A priori e considerate le leggi del mercato non vi sarebbe nulla di opinabile, purché, unica imprescindibile richiesta, lo sviluppo offra il giusto rispetto a quei mostri sacri. Una cura che evidentemente non ha contraddistinto l'ultima “operazione ripescaggio”, questa volta operata dagli Wow Studios. Jyuouki: Project Altered Beast, semplicemente noto come Altered Beast in quel dell'Europa, è la trasposizione tridimensionale dell'omonimo classico ed oltre ad aver sancito un grigio inizio anno per la grande S, alla prova del joypad esso mostra il perché le controparti di fine anni ottanta (Arcade e Megadrive) continuino ad essergli di gran lunga preferibili. Scomparsa quell'aurea ellenico-latino-mitologico-splatter, sì discutibile per l'accostamento ma quantomeno simbiotica al concept di gioco, il nuovo esponente si avvale della sola ultima componente citata, strizzando l'occhio a quell'horror classificato genericamente tra le serie C e B. Abbondanza di salsa rossa a parte, zombie e pseudo-tali, topi mutanti ed altre alienanti creature simili bastano le prime sedute per comprendere gli anelli deboli dell'arrugginita catena. A problemi storici del genere beat'em up, e però non dei suoi migliori esponenti, quali inquadrature assai traballanti ed una linearità nel progredire, si aggiungono alcune pecche strutturali tutt'altro che felici.
Gli attacchi speciali si comportano da falcia-anime, ovviamente essi risultano enne volte superiori a calci e pugni sferrati in veste umana.
Il lupo non è che la prima delle trasformazioni effettuabili: per ciascn chip raccolto nuovi poteri animaleschi verranno svelati.
Tuttavia, grazie a preziose sostanze benefiche estrapolabili dal nemico o rilasciate dai corpi caduti, esso è un pericolo assolutamente arginabile.
Come a fine anni ottanta, nel cuore dell'era 16 bit, così oggi rimanere umani dà poche garanzie per la vittoria (o almeno: la rende estremamente lenta).
Ciononostante, mentre al tempo del suo esordio Altered Beast splendeva di luce propria, oggi la riproposta tridimensionale non sa fare altrettanto.
5
La mamma di Sonic non disdegna di destare dal sonno della gloria alcune delle sue meritevoli icone. A priori e considerate le leggi del mercato non vi sarebbe nulla di opinabile, purché, unica imprescindibile richiesta, lo sviluppo offra il giusto rispetto a quei mostri sacri. Una cura che evidentemente non ha contraddistinto l'ultima “operazione ripescaggio”, questa volta operata dagli Wow Studios. Jyuouki: Project Altered Beast, semplicemente noto come Altered Beast in quel dell'Europa, è la trasposizione tridimensionale dell'omonimo classico ed oltre ad aver sancito un grigio inizio anno per la grande S, alla prova del joypad esso mostra il perché le controparti di fine anni ottanta (Arcade e Megadrive) continuino ad essergli di gran lunga preferibili. Scomparsa quell'aurea ellenico-romano-mitologico-splatter, sì discutibile per l'accostamento ma quantomeno simbiotica al concept di gioco, il nuovo esponente si avvale della sola ultima componente citata, strizzando l'occhio a quell'horror classificato genericamente fra serie C e B. Riesumare dal passato sembrerebbe in definitiva non bastare, semmai occorrerebbe adattare il “vecchio” ai nuovi linguaggi e tener conto della necessità dell'innovazione ludica. Di cloni mal riusciti ve ne sono a sufficienza (è una triste certezza), ma che i grandi mettano da parte la propria creatività è uno spettacolo decisamente poco auspicabile.



