Il la narrativo è presto dato: un ragazzo, invaghitosi fatalmente della fanciulla più bella che i suoi occhi abbiano mai visto, è pronto al tutto: anche a unirsi ad un folle gruppo circense col quale comportarsi letteralmente da buffone. Ciascuna mansione, ciascuna pazzia non avrà altro mezzo di contatto con la console (mai termine, con-tatto, fu più azzeccato) che lo stilo ed il microfono (ecco svelati i nostri “terzi” attori) e non avrà altro fine al di fuori del rendersi appariscenti e di soddisfare le aspettative femminili (indicate, per ogni “missione”, dal riempimento in percentuale di un cuore). Una mandria di tori minaccia l'incolumità della nostra bella? Nessun timore, basterà picchiettare su schermo il centinaio di bovini in corsa ed evitare qualche eventuale, pacifico sciatore su display. L'oggetto dei nostri pensieri, sogni e desideri è in acqua, minacciata da flutti e squali? Sarà sufficiente soffiare sul microfono per governare una barchetta e condurre la nostra donna-angelo nella sicurezza di salde braccia virtuali.
Il particolare stile grafico ricorda per immediatezza sul fruitore quello d'una indefinita, carismatica pubblicità.
Come accade in simili titoli (dove i tempi vengono ridotti, stringati e sfaccettati) così in Project Rub la longevità potrebbe essere un fattore da tenere in stretta considerazione. Se giocato come un titolo canonico, magari in generose “apnee” interattive, la manciata d'ore richiesta dallo ';Story Mode' potrebbe lasciare con l'amaro in bocca i più pretenziosi. Se invece dosato, concepito e voluto sin dal principio come una serie di esperienze fugaci, allora esso si dimostrerà ben più dignitoso. Peccato che, a parere di chi scrive, sia risultato poco propenso alla rigiocabilità, benché vadano a tal proposito citati taluni extra sbloccabili nelle maniere più disparate (vestiti e capigliature per personalizzare la propria lei, selezionabili a loro volta nella modalità ';Maniac'). Che il titolo analizzato non faccia parodia di sé stesso risultando duraturo quanto un colpo di fulmine? Scherzi a parte, il vero tallone d'Achille non è tanto il rapido procedere delle lancette o il particolare ritmo ludico, semmai lo sono la cura e l'ingegno che non tutti i minigiochi vantano. Ad un discutibile scemare creativo degli ultimi livelli-scena (ciascuno dei quali, dal primo all'ultimo, è preceduto da stringhe illustrative ed informazioni pratiche), si sommano infatti alcune sessioni tutt'altro che appaganti, sessioni che in definitiva precludono all'integrità del titolo di Yuji Naka di contraddistinguersi per lode.
I meriti beninteso ci sono ed in quanto tali vanno riconosciuti, primi fra tutti la buona volontà espressa dal papà di Sonic nello sfruttare le peculiarità della macchina ideando un progetto a sé stante ed ex novo (laddove hanno fallito molti titoli di lancio così non fa Project Rub). I limiti sono parimenti presenti, con una sopraccitata incostanza qualitativa ed una formula, quella del minigioco, che per quanto a tratti esaltante non risulti esattamente apprezzabile da parte di tutte le fasce videogiocanti.
Antecedenti ogni prova troviamo delle stringhe illustrative e delle spiegazioni pratiche per i minigiochi.
Con un tocco deciso di stilo gli scorpioni cadranno e con loro la minaccia che grava sulla nostra lei.
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Come è particolare l'intero reparto estetico di Project Rub, così lo è la formula di gioco. Nella raccolta di minigames mascherata dietro la storia di un insolito, bizzarro innamoramento si nasconde un pregevole uso del pennino ed in minor misura del microfono. Ad un discutibile scemare creativo degli ultimi livelli-scena (ciascuno dei quali, dal primo all'ultimo, è preceduto da stringhe illustrative ed informazioni pratiche), si sommano tuttavia alcune sessioni tutt'altro che appaganti, sessioni che in definitiva precludono all'integrità del titolo di Yuji Naka di contraddistinguersi per lode. I meriti beninteso ci sono ed in quanto tali vanno riconosciuti, primi fra tutti la buona volontà espressa dal papà di Sonic nello sfruttare la macchina ideando un progetto a sé stante ed ex novo (laddove hanno fallito molti titoli di lancio così non fa Project Rub).



