Tiscali

Recensione Minecraft

Il sogno di Notch approda finalmente anche su console
Andrea Ranaldo Di Andrea Ranaldo(7 maggio 2012)
Minecraft è molto più di un videogioco. E' un fenomeno sociale, mediatico, che ha avuto il grande merito di portare alla ribalta un palcoscenico indipendente sempre più sbalorditivo. Il suo creatore, lo svedese Markus "Notch" Persson, è stato uno dei precursori di un modus operandi che va affermandosi di mese in mese, grazie alla conquista, prima della release ufficiale, di milioni di utenti. Numeri che fanno davvero paura: il titolo conta 28 milioni di giocatori, per un ricavo stimabile intorno agli 80 milioni di dollari. Tali utili sono stati distribuiti equamente a tutti gli sviluppatori di Mojang: se non è un episodio isolato poco ci manca. E' in questo clima di splendore che accogliamo l'attesissima conversione per Xbox Live Arcade: la magia accarezzata su PC sarà rimasta inalterata?

Verso l'infinito, e oltre!

Raramente ci si trova così spiazzati di fronte ai primi istanti di gioco. Con un rapido click viene creato un nuovo mondo, la cui generazione è assolutamente casuale e varierà ogni qual volta desideriate ricominciare la vostra Storia. Sì, perché in Minecraft la storia siete voi. Esiste un fantomatico scontro con un boss finale, ma l'esperienza non termina con i poetici titoli di coda. Lo scopo primario è soltanto uno: sopravvivere. E vi assicuriamo che, specie al livello di difficoltà più elevato, la missione è più probante di quanto si potrebbe immaginare. Il consiglio è di lasciare da parte la foga e il desiderio di iniziare la vostra avventura per dare la precedenza al corposo tutorial, che sebbene non particolarmente snello insegna le azioni basilari per vivere al meglio nel cubico mondo di Minecraft. Nel caso le vostre idee siano ancora confuse, non vergognatevi di affidarvi ai numerosissimi video esplicativi presenti su Youtube (anche in italiano): solo così potrete godervi appieno un titolo tanto particolare quanto “classico”. Minecraft ha infatti il grande pregio di farvi tornare bambini: in un clima di assoluta rilassatezza, dovuto anche a un'impeccabile colonna sonora, prolifererà in voi il desiderio di esplorare, di costruire, di realizzare nuovi strumenti. L'esempio di questo ritorno al passato si vive fin dai primi istanti, quando si è chiamati a forgiare un proprio rifugio per evitare gli assalti dei MOB, i cattivi di turno che durante la notte imperverseranno per la mappa. Il sentimento di sicurezza che si prova è paragonabile alla capanna sotto lo stendibiancheria che ci costruiva la mamma.
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Realizzato il proprio “nido”, inizia la fase in cui si raccattano le risorse. Ve ne sono di moltissimi tipi (legno, roccia, sabbia, ferro, e così via), ed ognuna permette la realizzazione di utensili sempre più resistenti. Il legno, ad esempio, è fondamentale per costruire la tavola di lavoro, che permette la creazione di strumenti più complessi (come lo analizzeremo in seguito), ma è anche estremamente fragile, ed è quindi sconsigliato affidarsi ad attrezzi così facilmente distruggibili. Ogni elemento ha infatti una sorta di “barra vitale” che una volta esaurita porterà alla sua inutilizzabilità. Ovviamente, per trovare i materiali più preziosi dovrete obbligatoriamente addentrarvi nelle numerose grotte sotterranee in cui pullulano le insidie più disparate: non solo mostri, ma anche lava che potrebbe sbucare dal nulla e compromettere la vostra spedizione. Per estrarre oro o diamanti avrete bisogno di attrezzi di pari livello o poco inferiori, con l'obbligo, quindi, di procedere per gradi: lo stesso ferro, materiale minimo indispensabile per ottenere una così ricca fornitura, è piuttosto ostico da trovare.

Allo stesso modo funzionano le armi e le armature, uniche vie di salvezza nel caso incappiate nei pericolosi MOB: ve ne sono di moltissimi tipi e di minaccia variabile. La maggior parte dei nemici si paleserà di fronte a voi esclusivamente nelle fasi notturne, ma vi sono anche personaggi come i Creeper che si apposteranno nei pressi del vostro rifugio per poi tendervi un agguato ed esplodere una volta elusa la distanza di sicurezza. Un attacco kamikaze che, oltre a provocare danni, distrugge tutti i cubi che vi stavano intorno. La rigenerazione della salute avviene tramite la fauna locale, con ad esempio le costolette rilasciate dai maiali, oppure grazie alla coltivazione di grano e alla raccolta di mele. Soprattutto il frutto sarà molto importante, perché la mela d'oro, ottenibile con la combinazione nel crafting, rigenera totalmente la vostra vita. E' fondamentale non essere uccisi perché l'eventuale morte provocherà la perdita di tutte le risorse che portavate con voi! Ecco perché le più preziose vanno gelosamente custodite nel baule del vostro rifugio.


Io ti ho creato e io ti distruggo

Entriamo ora nel dettaglio della seconda peculiarità del titolo: il “crafting”. Con tale termine si intende la costruzione di attrezzi e elementi che possono rendere la vostra esistenza più sicura e stimolante. Rispetto alla versione PC abbiamo una nuova interfaccia, molto più snella ma anche meno “creativa”. Su computer, infatti, avevamo a disposizione 3 file dotate di 3 slot ciascuna (9 in totale) in cui potevamo inserire liberamente gli elementi raccolti per realizzare, a seconda della posizione e del materiale scelto, un oggetto diverso. Con questa conversione il team di sviluppo ha voluto facilitare il compito del giocatore limitandosi ad elencare gli elementi necessari per costruire l'utensile desiderato. Una scelta che, sebbene possa far storcere il naso ai puristi, ha forse il merito di rendere più immediata l'esperienza.
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Se ad inizio gioco le vostre possibilità saranno limitate dalla mancanza di risorse, con il passare delle ore avrete in mano l'occasione di creare ambientazioni da sogno, come veri e propri villaggi, porte ad apertura automatica, trappole per MOB e persino linee di carrelli per poter partire alla volta di succulente miniere in assoluta nonchalance. Il vero limite diventa soltanto la vostra fantasia, e siamo sicuri che troverete soluzioni estremamente originali di cui andare fieri.

Eravamo quattro amici al bar

L'introduzione più gradita è sicuramente la possibilità di giocare in split-screen fino a 4 giocatori, per un totale di 8 qualora si disponga di un abbonamento a Xbox Live. Il gioco, che in solitario ricorda tremendamente “Cast Away”, assume i contorni di uno straordinario strumento di condivisione. Lavorare in squadra è a dir poco appagante, ed è prevista anche la possibilità del Player versus Player, aprendo scenari di possibili guerre tra clan a base di costruzioni regali e, perché no, anche qualche sana mazzata. La solidità dei server di Microsoft garantisce partite prive di lag, connessioni permettendo.


Ma tu che versione sei?

Eccoci arrivati alla “nota dolente”: purtroppo la versione con cui Minecraft approderà sul Live Arcade è la beta 1.6.6, ben lontana dalla magnificenza raggiunta dall'ultima versione PC. Tuttavia non bisogna disperare: il team di sviluppo ha infatti garantito che il gioco verrà aggiornato costantemente per poi essere messo in pari con la controparte per computer. Al momento mancano, quindi, la modalità creativa (che permette di volare sulla mappa per spostarsi con la massima velocità), mods, skin per il protagonista e i villaggi dotati di personaggi non giocanti. Sono invece presenti fin dal day one i fantomatici Seeds (o Semi): grazie ad essi, inserendo un codice nel menu iniziale, potrete approdare in mondi creati da altri utenti e modificarli a vostro piacimento. Sono state inoltre promesse funzionalità Kinect, anche se al momento ignoriamo come la periferica possa essere sfruttata in modo proficuo. L'ultimo neo riguarda gli achievements: più che il numero esiguo, dispiace per la facilità con cui è possibile ottenerli. Si tratta, comunque, di un piccolo limite che non intacca la qualità incredibile del prodotto.
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9
Giudicare Minecraft con un freddo valore numerico è davvero complicato. Siamo di fronte, più che a un gioco, a una vera e propria esperienza, che sebbene sia in grado di rapire moltissime persone, allo stesso tempo non è adatta a tutti. La raccomandazione è dunque quella di provare il titolo in prima persona, perché un prodotto di tale portata non ammette mezze misure: o lo si ama, o lo si odia. Noi abbiamo optato per la prima ipotesi!
voto grafica8
voto sonoro8,5
voto gameplay9,5
voto durata10