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Recensione NHL 09

EA Sports scongela NHL 09 e mette in fresco l'ennesima bottiglia di Brut
Luca Luperini Di Luca Luperini(7 novembre 2008)
Non c'è sette senza otto?
“Vincitore di sette premi come videogioco dell'anno” è il motto scritto sullo striscione che attraversa per intero l'enorme salone affittato per il grande evento.
Come ogni anno, il festeggiato arriva puntuale con l'inizio dei primi freddi: si tratta di NHL 09, ultimo rampollo di una delle famiglie più premiate dell'intero panorama videoludico.
Lo guardano con gli occhi pieni d'orgoglio i genitori, quegli EA Sports che da anni ormai collezionano un successo dietro l'altro, ma che mai come nel ghiacciato mondo hockeistico hanno mantenuto così saldamente un'egemonia.
I motivi del successo sono facilmente elencabili, anche se basterebbe sintetizzare il tutto sottolineando come, per l'ennesima volta, NHL 09 rappresenta la scelta obbligata per chi ama questo sport.
NHL 09 - Immagine 1
dai modelli dei giocatori, fino agli elementi del palazzetto, NHL 09 si rivela un'esperienza grafica d'altissimo livello
NHL 09 - Immagine 2
le divise di alcuni club europei sono a dir poco eccentriche
NHL 09 - Immagine 3
infilare i portieri da posizione centrale potrebbe rivelarsi un'impresa quasi impossibile
 
E poco importa se, in un angolo in disparte, siede con la gazzosa in mano e lo sguardo perso nel vuoto, quell'eterno rivale di NHL 2K9, capace di migliorarsi di anno in anno senza riuscire veramente a mettere in discussione il trono di migliore simulazione hockeistica in commercio.
Questa è la festa di NHL 09, godiamocela.

Ghiaccio secco
Si sa, per mettere insieme un evento di tale portata serve un buon organizzatore. E chi meglio di un intelligente e poliedrico gameplay poteva svolgere quest'incarico? Ovviamente nessuno. Per rendere vincente ed avvincente la cerimonia ce l'ha davvero messa tutta. Ha perfezionato l'innovativo sistema di controllo denominato Skill Stick, capace di rendere al meglio la sensazione fisica di tenere sotto controllo la pattinata ed al contempo di imbracciare la pesante mazza da hockey, arricchendolo grazie ad una nuova serie di evoluzioni difensive grazie alle quali si potranno letteralmente mettere i bastoni tra le ruote ai nostri avversari, disturbandoli ancor prima che ricevano il dischetto.
Ha anche giocato un po' sull'effetto vintage, inserendo tra gli invitati l'attempato sistema controllo del 94, selezionabile tra le opzioni di gioco. Scelta che, oltre a celebrare uno degli episodi più gloriosi della serie, ci ricorda come la giocabilità vada sempre d'accordo con la semplicità.
Ed è così che con due tasti si può realmente fare tutto, con una naturalezza che ci ha senza dubbio lasciati affascinati ed increduli.
Ma, in fin dei conti, l'importante è che gli ospiti non si annoino. E, guarda caso, gli animatori di EA Sports hanno fior  fior di idee per intrattenere gli invitati facendo semplici ma sostanziali variazioni sul tema.
Le attività di gruppo si susseguono in un multiplayer che si concede a sfide capaci di contenere fino a dodici giocatori sullo stesso schermo, ognuno con un proprio caschetto ed un suo ruolo ben definito sul campo. E, appena costatata con sommo piacere la mancanza di lag perfino in queste, affollate, circostanze di gioco, il semplice uno contro uno perderà sicuramente di mordente.
 
NHL 09 - Immagine 4
la superficie ghiacciata ci da modo di gustarci lo splendido gioco di luci
NHL 09 - Immagine 5
ecco perchè i posti lungo le barriere son così cari
NHL 09 - Immagine 6
certe animazioni stupiscono per verosomiglianza
C'è anche chi ama sedersi al proprio tavolino e tenersi compagnia in tutta tranquillità. Anche per chi predilige la soluzione “solitaria” non mancano certo le alternative.
Inutile citare le sempreverdi modalità Stagione e Dinasty, con quest'ultima capace di arricchirsi nei menu e nelle opzioni di gioco, aumentando così una componente manageriale che denotava già un discreto spessore nello scorso episodio.
Ben più interessante è invece parlare dell'ultimo grido in campo di divertimento: stiamo parlando di quel “be a pro”, o “professionista” che dir si voglia, capace di furoreggiare in tutte le simulazioni sportive made in EA Sports.
Di cosa si tratta? È presto detto. E' sufficiente scegliersi un giocatore tra le migliaia di quelli disponibili, oppure crearersi un alter ego virtuale, per imbarcarsi in una vera e propria “simulazione di carriera sportiva”. Si parte da un ruolo marginale in una squadra di periferia, fino ad arrivare ad alzare la scintillante Stanley Cup con la fascia del capitano stretta al braccio ed un ingaggio milionario in banca.
Tutto ciò, naturalmente, nella migliore delle ipotesi. Collezionando una figuraccia dietro l'altra, correrete invece il serio rischio di essere ceduto a qualche compagine minore, con grossi danni ai vostri sogni di gloria.
 
Spumante Extra Brut
Allora chi manca ancora per stappare finalmente quella bottiglia di spumante evocata nel titolo della presente recensione? Semplice, mancano i due ospiti più coloriti: il ragazzo immagine ed il DJ, rispettivamente interpretati dal comparto grafico e quello sonoro.
Il primo, bello come il sole, calamita gli sguardi di tutti i presenti. Sarà il rinnovato sistema di gestioni delle luci, saranno i modelli poligonali sempre più dettagliati, ma mai come quest'anno è sembrato così avvenente.
Ad impressionare è soprattutto la sua capacità di gestire perfino le fasi di gioco più concitate, dando sempre sfoggio di grande naturalezza nel coordinare al contempo le articolate animazioni dei giocatori, all'eccellente fisica del puck, il tutto sulla scintillante pavimentazione ghiacciata.
Brillante quasi come l'espressività dei volti dei giocatori, punto dolente proprio della rivale serie prodotta da 2K Sports, riprodotti e mossi in maniera decisamente verosimile.
NHL 09 - Immagine 7
aggirare la porta è un buon modo per disorientare difese e portiere
NHL 09 - Immagine 8
grazie all'evoluto sistema Skill Stick avremo piena padronanza del puck
NHL 09 - Immagine 9
"colpa mia!? no, colpa tua!"
Ma è il secondo a dettare i ritmi. Chiassoso durante le sessioni di gioco, tra telecronaca, scontri e sibili del dischetto, e ancor più estroverso nelle fasi d'intermezzo, durante le quali ci accompagna alternando brani rockeggianti di band come NOFX, Offsping e Ramones.
Alla fine dei conti, tornando verso casa in macchina, non ci resta che rincuorare il nostro compagno di viaggio, incapace di capire una proverbiale “h” di quella che è stata una festa interamente in lingua madre, menu compresi.
E che magari non si tratti di un segnale chiaro ad imparare finalmente a decifrare gli anglofoni segni, se non tanto per alzare il voto in pagella, almeno per gustarsi a pieno il videogioco di hockey preferito.

9
A freddo, con il salone vuoto e la scopa in mano, è ancor più semplice tirare le somme di un successo annunciato. NHL 09 migliora in toto quello che già l'ottimo predecessore aveva da offrire.
Oltre allo scontato, ed auspicato, salto di qualità visivo e sonoro, arrivano anche buone nuove sul fronte longevità, con l'introduzione dell'entusiasmante “be a pro” e l'aggiunta di tre ulteriori campionati europei tutti da giocare ( quello tedesco, quello ceco ed infine il russo). Ma a migliorare come il vino è anche il sistema di controlli. Quello Skill Stick che già lo scorso anno aveva positivamente colpito utenza e critica ritorna con una particolare attenzione per la fase difensiva, rafforzando così l'impressione che il futuro del gaming stia davvero sui soli nostri due pollici, ben saldi sui rispettivi stick analogici.
voto grafica9
voto sonoro8,5
voto gameplay9
voto durata9
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