CHE DIRE ?
Se non l'aveste intuito da ciò che abbiamo già detto, mi vedo costretto a ripeterlo anche qui: Power Rangers: Lightspeed Rescue non è un bel gioco, mi spiace tanto. Non è nemmeno un gioco discreto, e non va neppure bene se siete dei fan dei cinque simpaticoni in tutina aderente (a meno che la vostra mania non vada molto oltre il lecito). Graficamente ci troviamo di fronte a qualcosa di davvero penoso, e certi elementi sembrano addirittura disegnati senza rispettare minimamente le proporzioni con il resto dello scenario (vedere, ad esempio, alcune delle auto nel livello del meteorite, o i magazzini del porto), ma tutto questo potrebbe anche passare in secondo piano se il gioco vero e proprio fosse per lo meno decente: invece, anche sotto questo punto di vista ci troviamo di fronte allo squallore più assoluto, e ad una giocabilità che rasenta lo zero assoluto. Evidentemente, se la THQ pensa di vendere qualche copia di questo titolo, la popolarità Americana dei Power Rangers è ancora a livelli altissimi, ma per quanto riguarda noi Italiani la scelta più saggia è quella di lasciarlo tranquillamente nei negozi.
Power Rangers: Lightspeed Rescue è probabilmente uno dei titoli peggio realizzati che abbia visto negli ultimi mesi. E' parecchio difficoltoso ricercare anche un solo aspetto positivo nell'intera produzione THQ, visto che a quanto pare i programmatori si sono limitati a realizzare un gioco raffazzonato e banale puntando tutto sulla popolarità dei Rangers. Inutile dire che, in un paese come l'Italia, questo non basta assolutamente. Se proprio volete un beat'em up a scorrimento discreto, vi consiglio di puntare su Gekido che pur non essendo un capolavoro surclassa comunque Power Rangers in ogni settore.