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Recensione Pac-Man: A Spasso nel Tempo

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (19 marzo 2001)
Pac-Man è stato il mio primo videogioco, quello chiesto assieme all'Atari 2600. L'avevo visto in sala giochi, e in televisione dicevano "Atari, magari!": insomma, non potevo non averlo! Poi l'ho rigiocato con l'emulatore, e adesso pure in questa sua versione tridimensionale! Alzi la mano chi non conosce Pac-Man: chi ha meno di dieci anni è giustificato, gli altri, invece, vadano in punizione dietro la lavagna... Bello, tondo, giallo, essenziale: quell'angolo acuto di bocca in continuo movimento, che lo fa sembrare un po' sorridente e un po' affamato. E i fantasmini? Veloci e vispi, che si spaventano e scappano quando viene mangiata una pallina energetica, trasformando la loro bocca in uno zig zag di paura..
Pac-Man: A Spasso nel Tempo - Immagine 1
Una prova intermedia
Poi, visto che un successo tira l'altro, gli sono stati aggiunti occhi, braccia, gambe (Pac-Land), nonchè parentela e figliolanza variegata
GABO, GABO, GABO
Per chi avesse perso il treno, per chi non c'era, per chi non lo ha voluto, ecco che Pac-Man raggiunge la terza dimensione, e lo fa in grande stile. L'impostazione del gioco è sempre la medesima: una serie di labirinti con delle palline da mangiare (fagocitate tutte le palline il percorso può dirsi completo), dei fantasmi da evitare o ingurgitare, fragole e banane per rimpolpare il monte punti finale
L'aspetto, invece, è radicalmente diverso. Poter videogiocare con l'eroe bidimensionale della mia infanzia sfruttando la scheda video 3D mi risulta abbastanza stravagante. Alla fin fine però, quando scatta la storica musichetta iniziale di ogni labirinto, gli equilibri si ristabiliscono e le reminiscenze aiutano ad affrontare un gioco rimodernato nell'aspetto ma immutato nella sostanza
UN LIFTING BEN RIUSCITO
Se già i quattro pixel messi in croce raggiungevano l'intento di creare un personaggio piacevole e simpatico, la conversione 3D di tutto il parco protagonisti del mondo di Pac-Man è ben riuscita: Inky, Blinky, Pinky e Clyde, i tremendi fantasmini, sono deliziosi e paffutelli (quasi amichevoli, nell'aspetto). Lui, il soggetto principale, guadagna la favella (pur se disarticolata e incomprensibile per noi umani) e una sfericità da palla da biliardo
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