Tiscali

Recensione Planet 51

I pacchi di Natale: arrivano gli spin-off!
Marco Modugno Di Marco Modugno(3 dicembre 2009)
Quo usque tandem... L'incipit ciceroniano di scolastica memoria, traducibile per i non latinisti in “fino a quando...”, rivolto dal celebre oratore a Catilina, colpevole di abusare della sua pazienza, pare quanto mai appropriato di fronte all'ennesimo spin-off videoludico del cartone animato natalizio (una volta ne usciva uno solo, adesso praticamente si rischia di passare la settimana delle feste al cinema con i pargoli...). Forti del fatto che i moderni lungometraggi animati vengono realizzati in computer grafica, con un'evidente analogia tecnica con i videogiochi, gli sviluppatori non si lasciano scappare nemmeno un'occasione per tentare di sbolognarci l'ennesima trasposizione su console dei sunnominati. Probabilmente, i geni del marketing delle case software più blasonate (qui l'incriminata è Sega, ma tocca un po' a tutti, prima o poi), contano sullo spirito di rassegnazione di genitori affranti, disposti a capitolare senza condizioni di fronte all'ennesimo capriccio del pargoletto ammaliato da una confezione accattivante che ritrae gli eroi appena visti al cinema multisala, dopo un devastante pomeriggio di shopping al centro commerciale.
Planet 51 - Immagine 1
Indovinate chi è il cattivo che cercherà di farvi la pelle...
Planet 51 - Immagine 2
Si vince anche e soprattutto facendo a sportellate. Lo sapevate, vero?
Planet 51 - Immagine 3
La motofalciatrice è una delle trovate più azzeccate del gioco
Ecco però che, una volta esperite formalità non derogabili come la disperata ricerca dell'auto posteggiata nell'autosilo multipiano, un'ora di fila per venire fuori dall'autosilo stesso e un'altra per superare l'ostacolo dello svincolo che dovrebbe metterci finalmente sulla strada che conduce a casa, giunti fra le accoglienti mura domestiche con uno scampolo d'energia residua che non basterebbe nemmeno ad accendere una lampadina a basso consumo di quelle da ascensore, arriva l'amarissima sorpresa.

Il gioco che vediamo girare sullo schermo del plasma acquistato a rate pagandolo il doppio del suo valore non somiglia per niente al film che al nostro piccolo/a era piaciuto tanto. Anzi, a dirla tutta, parrebbe assimilabile quanto a qualità grafica e giocabilità alla corazzata di fantozziana memoria. Poco male se non piacesse solo a noi grandi, che pure siamo stati capaci, qualche annetto fa, di accontentarci di Space Invaders e Galaga. Purtroppo anche la nostra prole, già smaliziata e con parecchi giga di salvataggi alle spalle con giochi degni di questo nome, sembra delusa e finisce che i sessanta e passa euro spesi si trasformano in una perdita secca (che nemmeno Gamestop, certi titoli, te li riprende indietro, come accadeva un tempo per le NSU Prinz...).

Val la pena quindi di chiedersi se ci sia ancora spazio, in un mercato natalizio che non difetta certo di alternative allettanti anche nel segmento dedicato ai più piccini (vedi il delizioso Eye Pet, recensito in queste pagine), per dei titoli che contano, per vendere, solo sull'effetto trascinante di pellicole d'animazione, senza nulla dare, in cambio del prezzo pagato, in termini di vero divertimento.
Planet 51, ahimè, non sfugge a questa perfida logica di mercato che, non fatichiamo ad immaginarlo, ha costretto un manipolo di sviluppatori colpevoli, magari, di troppi ritardi in ufficio o pause caffè troppo lunghe, per metterli al lavoro in fretta e furia sulla versione videoludica del film. Unico diktat della produzione: essere sugli scaffali in tempo.
Planet 51 - Immagine 5
Speriamo non ci facciano ripagare la staccionata!
Planet 51 - Immagine 6
Visuale dall'interno, durante uno stacco filmato.
Planet 51 - Immagine 7
Centrale! Devo segnalare un astronauta alieno! Come? No che non ho bevuto!
E poi che piaccia ai bambini, diamine! Il problema è che le piccole pesti del Ventunesimo Secolo (ne ho una che da quasi otto anni mi scorrazza per casa!) non somigliano per nulla all'idea di bamboccioni che un ministro dell'economia di qualche tempo fa dipingeva dei loro fratelli maggiori. I nostri piccoli sono svegli e ci mettono meno di un amen a condannare a morte un titolo sbagliato cinque minuti dopo la rimozione del cellophane. Planet 51 ha subito quest'implacabile sorte. E se più di mezzo secolo or sono le sorti del romanzo Lo Hobbit di un certo professor Tolkien furono legate al giudizio positivo del figlio dodicenne del suo primo editore, che di fatto diede il placet alla pubblicazione, la sentenza di nei confronti del titolo Pyro Studios è stata emessa, in direzione opposta, da una giuria altrettanto integerrima e implacabile, composta dalla mia piccolina e da una falange di suoi amichetti ambosessi radunati per l'occasione (occhio alla cristalliera!) nel mio soggiorno.

Pollice verso nel giro di mezz'oretta e poi tutti a giocare con Wii Sports Resort.
La collezione di mini giochi di corsa con veicoli, platform, e mini-avventure presenti nel gioco consente, nelle intenzioni, di rivivere gli eventi del film. Il guaio è che, una volta che si conosce la storia, la qualità media del gameplay (che raggiunge il suo apice quando siamo chiamati a gareggiare a bordo di una motofalciatrice!) non riesce a conquistare né a far venire voglia di giocare fino in fondo il gioco. Se la qualità grafica, tutto sommato, si mantiene sempre su livelli discreti, pur senza mandare mai nemmeno lontanamente in affatto il processore della PS3, e la colonna sonora, forte delle tracce di quella cinematografica, risulta addirittura sopra la media (anche il doppiaggio non è male, diciamocelo!), il limite maggiore del gioco è proprio nella giocabilità, pensata per un pubblico di piccolissimi.

Se state leggendo queste righe, probabilmente non c'è bisogno che vi racconti la trama. Vi basti sapere, senza scivolare in zona spoiler, che Planet 51 narra le vicende di un'invasione aliena alla rovescia. A sbarcare su un pianeta alieno, stavolta, è un astronauta terrestre, scambiato dalla popolazione locale (che chissà perché ha scelto il modello di vita di una cittadina americana di provincia...) per l'avanguardia di una possibile invasione e costretto, attraverso varie peripezie, a darsi da fare per conquistare l'amicizia degli indigeni e trovare la maniera di tornare a casa. Sua improbabile quanto scontata spalla nella vicenda è l'adolescente alieno Lem.

Il film, tutto sommato, è grazioso e, dopo l'eccessiva grossolanità dell'ultimo Shrek, colpevole secondo me di una serie di doppi sensi e battute pecorecce poco adatte ad un pubblico di bambini, costituisce decisamente un buon prodotto di casa Dreamworks. Passi dunque il merchandise di pupazzi, magliette e astucci scolastici che segue ogni produzione vietata ai maggiorenni.  Di un videogioco sviluppato in fretta e furia e destinato ad invadere gli scaffali dei megastore (i negozi per appassionati si guardano bene dal proporlo) per carpire l'ingenua compulsività dei nostri figli proprio non si sentiva il bisogno. Pensateci bene, prima di tirare fuori il portamonete e, magari, regalate al pargolo un bel libro, che leggere fa sempre bene.
Planet 51 - Immagine 4
La varietà di percorsi e veicoli è discreta. Occhi al rocchettone!
Planet 51 - Immagine 8
Ecco il protagonista, il capitano Chuck Baker, stereotipo dell'astronauta
Planet 51 - Immagine 9
Il mondo alieno somiglia ad una cittadina americana. Un po' spoglia però...
5
A Natale siamo tutti più buoni. Su quest'atmosfera beata sembrano contare gli sviluppatori, pronti a rilasciare più di qualche titolo di dubbia qualità per fare un po' di cassa in un periodo in cui la gente spende di più. Planet 51, come potete leggere qui sopra, rientra nell'ambito dei titoli legati ad una pellicola d'animazione che, immancabilmente, fioriscono sugli espositori. Poco sorretto da un gameplay decisamente traballante e da una longevità, di conseguenza, sotto la media, Planet 51 probabilmente verrà acquistato solo da qualche giocatore occasionale o da qualche zia che crede, erroneamente, di fare così un pensiero gradito al nipotino. Gli altri, ossia chiunque mastichi qualcosa di videogiochi e legga le riviste, cartacee o in rete, starà alla larga.
voto grafica7
voto sonoro7,5
voto gameplay4,5
voto durata4