E' indubbio che le risate però si sciolgano come neve al sole dopo aver visionato tutto il repertorio, che fa ridere si, ma alla lunga è come assistere più volte a un film di Vanzina, che già alla seconda visione lascia indifferenti (se non alla prima). I personaggi per fortuna non sono in numero esiguo, per un gruppo che andando avanti nel gioco riserverà delle sorprese sbloccabili. Tra il folto cast fanno la loro bella figura Mr. T, Dennis Rodman, Busta Rhymes, Anna Nicole Smith e Cindy Margolis, e la loro brutta figura Jerry Springer (il presentatore americano celebre per il suo show omonimo), Shannen Doherty, Ron Jeremy, Carrot Top fino ad arrivare a Tommy Lee, che più la fortuna di battersi in questi ring, ha avuto quella di sbatt... ehm spassarsela con Pamela Anderson. Purtroppo per quanto il gioco possa risultare davvero simpatico sulle prime, lo spettacolo si ferma alle sole caricature dei personaggi che prendono di mira determinati lati della loro personalità e non. Anna Nicole Smith (ex Playmate of the year di Playboy) infatti usa le tette come arma primaria, dando colpi di quest'ultime o di meloni all'avversario o spruzzandogli del latte, Shannen Doherty invece combatte come una fattucchiera, giusto per ridicolizzare la sua presenza nel telefilm streghe. Alla fine è tutto qui, una grande pagliacciata. Il problema è che, anche non considerando il prodotto dal punto di vista prettamente ludico, come show perde molto rispetto alla serie tv, dove i dialoghi, gli sfottò agli avversari e quant'altro vengono ridimensionati drasticamente. Anche i commentatori Nick Diamond e Johnny Gomez, decisamente sotto tono, hanno un impronta decisamente flebile nell'economia dello show, e non aiutano a risollevare la media che a conti fatti rimane decisamente bassa.
Le sorti di questo titolo non cambiano nemmeno dal punto di vista grafico, dove le superficialità che i programmatori si sono concessi sono all'ordine del giorno. Carini i personaggi in versione super deformed, ma in quanto a texture, numero di poligoni, realizzazione delle arene proprio non ci siamo, per non parlare poi di alcune animazioni davvero ridicole. Anche il sonoro non fa certo gridare al miracolo, e tutti i dialoghi proferiti dai vari lottatori si limitano a qualche ridotta e ridicola frase che molto ha da invidiare alle carognate che vengono pronunciate durante la trasmissione televisiva. Parlare poi del gameplay sarebbe come sparare contro la Croce Rossa, vista l'idea infelice di inserire una modalità principale della durata scarsa di due ore. Il problema maggiore lo si riscontra comunque sul ring, dove la mancanza di una strategia adottabile e un numero elevato di mosse inutili non fanno che lanciare questo prodotto nel baratro del dimenticatoio. Di che si parlava? Beh senz'altro diffidate delle parole di Ron Jeremy, poco accorto e molto suonato nel dire che questo gioco è la cosa più divertente da fare davanti alla tv: beh, forse una lezione di uncinetto impartita da nonna Amelia è addirittura meglio.
4,5
MTV's Celebrity Death Match ha tutte le carte in regola per ambire al trono del regno delle pagliacciate. Questo perché risulta una buffonata di proporzioni bibliche che, non potendo contare su meccaniche di gameplay collaudate, cerca di rimediare a questa carenza grazie all'ironia e ai siparietti comici improvvisati dai vari personaggi. Abile dispensatore di trovate da cabarettista, il prodotto Big Ape Production un po' ci riesce, ma siamo ancora distanti dai fasti della serie tv in quanto a “spettacolo”. Se invece cercate divertimento ludico, per quanto visto finora qua ce n'è ben poco.



