Ogni ambientazione è progettata per rispondere ad una tattica di attacco ottimale che, se è piuttosto semplice da individuare in modalità "easy" (I Can Win, nel gioco) vi darà del filo da torcere man mano che deciderete di avanzare. Non crediate che sia facile trionfare in rete dopo aver terminato il gioco a modalità facili, cosa che si fa relativamente senza problemi e non vi occuperà per più di una giornata, anzi, i primi tempi troverete qualcuno che riuscirà ad eliminarvi ancora prima che capiate dove siete apparsi. Purtroppo ogni rosa ha le sue spine e anche questo gioco ha i suoi contro: prima di tutto la estrema avidità di risorse di sistema (è uscita anche la versione "carbonizzata" che gira sulla beta pubblica di Mac OSX ), come al solito i requisiti minimi sono molto minimi, soprattutto la quantità di RAM, sulla scatola ne consigliano 64 MB, ma penso che per godere di un minimo di dettagli ce ne vogliano almeno 96/128; come ormai in tutti i giochi di un certo peso è richiesto l'acceleratore grafico, ormai di serie su tutti i MacPer quanto riguarda il fantomatico motore grafico e la sua resa, non c’è molto da dire, una volta trovata la configurazione ottimale, cosa comunque non troppo difficile con sistemi un po' aggiornati, il tutto gira che è un piacere, senza bachi di grossa rilevanza, a parte qualche sporadico rallentamento
Occhio quindi alle prossime uscite: Q III Arena è già un classico, e occuperà degnamente le vostre giornate fino all'arrivo di altri titoloni come Return to Castle Wolfenstein, Star Trek DeepSpace 9, Halo, Heavy Metal F.A.K.K. 2..
Per quanto riguarda i controlli, i geni della id non si sono proprio spaccati la schiena, la versione disponibile sugli scaffali non supporta ancora i GamePad o i Joystick, per questo è però disponibile una patch da scaricare (tanto, specialmente online, mouse e tastiera oppure sono mazzate! ndSole). Vergogna, per un gioco così importante...... Ma le cose cambieranno!
Comunque l'unica pecca vera e propria è che il gioco dà l'idea di essere una dimostrazione, un esercizio di stile per far vedere i risultati raggiunti dai programmatori, una specie di manifesto pubblicitario per vendere il fantomatico motore grafico a qualcuno che abbia voglia di fare di meglio dal punto di vista dei contenuti. Tuttavia, come ho già detto, questo problema è già in parte risolto dalla possibilità di attingere alle risorse della rete per rivitalizzare quello che, alla lunga, rimarrebbe un pochino monotono.
Vi aspettano quindi ore di divertimento in molti sensi: configurare il sistema in modo da far girare il gioco, ore di gioco in singolo, ma soprattutto in multi e per finire ore di strenua ricerca a tappeto per la rete in vista delle modifiche più appetibili. Orecchie tese quindi per futuri aggiornamenti!