gioco a distinguersi sotto questo profilo, che semmai è in evidenza per il suo lato negativo.
Ci si poteva aspettare qualcosa di più, e non solo dal punto di vista del motore grafico, ma anche da una cura dei dettagli che lascia spesso allibiti. Dai menù scarni e legnosi nella navigazione, a qualche pecca tecnica, come la gestione dei replay, il non poter cambiare auto mentre si è in una stanza, il non poter togliere i nomi sopra alle vetture nelle gare on-line e tutta una serie di bug riguardanti l'on-line, che si spera vengano sistemati con una patch a cui i Simbin hanno già dichiarato di stare lavorando.
Sono difetti, imprecisioni e manchevolezze a cui l'utenza console non è (giustamente) abituata e che creano più di un qualche malcontento.
Quindi non è certo il comparto grafico il punto di forza del gioco, che invece convince per via di una fisica simulativa persuasiva (più o meno ai livelli di Forza Motorsport 2, con alti e bassi per entrambe i titoli) ed un reparto on-line esaltante.
Race Pro è quindi consigliato a tutti gli appassionati di giochi di guida tendenti al realismo, che sappiano apprezzare il livello di profondità offerto dalla simulazione, e che dispongono dell'abbonamento al servizio LIVE.
Per tutti gli altri il consiglio viene dispensato con più moderazione, invitando ad una prova (approfondita, e non superficiale) per evitare di acquistare un prodotto che non si confà alle proprie esigenze.
Le Mini sono la classe di partenza. Facili da guidare, il giusto mezzo per prendere la mano con il gioco
12
Comunque, anche se condiviso, il primo gradino del podio è pur sempre un risultato importante, a testimonianza che qualsiasi estimatore dei racing-game simulativi su console dovrebbe possedere entrambe i videogame, specialmente se possiede un abbonamento gold al servizio LIVE.