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Recensione Need for Speed Pro Street

Torna la luce sulla saga Need For Speed.
Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(21 dicembre 2007)
Basterebbe Qualche Accorgimento In Più
Anche la trama sembra subire il passaggio ad una location più sportiveggiante, uno scenario, quello dei circuiti, che sicuramente offre meno spunti rispetto ad un tetro e carismatico bassifondo metropolitano.
Lo sviluppo della storia segue comunque i soliti canoni del genere: si tratta di impersonare Ryan Cooper, il classico pilota talentuoso ma bisognoso di farsi strada per accrescere la propria fama e poter così conquistare la possibilità di sfidare gli specialisti delle varie discipline, tra cui figura anche quel Ryo “The Showdown King”, il quale ha preso di mira il nostro protagonista da quando questi osò sottrargli un solo refolo di popolarità durante un trackday.
A fare da narratore di sottofondo ci penserà l'odiosissimo speaker che scandirà in continuo anche le giornate di gara, con una loquacità tale da sciogliere come cera ogni vostra scorta di pazienza.
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Come è facile immaginare non si tratta quindi di nulla di trascendentale e il tutto finisce invece per suonare quasi scontato e prevedibile, anche se a tratti la formula della “scalata alla vetta” rimane sempre una delle più popolari ed in voga tra il pubblico appassionato di questi titoli.
A supportare questa formula viene incontro un comparto tecnico tutto sommato interessante. Come detto, le gare si disputano di giorno, e ciò va a vantaggio di un impatto generale soddisfacente per la nostra serotonina ma non solo, anche per i nostri occhi, che finalmente possono essere coccolati da effetti di luce ed una profondità grafica allettante. Intendiamoci, non si tratta di qualcosa di impeccabile: fa sempre la sua comparsa un pizzico di aliasing assieme a qualche scalettatura di troppo; però in linea di massima il passo in avanti rispetto ai monotoni e tetri scenari delle edizioni precedenti si fa sentire.
I modelli delle auto risultano discreti e le vetture possono essere danneggiate anche pesantemente dal punto di vista prestazionale come da quello estetico. Il numero massimo di vetture in pista è 8 e per questo la fluidità, sebbene non eccelsa, si mantiene stabile.
Il sonoro, tolta l'insopportabilità dello speaker, si dimostra di discreta fattura. Le musiche sono appropriate ma i brani non sono molto numerosi e diventano ben presto ripetitivi. In compenso i rumori prodotti dalle autovetture sono convincenti, sebbene a loro volta non particolarmente vari.
Tutto sommato quindi ci troviamo di fronte ad un prodotto discreto, afflitto però da qualche difetto a tratti insopportabile. Oltre a quelli citati sino ad ora non possiamo non parlare di un menù carriera terrificante, scomodo da navigare e difficile da consultare, e soprattutto del difetto riguardante i controlli: sono presenti solamente 2-3 configurazioni, peraltro con i comandi non dislocati secondo i criteri che vanno per la maggiore.
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Oggigiorno riteniamo davvero scandaloso che un difetto del genere debba continuare a fare la comparsa nei titoli di recente uscita. Ora che i prodotti si sono finalmente interfacciati al meglio, un titolo non si può dire curato se non viene incontro alle esigenze del pubblico che lo acquista.
Basterebbe davvero poco per implementare una soluzione a tutto questo, lasciando la massima libertà di configurazione da parte dell'utente, e invece non vengono presi in considerazione quei piccoli accorgimenti che da soli sono in grado di fare parecchia differenza.
E' una caratteristica che noi continuiamo a denunciare da tempo, e la cui trasposizione pratica è facile da immaginare nella categoria dei racing-game. Del resto voi vi sentireste a vostro agio se ad ogni cambio auto vi spostassero cambio, frizione ed acceleratore a seconda di come aggrada al costruttore?
Se si sommano questi difetti leziosi a quelli descritti antecedentemente, si capisce come anche il parametro longevità finisca per risentirne in maniera marcata. A spezzare la somiglianza tra una gara e l'altra nella modalità off-line ci pensa una controparte on-line nettamente più godibile rispetto alle versioni precedenti, con gare altamente personalizzabili ed un gameplay che ben si adatta ad una fruizione immediata tramite il LIVE, ma che non riesce comunque a ribaltare un bilancio nel complesso solo sufficiente.
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6,5
In sede di giudizio riteniamo giusto astenersi dalle considerazioni in merito a scelte riguardanti le politiche commerciali presenti all’interno di questo prodotto. Ciò premesso, riconosciamo a Pro Street il merito dell’intenzione. Sulla carta si è cercato di innovare, poi però all’atto pratico si è rimasti troppo ancorati ad uno schema di gioco stantio. Bisognava osare qualcosa di più sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista dell’impostazione generale. Così invece, al di fuori dell’apprezzabile illuminazione, che ora accende gli scenari proposti da questo capitolo solare, e di qualche piccola aggiunta a livello di gameplay, ci si trova a dover fare i conti con qualche difetto di troppo che mina in modo compromettente l’equilibrio generale del titolo.
Dato che il giudizio rimane ai margini della sufficienza, la soluzione per dare nuovo ed effettivo vigore alla serie appare lampante: prendersi un anno sabbatico e lavorare in modo più profondo sugli aspetti-cardine della saga. Ci rendiamo conto che si tratta di un consiglio che mal si concilia con certi obiettivi commerciali di profitto sul breve termine, ma chissà che invece sul lungo termine...
voto grafica7
voto sonoro6,5
voto gameplay6
voto durata6,5
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