E' tempo di prendersi qualche rivincita. Race On, ultimo capitolo di una lunga serie di simulatori di guida targati SimBin, tra i quali non possiamo non ricordare GTR Evolution e Race Pro, regala emozioni e dettagli tecnici per nulla inferiori a quelli dei concorrenti da salotto e la sua completa compatibilità con gamepad e volanti, unita al proliferare di monitor sempre più grandi anche sulle scrivanie delle nostre postazioni di lavoro, fa sì che l'esperienza che attende il giocatore non risulti in nessun modo diminutiva rispetto a quella sperimentata da chi gioca stravaccato su un divano di fronte a una console Microsoft o Sony. Il pacchetto contenuto nel doppio DVD della confezione (vedi il Commento in merito) contiene il gioco completo Race 07 più i campionati completi WTCC e STCC, tre al prezzo di un solo titolo e perfettamente integrati tra loro.
La pecca principale di un titolo che non merita comunque di passare in sordina, visti i suoi molti pregi, è nell'assenza di una modalità Carriera. Sopperita soltanto in parte dalla possibilità, ed è il suo piatto forte, di disputare, anche se separatamente, i campionati completi, una gara dopo l'altra, fino alla vittoria (ai punti) finale. Il motore dinamico che gestisce il comportamento della vostra vettura, scelta tra le 39 diverse disponibili (si va dalle muscle car americane alle più discrete berline europee, nella versione elaborata da gara, ovviamente), così come quelle dei vostri avversari (in pista potranno essercene fino a 23 oltre a voi, sia in single player che in multi) si comporta decisamente bene, negando però al giocatore meno assiduo quella gamma di aiuti scalabili che rende un titolo come Forza accessibile a chiunque abbia la motilità degli arti superiori e una manciata di neuroni ancora funzionanti. Dominare una Camaro V8 preparata giù per il “cavatappi” di Laguna Seca, staccando al limite e spalancando il gas subito dopo, a traiettoria impostata, non sarà una passeggiata, qualunque sia il sistema di controllo che avete deciso di adottare. Il che però vuole anche dire che, una volta che riuscirete ad evitare l'escursione a cercare farfalle fuori pista, con conseguente penalizzazione in termini di ordine d'arrivo, vi sentirete soddisfatti di voi stessi come non mai.L'IA dei nemici, in linea di principio, sembra sempre tarata su un livello di aggressività realistico. Nessuno tenterà di speronarvi con attacchi suicidi ma non vi aspettate nemmeno che vi facciano strada come massaie cortesi sulla rampa del supermercato quando tentate d'inserirvi sul cordolo in una chicane veloce. Niente effetto fionda stavolta, però, ed è già una gran cosa.
Anche il livello di tuning delle vetture è impressionante e davvero impegnativo. Potreste impiegare venti minuti nei preparativi pre-gara, impegnati a scegliere l'assetto e la taratura elettronica più adatte alla pista su cui correrete, e potrebbe ancora non essere sufficiente ad ottenere il meglio. La mancanza grave, in questo ambito, è l'impossibilità di effettuare qualsiasi tipo di upgrade dell'auto. Si lavora con quello che c'è già a bordo, in pratica, e se si vuole correre più forte, occorrere procurarsi una nuova macchina più potente (oppure un modello più evoluto di quella che già si possiede).
Si diceva della grafica. Non ce lo si aspetterebbe da un titolo che non è stato annunciato da un battage pubblicitario gridato e che chiede requisiti hardware davvero alla portata di tutti. Invece l'estetica è davvero uno dei punti di forza di Race On, sia che si osservino con la lente d'ingrandimento, dentro e fuori, i modelli delle vetture presentati, sia che si lasci lo sguardo spaziare per le vaste ambientazioni riprodotte attorno ai circuiti di gara. Sia che si tratti del deserto californiano attorno a Laguna Seca, sia che invece si parli delle foreste che circondano la pista giapponese di Okayama o quella svedese di Knutsorp, è sempre un gran bel vedere e sono davvero pochi gli appunti che sia lecito muovere all'ottimo motore del gioco, non fosse forse per un pubblico un po' troppo dipinto e per qualche inceppatura nella gestione delle luci dinamiche e dei riflessi, di tanto in tanto, specie quando la schermata è animata da un elevato numero di auto in movimento.
Niente da dire sul sonoro, invece. Se le musiche sono senz'altro piacevoli e per nulla invadenti, è sul rumore dei motori che Race On fissa un vero e proprio benchmark del genere. Non ci sono due auto che ruggiscano esattamente nello stesso modo e dopo una mezza dozzina di giri non solo saprete distinguere ad orecchio un V6 da un V8 (e ci mancherebbe altro!). Saprete capire quando cambiare e quando scalare marcia semplicemente adoperando le orecchie, proprio come quando si guida per davvero. Ed è esattamente quel che uno si aspetta da un gioco di corse automobilistiche.
La longevità del gioco, ovviamente, è assicurata non solo dal numero di gare disputabili, comunque consistente, o dal numero delle vetture disponibili. La presenza di un multiplayer da 24 giocatori, senza dubbio, costituisce la carta vincente da giocare per convincere il pubblico dei piloti virtuali che non ha ancora abbandonato il PC come macchina da gioco, preferendogli una più malleabile e sotto molti versi comoda console da salotto, a non disinstallare il titolo dopo averlo finito in single player. E ci pare che anche sotto questo profilo, almeno sulla carta, Race On abbia parecchio da dire.
A parecchi mesi dalla sua uscita, sarebbe un'esagerazione tributare al gioco targato SimBin una standing ovation. Non si può tuttavia mancare di riconoscere al titolo la giusta razione di meriti per i suoi molti pregi che, uniti al costo ridotto con cui viene commercializzato e al fatto che, una volta tanto, chi lo ha sviluppato ha voluto tenere in considerazione anche chi non ha nessuna voglia di registrare il gioco su Internet, gli fanno senza dubbio meritare la doverosa attenzione di tutto il popolo degli appassionati di motori virtuali. Fateci un giro. Non ve ne pentirete.
7,5
Registrarsi online su Steam oppure no? Se lo chiede uno come me che, fin dai tempi di Half Life 2, depreca l'obbligo imposto da certi titoli di una registrazione online per giocare. Internet è una facoltà e non un obbligo e dovrebbe essere uguale per tutti il diritto di divertirsi, che si abbia o meno il PC collegato alla rete. Dalle parti di SimBin devono pensarla come me, visto che nella confezione a prezzo budget del gioco sono inclusi due DVD. Uno contiene la versione completa del gioco utilizzabile anche online, con obbligo di registrazione attraverso Steam. L'altra una versione completa e identica, orbata solo del comparto multiplayer, installando la quale non vi sarà chiesta nessuna registrazione o collegamento al Web. Il tutto senza nessuna maggiorazione di costo, e il gioco è offerto ad un prezzo poco più che budget. Viene lecito di chiedere a tutti gli altri sviluppatori: ci voleva molto per arrivarci?



