Tiscali

Recensione Mondiali FIFA Sudafrica 2010

Il paradiso dei pallonari nelle vostre mani..
Luca Gambino Di Luca Gambino(10 maggio 2010)
Facciamo una piccola premessa, prima di iniziare: se Fifa 10 non rientra nel vostro ideale di gioco calcistico, allora cambiate subito pagina. In questo caso, World Cup non fa per voi. Al contrario di quanto fatto con Euro 2008 (che aveva gettato le solide basi di Fifa 09), Electronic Arts non include a questo giro novità sostanziali o stravolgimenti epocali nel gameplay. Piuttosto lavora di cesello, limando qualche spigolosità del precedente episodio, definisce meglio alcuni dettagli, lascia intravedere alcune possibili migliorie da introdurre in Fifa 11. Ma di vere innovazioni, niente. Certo, ci sono alcune simpatiche new entry, come una nuova modalità per l'esecuzione dei calci di rigore che vi costringerà a re imparare l'arte dell'uccellare il numero uno avversario, o un nuovo sistema di controllo concepito per chi si pone davanti per la prima volta ad un videogioco calcistico, ma il "succo" del discorso rimane praticamente lo stesso. Nel bene e nel male.
Mondiali FIFA Sudafrica 2010 - Immagine 1
Mondiali FIFA Sudafrica 2010 - Immagine 2
Mondiali FIFA Sudafrica 2010 - Immagine 3
Inutile dire che il titolo in questione si prefigge di farci vivere in prima persona la kermesse calcistica sudafricana. Al comando della nazionale prescelta potremo vivere da vicino le fasi finali del torneo con la classica formula dei gironi di qualificazione, eliminazione diretta e così via. Al momento in cui scriviamo le "convocazioni" dei giocatori fatte da Electronic Arts sono ovviamente realizzate su basi ipotetiche ed è per questo motivo che troviamo il povero Beckham a comandare il centrocampo inglese e l'altrettanto povero Del Piero, panchinaro di lusso nell'Italia di Lippi. Immediatamente dopo le convocazioni "reali", però, il sistema si aggiornerà tramite Xbox live (o corrispettivo Sony), per portare sul rettangolo di gioco i 22 giocatori realmente chiamati al dovere dal proprio commissario tecnico.

Una volta scesi sul campo ci si ritrova praticamente a casa, soprattutto se si ha una certa esperienza con Fifa 10. Il sistema di passaggi, di costruzione dell'azione e le meccaniche attacco e difesa sono rimasti praticamente invariati se si esclude forse una maggiore propensione dei propri attaccanti a ricercare la profondità dell'azione e a giocare spesso sulla linea della difesa avversaria. I movimenti sul campo e le tracce percorse dai vostri giocatori sono ancora una volta uno dei punti di forza del prodotto Electronic Arts, capace veramente di trasportare l'esperienza di gioco verso vette ancora inesplorate dalla concorrenza. I movimenti di squadra sono sempre stati uno dei maggiori punti di forza delle ultime incarnazioni della serie Fifa e grazie anche alla limatura di alcune routine dell'intelligenza artificiale, riescono a rendere l'impostazione delle azioni di gioco realistiche e divertenti al contempo.

Se c'è un merito che possiamo riconoscere a World Cup è quello di aver messo quasi totalmente nelle mani (o nel joypad) del giocatore le redini della propria squadra. Accelerare il ritmo di gioco o addormentarlo con una "melina" d'altri tempi è ora una semplice scelta di chi è al comando dal momento che i mezzi per affrontare la partita secondo le proprie inclinazioni calcistiche, ci sono davvero tutti. Il processo di raffinamento e limatura di cui abbiamo parlato qualche riga più in alto coinvolge anche il sistema di controllo che adesso risulta essere ancora più reattivo rispetto al passato, concedendo la possibilità di costruire articolate, rapide ed esteticamente spettacolari. All'interno di questo sistema di gioco ormai collaudato è stato trovato anche lo spazio per concedere una possibilità al neofita di turno, grazie ad un sistema di controllo a due tasti che consente le manovre di base tramite gli stick, il passaggio e il tiro. Sarà poi il sistema a decidere se, per esempio, il semplice passaggio deve diventare un cross più o meno lungo o, alla bisogna, un tiro verso la porta avversaria. Da brividi, lo sappiamo, ma nell'ottica di mettere a proprio agio chi non mastica pane e calcio tutti i giorni, ha un suo senso.Le modalità di gioco hanno riservato alcune piacevoli novità, prima fra tutte la possibilità di giocare il proprio mondiale online, che vi vedrà appunto condurre la vostra squadra del cuore contro altri avversari umani, suddividendo la scaletta degli incontri come se partecipaste ad un vero campionato del mondo, trasferendo quindi non solo le positive sensazioni riscontrate in campo, ma anche quella palpabile tensione di vedere il risultato delle altre squadre del vostro girone per scoprire magari se si è riusciti a passare il turno o meno. Un plauso va poi dato anche alla modalità "scenario" che vi permetterà di rivivere specifiche situazioni avvenute in partite storiche. Abbiamo cominciato, per esempio, dallo sciagurato match di spareggio tra Irlanda e Francia, subito dopo aver subito il gol-scandalo dei galletti. Poco tempo a disposizione, giocatori stanchi e tensione alle stelle. Eliminare Domenech, non ha prezzo, credeteci. Portare a termine gli obbiettivi sbloccherà poi dei punteggi che, sommati, daranno accesso ad altri eventi speciali, come quelli legati alla scorsa edizione della coppa del mondo dove, siamo sicuri, potremo rivivere il finale "thriller" contro la corazzata tedesca o l'emozionante sequenza dei calci di rigore contro i francesi ed eliminare Domenech, credeteci, non ha prezzo (non è una ripetizione, fidatevi ;) ).

Proprio sul sistema di battuta dei calci di rigore, Electronic Arts ha apportato qualche modifica. Se in precedenza bastava solo mirare e tirare con il giusto alzo, adesso le cose si sono complica un pò. Una barra sottostante il vostro giocatore indicherà la potenza di tiro, dovrete premere il tasto del tiro una volta raggiunta l'area verde. Fatto questo dovrete dirigere il vostro tiro facendo attenzione a non esagerare con lo stick sinistro, pena spedire il pallone in orbita. Una simpatica aggiunta è stata quella di inserire anche la possibilità, sempre tramite la pressione del tasto del tiro, di rallentare la rincorsa del vostro calciatore per disorientare il portiere e spedirlo gambe all'aria con netto anticipo. Come già detto, però, questa nuova tecnica necessità di un minimo di apprendistato, ragion per cui è stata inserita nel menù un'area apposita dove allenarsi nella famosa "lotteria" dei tiri dal dischetto. Immutata invece la possibilità già introdotta in Fifa 10 di potersi allenare comodamente e senza lo stress della partita per sviluppare al meglio la propria tecnica di gioco e studiare schemi sui calci piazzati che potranno essere registrati a mò di "macro" per essere poi eseguiti nel corso delle vostro partite.

Ci ha invece sorpreso notare come uno degli elementi più criticati di Fifa 10 sia rimasto praticamente immutato anche in World Cup (da sempre ritenuto episodo "sperimentale"), ovvero quello legato alla fisica del pallone, che ha fatto storcere il naso a chi invece apprezza il peso più "ponderato" e tangibile riservato alla sfera di cuoio nel corrispettivo titolo Konami. Anche in World Cup si avverte in alcuni casi una sorta di "intangibilità" del pallone che tenderà a partire per la tangente anche senza sollecitazioni di particolare violenza. Un tratto caratteristico che forse porta la saga a qualche metro di distanza da una simulazione credibile a tutto tondo ma che, una volta prese le misure, riesce comunque a regalare più di una soddisfazione. Ovviamente il nostro consiglio è quello di cercare di impostare il gameplay sull'opzione "manuale", che impedisce al sistema di indirizzare automaticamente la sfera al giocatore ricevente, creando quell'effetto "filoguidato" che effettivamente stona con la dichiarata natura simulativa del gioco.

Tecnicamente World Cup galleggia sulla stessa linea su cui si assestano tutti gli altri elementi del gioco, ovvero su un sostanziale miglioramento della serie “regolare”, senza però calcare la mano. Maggior cura sulla corretta riproduzione delle fisionomie dei giocatori, qualche nuova texture per i campi di gioco e la solita cura nella riproduzione degli stadi. Solo questo e niente più ma quello che c'è è come sempre molto curato e di qualità superiore, sebbene non possiamo fare a meno di rilevare alcune imperfezioni sui volti dei giocatori forse meno famosi. Positiva, nel complesso, la telecronaca del duo Caressa-Bergomi che pur non proponendo chissà quali novità, dimostra di aver lavorato sul prodotto (al contrario di Euro 2008), proponendo nuovi e circostanziati dialoghi e più in generale una telecronaca qualitativamente validissima. Ovviamente la durata media di World Cup si regge unicamente sul solo torneo iridato e sebbene le modalità multiplayer e gli scenari contribuiscano a prolungare la durata media del prodotto, si avvertono i limiti di durata del prodotto. Niente di male, intendiamoci, se non fosse per il prezzo pieno a cui World Cup è venduto sugli scaffali, che non gli permette di guadagnarsi lo stesso voto che abbiamo assegnato al quasi gemello Fifa 10.
Mondiali FIFA Sudafrica 2010 - Immagine 4
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L'episodio dedicato alla coppa del mondo è un nuovo tassello nel viatico percorso da Electronic Arts nel viale dell'eccellenza calcistica. Nessuna rivoluzione quanto piuttosto qualche limatura, smussatura e perfezionamento dell'ottimo sistema di gioco introdotto in Fifa 10. Il limite più evidente e forse anche logico è nella longevità del prodotto che, escludendo il “piatto forte” rappresentato dalla riproduzione del campionato mondiale, lascia ben poco in mano al giocatore. Una tirata d'orecchie, invece a Electronic Arts che forse, proprio per quanto appena detto sulla longevità del gioco, avrebbe potuto adottare una politica di prezzi più aggressiva e “giusta”, anziché proporre World Cup a prezzo più che pieno.  
voto grafica9
voto sonoro9
voto gameplay9
voto durata8