Tiscali

Recensione Monster Madness: Grave Danger

I mostri pazzi raggiungono anche la PS3. Ne sentivamo davvero la mancanza?
Davide Ottagono Di Davide Ottagono(30 settembre 2008)
Non è passato molto da quando un certo Monster Madness: Battle for Suburbia raggiunse i verdi lidi di Xbox360. Ora tutti noi possessori di PS3, che di fatto eravamo rimasti esclusi dal poterlo giocare, possiamo quantomeno rallegrarci nel sapere come Battle for Suburbia abbia avuto la bella pensata di farsi un giretto anche dalle nostre parti, tanto per rispetto. Monster Madness: Grave Danger è, infatti, un vero e proprio porting, in tutto e per tutto, nonostante qualche piccolo cambiamento renda questa versione esclusiva per PS3 più appetibile ai fans.
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 1
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 2
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 3
 

La trama, raccontata attraverso azzeccate vignette comic-style, vedrà come protagonisti un eterogeneo gruppo di quattro amici alle prese con un'invasione di zombie nel vicinato. Trasformatisi in ammazza-demoni del momento, Zack e soci intraprenderanno così un pericoloso viaggio alla scoperta della verità celata dietro questo strambo mistero, attraversando vie cittadine e centri commerciali, parchi naturali e castelli infestati. Il tutto si presenta in linea con il pubblico target del gioco: personaggi statici e simpatici, battutine capaci di strappare un sorrisetto ed una vicenda scontata con un paio di colpi di scena in allegato. Niente di cui lamentarsi o gioire, ma semplicemente un collante tra una rissa e l'altra, tanto per dare una qualche motivazione alle nostre gesta.

Il gameplay in sé ripesca a piene mani dai vecchi picchiaduro a scorrimento, con visuale a volo d'uccello e vere e proprie orde assatanate di nemici ad attenderci. Imbracciata un'arma, interscambiabile tra quelle da mischia e quelle a lungo raggio, e siamo pronti alla battaglia: lo scopo principale del gioco sarà quello di attraversare da un punto A a un punto B ogni livello, con la possibilità di imboccare talvolta qualche viuzzola secondaria in cerca di segreti.

Detto così può sembrare monotono, ed infatti così è. Finita la ventata d'estasi portata dalla novità, già dal secondo scenario in poi si comincia a provare un retrogusto di stantio, capace di scadere nel disgusto totale ogni ora che passa. Fortunatamente c'è la modalità cooperativa, capace di supportare fino a 4 giocatori contemporaneamente, a risollevare un po' il tutto. La monotonia che attanaglia il tutto vi fa passare notti insonni? Nessun problema, basta trovare tre amici muniti di SixAxis ed il problema è risolto. Mal comune, mezzo gaudio? Non proprio: semplicemente, chi non fa casino in compagnia, o è un ladro o una spia, e quindi ben venga questa cooperativa.
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 4
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 5
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 6
Grave Danger ha di sicuro i suoi lati positivi, tra tutti un vasto armamentario di cui far sfoggio. Gli strumenti più bistrattati sono stati rivisti in chiave parodistica, e se le banali mitragliatrici appaiono sottoforma di spara-chiodi, shuriken e razzi vari diventano così affilati Compact Disc e fuochi d'artificio. Tra armi di distruzione (e non ce ne voglia Ratchet) e oggetti di supporto, raggiungiamo il “centone” in men che non si dica. Il tutto poi, grazie ai soldi reperiti in giro, sarà potenziabile all'inverosimile, fino a farci diventare una terza guerra mondiale semovente.

Buona anche l'interazione con l'ambiente, che ci permetterà di fruire di ogni utensile ci capiti a portata di mano per scagliarlo al malcapitato di turno. La prima innovazione che Grave Danger apporta rispetto a Battle for Suburbia è proprio sul lato dell'armamentario, più precisamente sulla mappatura del sistema di controllo. Se prima sia le armi da mischia che quelle da lancio erano assegnate al tasto Azione, ora le troviamo finalmente separate. Cerchio per le mazzate e levetta analogica destra per sparare, un po' come negli sparatutto che tanto oggi vanno di moda sul PSN; sicuramente molto più comodo, dato che potremo ora passare da uno all'altro senza dover dire addio ai legamenti delle dita.

La seconda ed ultima introduzione, invece, è un'ammucchiata di sfide extra, raggiungibili direttamente dal menù principale. Ironicamente, sono forse il pezzo forte del gioco, e l'unico vero metodo per staccare dalla monotonia della campagna in singolo. 25 in tutto, questi mini-giochi saranno capaci di impegnarci per molto tempo: il motivo principale per cui scegliere la versione PS3 in barba alle altre, insomma. Da citare anche la presenza del supporto online, sia per la cooperativa che per le sfide agonistiche con nemici in carne ed ossa. Peccato solo che a causa della scarsa diffusione del gioco, la rete sia praticamente desolata e priva di qualsiasi sfidante.

Nessun difetto particolare da sottolineare sul fronte tecnico. Graficamente potremo anche andare incontro a tearing o rallentamenti di sorta, ma la superba direzione artistica (aiutata da qualche furbesco trucchetto) del titolo riesce a far sorvolare anche su questi soliti difettucci. Cupo e ispirato, Grave Danger si presenta come una riproposizione delle atmosfere gotiche più riuscite (più di una volta ci è tornato alla mente il nostro amato Medievil, pace all'anima sua), anche e soprattutto sul lato audio.

Se il doppiaggio non si innalza dalla media (sebbene una traduzione in italiano era quantomeno d'obbligo per un prodotto simile) saranno le colonne sonore a tracciare un netto distacco dalla bassa qualità del resto e a portare sull'Olimpo (vabbe, magari un pelino più in basso) un'atmosfera horror/satirica che non ha nulla da invidiare ai concorrenti del genere.
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 7
Monster Madness: Grave Danger - Immagine 8
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In definitiva, Monster Madness: Grave Danger è un titolo action-oriented che piacerà ai più piccoli, magari in cerca di un'esperienza leggera. Nonostante il lavoro svolto sulle armi, il titolo si presenta però noiosetto e lineare fin da subito, a tal punto da portarci ad abbandonarlo in pochissimo tempo (o a terminarlo tra indicibili sofferenze). La modalità cooperativa e le sfide extra, però, offrono un divertimento spensierato, soprattutto se in compagnia di amici in carne ed ossa. Da comprare solo se si è veramente in astinenza; tutti gli altri, considerando il prezzo che costa, lo lascino perdere e aspettino il mese prossimo, un ottobre di fuoco prodigo di veri capolavori.        
voto grafica7
voto sonoro8
voto gameplay6
voto durata4,5
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