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Recensione Overlord II

Morto un Overlod... se ne fa un altro!
Fabio Fundoni Di Fabio Fundoni(13 luglio 2009)
Morto un Overlod se ne fa un altro
In mezzo a giochi sempre più uguali a se stessi e a serie fotocopia di brand altisonanti, questa nuova generazione di console è stata capace di regalarci alcune graditissime sorprese per quel che riguarda innovazione e la freschezza. Uno dei più interessanti rappresentanti di questa schiera è stato sicuramente Overlord, prodotto da Codemaster e sviluppato dai ragazzi del team Triumph Studios. Ribaltando molti canoni abusati, scopo principale del gioco è quello di impersonare un Signore del Male e scatenare i propri malvagi istinti contro ogni cosa che ci si parerà davanti, con l'obiettivo finale di estendere il proprio potere su tutto il mondo conosciuto.
Overlord II - Immagine 1
Lo yeti fa paura... ma come non odiare quella pelose e morbidose foche?
Overlord II - Immagine 2
Saper capire quando è il caso di far fuggire i serventi può fare la differenza tra la sconfitta e la vittoria
Overlord II - Immagine 3
Imparerete presto ad odiare questo imperiale...
Il tutto abilmente ambientato in un mondo fantasy, dove la chiave di lettura per immergersi nei panni dell'Overlod è una sana dose di ironia e presa in giro di diversi punti fissi dei videogame. Come molti dei gamer più esperti anno notato, il titolo risulta l'erede spirituale di Dungeon Keeper, strategico in tempo reale di Peter Molyneux salito agli onori delle cronache negli anni '90, dove si dovevano ordire losche trame e trabocchetti per eliminare gli eroi impegnati in gloriose missioni.

Dopo il buon successo del primo capitolo, eccoci davanti ad Overlord II, che ripropone una struttura action con diverse pennellate di strategia e gestione. Dopo la caduta del precedente Overlord i serventi, creature simili a goblin la cui vita è basata unicamente sul servire il proprio padrone, sono alla disperata ricerca di un nuovo signore per poter tornare agli antichi fasti. A Nordburgo, una fredda città sotto il controllo dell'Impero, sembra vi sia un ragazzino emarginato e deriso da tutti poiché capace di utilizzare la magia. Proprio il rancore per il trattamento subito potrebbe essere la chiave per far scaturire da lui la malvagità per renderlo un nuovo leader e rimettere in piedi la Torre del Male, antica sede dell'Overlord. Nostro compito sarà guidare il novello cattivone e imparare passo dopo passo a sfruttare le capacità dei serventi, senza dimenticare di prenderci una bella rivincita contro il destino.

È meglio male
Inizia così una nuova avventura in quello che appare come un universo fantasy che attinge a piene mani dalle atmosfere già viste in Fable e Fable II, tanto che più di una volta ci verrà il dubbio di essere capitati nel mondo di Albion. Nostro scopo sarà sfruttare a dovere i serventi e riportare in tutte le terre conosciute (e non) il dominio del male. Oltre e noi e ai serventi, vero protagonista è il tono dissacrante e ironico che si respira in ogni poligono del gioco, grazie ad una narrazione dove nessuno stereotipo è salvo, ma anzi viene ingigantito ed estremizzato per essere meglio preso in giro.

In Overlord II le donzelle non si salvano. Si fanno a fettine o si ipnotizzando con la magia per renderle docili come gattini. I contadini non si aiutano, semmai li si soggioga per farli lavorare al proprio servizio o mandarli come scudi umani contro le truppe nemiche. Gli stessi avversari subiscono questa trasformazione, ed ecco gli agili ed eleganti elfi silvani diventare fricchettoni ambientalisti la cui missione è difendere ogni filo d'erba della foresta o salvare qualsiasi animale tenero e soffice. A commentare il tutto sarà l'onnipresente voce di Gnarl, capo dei serventi e nostro consigliere personale che, oltre a fornirci informazioni estremamente utili, non mancherà di bollare con irresistibile ironia tutto quello che ci si parerà davanti, strappandoci più di una volta risate e buon umore.

Non per nulla dietro la stesura del copione di Overlord II troviamo Rhianna Pratchett, figlia del celebre Terry Pratchett (se non lo conoscete filate a leggere i suoi romanzi del Mondo Disco) che incarna agevolmente le doti brillanti che hanno fatto la fortuna del padre. Divertimento assicurato ed una firma che da sola è sinonimo di qualità. Giusto a sottolineare che, i videogame, possono anche non essere un puro esercizio di stile e tecnica, ma riuscire a donare una narrazione di qualità (cosa che non sempre è riscontrabile). 

Ritratto di Signore (malvagio)
Tecnicamente il gioco parte dalla base del precedente episodio, cercando di migliorare ogni lato del prodotto. L'impatto grafico è di tutto rispetto, grazie ad una maggiore cura nella resa dei modelli poligonali e nei paesaggi, nonostante siano riscontrabili diversi difetti di collisione. Per quanto si vedano spesso decine e decine di unità a schermo, la fluidità regge l'impatto, dimostrando la bontà del motore grafico utilizzato. Un vero peccato che le telecamere non siano a questo livello, mandando spesso nella gestione delle inquadrature. Non di rado vi troverete a non vedere il fulcro dell'azione per colpa di una visuale a dir poco inadeguata.

Ottimo il sonoro, dove una musica non troppo presente e semplicemente discreta si accompagna ad un doppiaggio italiano di alta fattura, godibile nelle tantissime frasi che i serventi e gli altri personaggi diranno durante tutte le sessioni di gioco. Un lavoro davvero godibile e azzeccato, che fa da perfetto contorno al gioco.

Dal punto di vista del gameplay, segnaliamo luci ed ombre. Certo, più luci che ombre, ma purtroppo sono presenti anche quest'ultime, principalmente a causa della scelta di adibire l'analogico destro sia per muovere le succitate telecamere che per impartire alcuni comandi ai serventi. Spesso vi troverete a voler girare lo sguardo e invece avrete il risultato di far partire le vostre truppe contro un nemico. Tutto il resto è invece un miglioramento del primo episodio, i serventi compiono devastazioni a dorso di lupo che è un piacere, e la fase gestionale ci permette di decidere se distruggere le città, ricavando immediati fondi, o essere dittatori più mansueti (questo è un vero eufemismo...) lasciando tutto intatto ma costringendo i cittadini a lavorare per noi tra miniere e altri luoghi ameni.

Chi vuol bene al lupo cattivo?
Nel mentre dovremo anche tenere d'occhio la nostra Torre del Male, in cui spendendo le risorse accumulate sul campo miglioreremo le truppe, il nostro equipaggiamento, i poteri magici e le stanze della nostra signora. Si, perché dietro ad un grande Overlord c'è sempre una grande dama! E perché no, essendo noi i padroni... nessuno ci vieta di portare alla nostra corte più di una signora... a patto di sopportare le gelosie delle due rivali in amore!

Insomma, il gioco offre diversi motivi di divertimento, che vi terranno impegnati una ventina di ore, nonostante un certo backtracking che spesso costringe, nello svolgersi delle missioni, a tornare svariate volte in luoghi già visitati, benché sia da segnalare la presenza di nuove cose da fare in base ai poteri che sbloccheremo. In ogni caso sarà sempre possibile dedicarsi al multiplayer, avviabile sia in locale a schermo condiviso che tramite PSN, con mappe che permetteranno di giocare in cooperativa o in 1 vs 1. Certo, l'esperienza perde mordente rispetto al singleplayer, ma rimane un passatempo da tenere da conto.

Codemasters riesce nell'intento di produrre un gioco capace non solo di tenere fede alle buone impressioni nate dal prequel, ma ne migliora praticamente ogni aspetto di una spanna, offrendo nuovamente una piacevolissima esperienza di gioco. Un vero peccato che alcuni difetti ne minino la valutazione finale, lasciando comunque nelle mani dei giocatori un prodotto estremamente godibile, anche da chi non ha potuto provare il precedente capitolo. Fare i cattivi, non è mai stato così divertente. Gli animaletti teneri e gli elfi sdolcinati stiano attenti: l'Overlord è tornato!
Overlord II - Immagine 5
Il ragno vi darà filo da tocere...
Overlord II - Immagine 6
Se uccideremo i centurioni, i legionari perderanno sicurezza nei propri mezzi, diventanto facile preda per i nostri seguaci
Overlord II - Immagine 7
Queste strutture ci permetteranno di entrare nel corpo di un servente per utilizzarne i poteri
7,5
 Il ritorno di Overlord conferma quanto i buono si era visto nella sua prima uscita, potando sulle nostre console una nuova ondata di dissacrante malvagità, piacevolmente condita da una rinnovata consapevolezza nello sfruttare a dovere l'hardaware di nuova generazione, assieme ad alcune novità che riescono a integrare il precedente impianto di gioco. Restano presenti alcuni difetti riscontrabili nella difficile gestione delle telecamere, un backtracking un po' invadente e un multiplayer non ancora capace di cogliere lo spirito della modalità di gioco principale. Codemaster ci presenta un titolo decisamente maturato ma ancora migliorabile sotto diversi punti. In ogni caso un'esperienza maledettamente divertente e appagante. Se lo avessimo saputo prima, ci saremmo iscritti ad un corso di specializzazione per Signori del Male... altro che laurea in giornalismo!
voto grafica7,5
voto sonoro8
voto gameplay7,5
voto durata7,5