Sulla scorta dei dati raccolti con la passata esperienza e degli straordinari traguardi raggiunti dai propri sviluppatori, la Namco – già titolare del primo progetto – ha pensato di presentare il nuovo “Moto GP2” nel tentativo di colmare, evidentemente, le lacune presenti nel prequel.
“Moto GP2” infatti, oltre a possedere i pregi della passata versione, reca in sé alcune importanti novità, a cominciare dalla licenza ufficiale della scorsa stagione per moto e piloti (stiamo parlando naturalmente della classe 500, a cui il gioco si ispira): questa caratteristica, che ai profani potrà sembrare non indispensabile, darà invece agli appassionati di Motomondiale la possibilità di vivere in prima persona la battaglia che ha visto protagonisti i nostri tre piloti di punta; se poi a questo aggiungiamo il fatto che sono stati inseriti cinque nuovi circuiti tratti direttamente dal campionato del mondo (Assen, Catalunya, Le Mans, Mugello e Sachsering) nonché degli elementi grafici del tutto nuovi come la variabile pioggia (che chiaramente prevede un approccio alla gara decisamente diverso), ci possiamo facilmente rendere conto di quanto il tutto sia diventato più credibile e decisamente più realistico.
Come gli altri giochi di corsa, anche “Moto GP2” prevede diverse scelte di gioco; in questo caso abbiamo ';Gara Singola', ';Stagione', ';Contro', ';Leggenda' e ';Sfida', eseguibili ciascuna nelle due modalità ';Arcade' o ';Simulazione' . La modalità ';Arcade' è quella naturalmente più semplice ed intuitiva, dal momento che non troverete grosse difficoltà nel superare gli avversari anche uscendo di pista. La modalità ';Simulazione' è invece il vero cuore del gioco, nel senso che qui più che mai si riesce ad apprezzare pienamente il gran lavoro svolto dalla casa nipponica: in questa modalità, infatti, l'approccio alle gare risulta decisamente più impegnativo, dal momento che sbagliare la staccata in curva o accelerare troppo all'ingresso di essa può voler dire essere disarcionati dalla moto, così come piegare troppo in curva può significare perdere parecchio tempo con una scivolata. Nel controllo del mezzo sarà assolutamente fondamentale l'uso delle levette analogiche, soprattutto in presenza di pioggia (anche se in la CPU eviterà nel caso specifico di farvi prendere pieghe troppo audaci).
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