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Recensione Paperino Adv@nce

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (11 febbraio 2002)
Il sonoro è un po' meno buono rispetto all'elemento visivo, le melodie non disturbano ma non sono da menzione, e nemmeno i rumori ed i versi di Paperino spiccano in qualche modo ed è un peccato che un simile protagonista non riesca ad esprimersi a parole bene come nelle movenze; il gioco non bada molto alle peculiari pernacchie del protagonista, limitando il "parlato" ai minimi termini
UNA BLUSA E NULLA PIU'
Paperino Adv@nce rientra nella categoria dei platform bidimensionali e, senza introdurre nuove meccaniche di gioco, si limita a proporre una serie di livelli a scrolling multidirezionale divisi in base all'ambientazione. Scopo ultimo è il salvataggio di Paperina, rapita dal perfido Merlock, ma più in piccolo per superare ogni livello è necessario recuperare tre sfere di energia attivando così un teletrasporto, localizzato a fine stage. Non tutti i livelli possono però ricondursi a questo semplice schema, visto che di tanto in tanto capita di dover sfuggire ad un orso o inseguire uno scoiattolo; in queste situazioni il gioco diviene molto più frenetico e l'importante è solo correre evitando ostacoli e strettoie
Paperino Adv@nce - Immagine 2
Anche se l'operaio è più grosso, Paperino è più cattivo!
Naturalmente nel suo lungo viaggio Paperino si imbatte anche in nemici di ogni genere, ma per fortuna può contare sui suoi pugni e sulla sua verve per spianarsi la strada; oltre all'attacco, le uniche altre movenze a disposizione del giocatore sono il salto (doppio o singolo), l'arrampicata e la corsa. Passando ai bonus la situazione non migliora molto numericamente parlando: oltre a classici recupera-energia e vita extra ci sono solo le stelline, di vari colori, il cui unico scopo è sbloccare alcune illustrazioni
MEGLIO UN UOVO OGGI O UN PAPERO DOMANI?
Globalmente Paperino Adv@nce non soffre di particolari lacune, il livello di difficoltà è medio-basso, con stage al loro interno calibrati in modo da non essere bruschi, ma dobbiamo ricordare che il target di riferimento è piuttosto giovane, per cui non c'è da stupirsene. Come in molte produzioni di questo genere, l'unico neo risiede in un sorta di mancanza di personalità e di innovazione: la struttura dei livelli è troppo forzata e rende fin troppo facile recuperare i globi energetici, mettendoli in bella vista su quella che è l'unica strada disponibile. I bonus sono troppo pochi, e pur essendo buona l'idea di ricompensare il recupero di tutte le stelline di un livello con un'illustrazione, il loro numero elevato rende l'impresa poco appetibile anche per giocatori esperti, soprattutto perché la voglia di rigiocare uno stage scema fin da subito. Per fortuna le sezioni da affrontare in corsa ridestano l'interesse, introducendo quella varietà che avrebbe dovuto essere presente in dosi maggiori. Un ultimo difetto minore consiste nell'assenza di una memoria tampone, discriminata a favore di un più scomodo sistema di password: come tutti sappiamo non è mai bello giocare ad un videogioco con carta e penna pronte per annotare codici alfanumerici, nel terzo millennio ci farebbe piacere vedere più titoli dotati di un sistema di backup interno
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