L'introduzione dei fondali tridimensionali ha regalato a Onimusha 3 un tasso di realismo nettamente superiore agli altri episodi della serie.
Insomma, a ben guardare, sembra che Capcom abbia voluto fare un passo in avanti, ma che abbia comunque scelto di non fare il “grande salto”. Introduzione del 3d negli sfondi, ma limitatamente ad un'area ristretta; maggiore velocità e dinamismo negli scontri, ma senza possibilità di gestire in tempo reale il proprio arsenale; grafica interamente poligonale, ma telecamera ancora ancorata al vecchio stile dei primi survival horror. A questo si aggiunga anche un timido tentativo di interazione con elementi non giocanti, che Capcom ha troncato praticamente sul nascere, lasciando il dubbio sull'effettiva volontà di agire in tal senso. Più si analizza Onimusha, più si vede chiaramente come il terzo episodio della saga di Samanosuke sia il tentativo del bozzolo di di trasformarsi in un qualcosa di più definito. Una mutazione avvenuta a metà, certo, ma che già lascia intravedere le enormi potenzialità del risultato finale.
12
7,5
A ben guardare, sembra che con Onimusha 3 Capcom abbia voluto fare un passo in avanti, ma che abbia comunque scelto di non fare il “grande salto”. Introduzione del 3d negli sfondi, ma limitatamente ad un'area ristretta; maggiore velocità e dinamismo negli scontri, ma senza possibilità di gestire in tempo reale il proprio arsenale; grafica interamente poligonale, ma telecamera ancora ancorata al vecchio stile dei primi survival horror. A questo si aggiunga anche un timido tentativo di interazione con elementi non giocanti, che Capcom ha troncato praticamente sul nascere, lasciando il dubbio sull'effettiva volontà di agire in tal senso. Più si analizza Onimusha, più si vede chiaramente come il terzo episodio della saga di Samanosuke sia il tentativo del bozzolo di trasformarsi in un qualcosa di più definito. Una mutazione avvenuta a metà, certo, ma che già lascia intravedere le enormi potenzialità del risultato finale. 


