Tiscali

Recensione Mirror's Edge

Run... as fast as you can!
Ferdinando Saggese Di Ferdinando Saggese(27 novembre 2008)
Freud ha detto: “il prezzo del progresso civile si paga con la riduzione della felicità”, e deve essere questa la massima che ricorre nelle menti di tutti gli abitanti della Città. L'immensa metropoli, figlia del capitalismo e della globalizzazione, ha infatti raggiunto il benessere rinunciando a piccole, quanto fondamentali, libertà individuali; sacrificio che l'ha resa civile, ma non per questo migliore. La pulizia e l'ordine della confezione non riescono infatti a contenere il marcio della sostanza, così come non riescono ad impedire al disagio, a quel rifiuto delle regole tipico della gioventù, di emergere e condensarsi sotto forma di Runner.
Mirror's Edge - Immagine 1
Mirror's Edge - Immagine 2
Mirror's Edge - Immagine 3
Un Runner è un individuo che non si è conformato al sistema, che anzi lo combatte in una maniera, tanto silenziosa, quanto devastante, vivendo in assoluta libertà. Faith è una Runner; come i suoi “colleghi” passa le giornate trasportando importanti messaggi per quelle corporazioni che, sfruttando le falle del sistema, ne minano il potere dall'interno. Kate è invece un poliziotto; perfettamente integrata nel sistema, lo difende dalle minacce di chi vorrebbe tornare alle ingiustizie del passato.

Kate e Faith sono sorelle e conducono esistenze diametralmente opposte, vivono serenamente su bordi opposti dello stesso stesso specchio; quello che ancora non sanno è che chiunque si affanni tanto sui bordi di uno specchio è destinato, prima o poi, ad esserne riflesso. Inizia così “Mirror's Edge, nuovo ed attesissimo titolo sviluppato dal team svedese DICE per Electronic Arts, produzione che si è imposta all'attenzione del panorama videoludico per le innovative idee che l'hanno ispirata.

Classificare “Mirror's Edge” in un preciso genere videoludico è molto difficile in quanto fonda elementi presi da action game, platform e sparatutto, in una nuova esperienza, che i DICE hanno chiamato “Full Body Experience”. Sostanzialmente la “Full Body Experience” consiste in una visuale in prima persona che ci permetterà di vedere ed usare il corpo di Faith come fosse il nostro, ma soprattutto di vivere la storia dagli occhi della protagonista, non assecondandone la volontà, ma facendola . I primi minuti di gioco li passeremo in un'area controllata, che i Runner usano per i loro allenamenti e che ospita il tutorial del gioco.

È qui che impareremo i movimenti di base, come correre, saltare e rotolare, che utilizzeremo per tutto il corso dell'avventura. Ogni Runner, infatti, deve portare a termine gli incarichi che gli vengono affidati con discrezione e per questo sceglie percorsi urbani poco battuti per gli spostamenti. Stiamo parlando di tetti, edifici abbandonati, strade e stazioni della metropolitana, che i Runner percorrono a folle velocità, superando gli ostacoli che presentano con acrobazie degne dei migliori Traucer, le guide del Parkour.

Le analogie con questa giovane disciplina non si fermano qui. La semplicità del sistema di controllo, ad esempio, sembra assecondare l'idea fondante del Parkour, che sia l'ambiente urbano a suggerire le mosse più semplici per superarlo. In “Mirror's Edge” non dovremo quindi sbloccare acrobazie o mosse di combattimento, che saranno tutte disponibili dall'inizio, ma osservare attentamente l'ambiente circostante per trovare il percorso, e quindi i movimenti necessari per raggiungere la nostra metà.

Il sistema usa solamente gli stick analogici, per controllare movimenti e visuale, ed i quattro tasti dorsali che, premuti contestualmente all'ambiente di gioco e con il giusto tempismo, ci permetteranno di realizzare mosse avanzate. In particolare; “L1” controllerà i salti, o comunque tutti i movimenti in altezza, “L2” le scivolate ed i rotolamenti, più in generale tutti i movimenti verso il basso, mentre “R1 ed “R2” ci permetteranno rispettivamente di voltarci molto rapidamente e di abbattere porte, vetrate o nemici. Il sistema di combattimento, infatti, segue la stessa filosofia di quello di controllo; le mosse saranno quindi contestuali all'ambiente circostante e dipenderanno dalla sequenza di dorsali sinistri che sceglieremo prima di colpire.

Completano il quadro comandi i tasti “Quadrato”, che modificherà la percezione temporale di Faith rallentandone i movimenti, il tasto “Triangolo”, che ci permetterà di disarmare gli avversari, ed il tasto “Cerchio” che suggerirà in ogni momento la direzione da seguire per raggiungere la meta di livello. L'approccio maturo con cui la trama di gioco, elaborata dalla scrittrice statunitense Rhianna Pratchett, figlia dell'inventore del “Mondo Disco” Terry Pratchett, affronta temi di attualità come la violenza e avrà ripercussioni sulla giocabilità. Potremo infatti utilizzare le armi sottratte agli avversari, così come potremo scegliere di non farlo, portando a termine l'avventura senza sparare un solo colpo.
Mirror's Edge - Immagine 4
Mirror's Edge - Immagine 5
Mirror's Edge - Immagine 6
Pistole e fucili avranno inoltre l'indubbio svantaggio di ostacolare i movimenti di Faith con il loro ingombro, e la scelta di non implementare le munizioni ci costringerà ad abbandonare quelle scariche e cercarne continuamente di nuove. Il design dei livelli è molto ricercato ed ogni ambientazione proporrà sempre due o tre percorsi alternativi. Non potremo comunque esplorare liberamente la Città (che il sistema caricherà a “compartimenti stagni”), acuendo una sensazione di linearità che stride con la filosofia con cui questo gioco è stato sviluppato.

Le numerose sequenza d'azione che in questi “compartimenti” avranno luogo, tuttavia, ci ripagheranno ampiamente di questa sgradevole sensazione in quanto, a nostro avviso, sintetizzano più di ogni altro aspetto del gioco la “Full Body Experience” pensata dai game designer di DICE. Avvertire la pressione di decine di nemici alle nostre spalle, sentire le pallottole volare a pochi centimetri dalla nostra testa, cercare disperatamente una via di fuga ed infine raggiungerla grazie ad acrobazie spettacolari, sono sensazioni talmente intense da farci dimenticare qualsiasi limitazione legata al design dei livelli od alla necessità di raccontare una storia, sono sensazioni talmente intense da farci sentire liberi.

È forse questa la più grande conquista di “Mirror's Edge”, che coinvolge, diverte e, per giunta, lo fa per il giusto tempo. Basteranno infatti otto ore di gioco rilassato per vedere i titoli di coda, e se questa durata costituirebbe un difetto per qualsiasi produzione “next-gen”, in “Mirror's Edge” convince il giocatore di aver vissuto una di quelle emozioni, brevi ma intense, che ricorderà a lungo. In DICE si è comunque pensato a modalità e goodies con cui estendere il rapporto con il gioco, ad esempio sfide a tempo e classifiche online, anche se queste opzioni non possiedono lo stesso impatto emotivo della modalità principale.

Avrete notato lo stile particolare che i grafici hanno adottato per disegnare la Città. Ogni ambientazione proporrà infatti un'architettura che potremo definire minimalista, costituita da strutture semplici e pulite, bianche od al massimo colorate con colori primari. Pochi di voi avranno quindi intuito qual'è il motore grafico su cui poggia questo “Mirror's Edge”, non il proprietario “Frostbite Engine”, ancora acerbo quando è iniziato lo sviluppo del gioco, ma il “brutto e cattivo” “Unreal Engine 3”, che in DICE hanno integrato con tecnologie all'avanguardia per quanto concerne l'illuminazione. La gestione delle fonti di luce è stata infatti affidata ad un sistema chiamato “Night Watch” che, oltre a proporre effetti ambientali legati alla visuale, come il lens flare, o la messa a fuoco dinamica delle strutture, sperimenta soluzioni in un campo, quello del riverbero della luce, ancora poco sfruttato dagli engine moderni.

Nel calcolo delle ombre, ad esempio, verranno considerati i colori delle superfici che le hanno generate, regalando alle stesse una tonalità ogni volta differente. Questi pregevoli accorgimenti ci hanno fatto chiudere un occhio sulla definizione, non sempre impeccabile, delle texture e sull'aliasing che caratterizza in modo particolare i modelli tridimensionali dei personaggi. Le sequenze con cui la storia è raccontata, adottando la forma di bidimensionali cartoni animati, non sono realizzate con il motore grafico del gioco e, pur apprezzando la volontà dei game designer di narrare la trama in maniera originale, potrebbero non piacere a tutti.

La colonna sonora mischia i rumori tipici di una grande metropoli, proposti nelle fasi di esplorazione, agli incalzanti ritmi di canzoni pop, rock e techno, che spingeranno Faith nelle sequenze d'azione. La scelta di riservare ad ogni area un paio di canzoni, per giunta diverse da quelle di qualsiasi altra, ed il sapiente modo con cui queste canzoni sottolineeranno quello che avviene a video, non ci faranno stufare dell'evocativa colonna sonora. Quello che non ci è piaciuto è invece il doppiaggio, ed in modo particolare la scelta di affidare la voce della protagonista ad Asia Argento, brava attrice, ma come tutti gli attori, in difficoltà quando si tratta di emozionare solamente con la voce.
Mirror's Edge - Immagine 7
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Ci è piaciuto parecchio questo "Mirror's Edge". Se ad un'affrettata analisi il gameplay potrebbe sembrare troppo semplice per interessare veramente, portando a termine l'avventura si comprende come questa semplicità permetta di vivere appieno l'emozionante corsa che gli sviluppatori hanno pensato per noi. Senza complicazioni legate alle dinamiche di gioco, si assapora completamente quella sensazione di libertà che è forse l'obbiettivo ultimo della "Full Body Experience" ideata dai ragazzi di DICE. L'adrenalina della corsa, l'urgenza di trovare una via di fuga ed il panico che ci coglie quando siamo in trappola (dannati ascensori), sono queste le sensazioni che proveremo correndo per i livelli e che rendono "Mirror's Edge" un esperienza unica nel suo genere. Piccoli difetti tecnici, ed alcuni passaggi particolarmente difficili, soprattutto se si sceglie la via della non violenza, non cambiano il nostro giudizio su di un'esperienza che consigliamo fortemente a tutti.
voto grafica8,5
voto sonoro8,5
voto gameplay9
voto durata7