Alzi la mano chi, nei momenti morti in ufficio o magari a scuola durante l'ora di informatica, non ha alternato al buon vecchio solitario di Windows uno sfizioso giochino “tower defense”. Per quei pochi -spero per voi- che son rimasti con lo sguardo smarrito e le mani lungo i fianchi, il tower defense non è altro che un sotto genere strategico, molto diffuso tra le produzioni freeware rintracciabili in giro per il web.
Scopo di gioco difendere un qualcosa di statico da un qualcos'altro di mobile, tramite un sistema, più o meno complesso, di torrette da disseminare strategicamente lungo il tragitto. Ora, togliete “qualcosa” ed al suo posto inserite un pacioccoso branco di animaletti non ben identificati. Togliete pure “qualcos'altro” sostituendolo con orde di mostriciattoli assortiti, ed avrete una nemmeno troppo vaga idea di in che cosa consista PixelJunk Monster Deluxe.
occhio a non concentrarvi solo sui ponti: i nemici dotati di ali potranno facilmente passare sopra gli specchi d'acqua per cogliervi in castagna.
Ecco, a questo punto la schiera di lettori rimasti al loro banco si starà chiedendo, non a torto, il perché dovrebbe pagare per qualcosa che può tranquillamente reperire online in modo totalmente gratuito, beneficiando oltretutto di un'abbondante rosa di scelta.
Beh, la risposta è tutt'altro che semplice, e si rifà sia alla particolarità del titolo, sia all'affiatato connubio che PixelJunk Monster Deluxe instaurerà con la vostra fida PSP.
Ma andiamo con ordine: tornate tutti a sedere, c'è da difendere il branco.
Armi di scelta
La forza di PixelJunk Monster Deluxe consiste nella rara capacita di rinnovarsi continuamente, mischiando i pochi elementi di gameplay in modo tale da risultare sempre “fresco” nelle dinamiche.
Bastano così tre tipologie fondamentali di torrette -una per gli attacchi a terra, una per quelli aerei e l'altra per rallentare lo scorrere delle ondate nemiche- con le loro rispettive evoluzioni, per aprire infiniti scenari grazie anche ad un level design acuto e mai banale.
Anche l'approccio al giocato si caratterizza rispetto ad i tower defense più basici per via dell'intrigante connubio tra staticità e dinamicità ben miscelato dai ragazzi di Q-Games. Infatti non vi dovrete limitare a disporre le torri lungo il tragitto, rimanendo in panciolle ad osservare i nemici mentre vanno al macello. Sarete invece coinvolti nel vivo dell'azione, impersonando un simpatico indigeno, denominato semplicemente Tiki, intento a proteggere la tenda ai piedi della quale trova rifugio un branco di venti, tenerelli, elementi.
Per fare ciò il nostro tribale alter ego sfrutterà ogni singolo albero della foresta circostante sostituendolo con la torre più adatta allo scopo, facendo così fruttare le monete d'oro rilasciate dai corpi esanimi dei nemici abbattuti.
Purtroppo -o per fortuna- le risorse monetarie scarseggeranno, così come i punti della foresta strategicamente utili ad accogliere le torrette. Perciò sarà di vitale importanza scegliere in fretta cosa fa al caso nostro basandoci sulle informazioni ricavabili dall'indicatore di ondata posto nel margine basso dell'HUB. Grazie a questa barra a scorrimento sarà così possibile evincere la frequenza e, soprattutto, la tipologia dei mostri in arrivo. Questo particolare fattore risulterà di vitale importanza per la buona riuscita del nostro compito, consentendoci di smantellare una torre per dare spazio ad un'altra, più adatta a combattere un dato nemico. Insomma, in PixelJunk Monster Deluxe la capacità di prendere decisioni in corso d'opera riveste un ruolo ancor più determinante della semplice pianificazione preventiva.
Vi accorgerete subito di come molti alberi saranno inutili ai vostri scopi difensivi a causa della scarsa gittata di alcune torrette.
La situazione si fa ancora più complicata quando a scendere in campo saranno alcuni ostili, particolarmente coriacei. A quel punto la quantità di fuoco dovrà essere soppiantata dalla qualità dello stesso. Qualità che in PixelJunk equivale a potenziamenti delle torrette.
I principali modi per aumentare l'efficacia degli strumenti difensivi sono due. Il primo consiste nell'upgradare le strutture già esistenti aumentandone, ad esempio, gittata o rateo di fuoco. Il secondo, più dispendioso ma anche più efficace, prevede l'impiego di torrette bonus, sbloccabili attraverso un menu radiale collocato nella tenda.
In entrambi i casi avremo bisogno di una nutrita scorta di gemme verdi rilasciate durante l'uccisione dei battaglioni nemici, assieme alle ben più comuni monete d'oro.
Nel boschetto della mia fantasia
Come già anticipato, uno degli indubbi pregi di PixelJunk risiede nell'altissima longevità del prodotto. A favorire l'alto grado di rigiocabilità -oltre al sopracitato, ispiratissimo, level design- ci pensa la struttura del sistema di avanzamento nella modalità storia. Per sbloccare determinati passaggi saremo infatti obbligati a cimentarci più e più volte in ciascun livello, fino a finire il match senza aver subito nessuna perdita. In questo modo acquisiremo gli arcobaleni necessari a sbloccare la zona successiva, in un percorso che ci accompagnerà attraverso tutte e tre le vaste isole di gioco.
Parallelamente all'avanzare nella campagna verranno inoltre sbloccate sfide medaglia grazie alle quali sarà possibile accumulare premi da collezionare nell'apposita stanza dei trofei. Tali sfide consistono nel completare alcuni predefiniti livelli di gioco raggiungendo, di volta in volta, uno specifico obiettivo supplementare che spazierà dalla semplice raccolta di un determinato numero di gemme verdi, all'impossibilità di upgradare le torri nel compimento dell'azione. Ma non è tutto qui.
Una delle feature più apprezzate della precedente versione PS3 era rappresentata dall'ariosa modalità cooperativa capace di arricchire ulteriormente la già corposa componente strategica del titolo. Da questo punto di vista siamo ben felici di constatare come, con la traduzione per PSP del loro piccolo capolavoro naif, Q-Games abbia mantenuto spalancata la porta del multiplayer sfruttando a pieno le grandi potenzialità multimediali della piccola console nipponica. E' infatti presente sia il classico supporto in locale, sia un sistema di lobby online capace di connettere tra di loro giocatori da ogni parte del mondo, senza limitazioni di sorta.
A tal proposito merita una menzione a parte l'ingegnoso, quanto pittoresco, sistema di comunicazione ideato per ottimizzare la fase cooperativa.
Tramite un intuitivo sistema di glifi disposti su menu radiali accessibili direttamente durante il giocato, sarà difatti possibile comporre terzine di senso compiuto con le quali coordinare l'operato dei due Tiki.
Naturalmente il look colorato e minimalista di PixelJunk Monster Deluxe non risentirà minimamente del peso del net gaming.
L'impatto visivo rispecchia a pieno la filosofia di fondo che abbiamo già incontrato quando abbiamo affrontato la parentesi gameplay. Gli adorabili sprite presenti su schermo si contano sulle dita di una mano, eppure il quadro generale è piacevole e poco invasivo. Certo, avremmo potuto chiedere una varietà maggiore per quanto riguarda il ristrettissimo parco animazioni. Oppure una minore ripetività dei, seppur azzeccati, temi musicali utilizzati come poco più di un tappeto sonoro. Tuttavia una cura più marcata degli aspetti prettamente coreografici del titolo avrebbe probabilmente stonato con l'appeal acqua e sapone di PixelJunk. Un titolo tutta sostanza e poca, pochissima, apparenza.
Il risultato è un titolo snello, versatile e, soprattutto, dannatamente divertente.