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Recensione Midnight Club 3: DUB Edition

Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(27 aprile 2005)
Basta prendere come esempio la sgommata a 360° gradi: in Midnight Club 3 basta tener premuto il freno a mano e l'acceleratore ed ecco che l'auto, qualunque trazione presenti, si mette a girare su sé stessa come se fosse impalata ad un perno particolare. Molto spettacolare certo, ma riconoscibile come alquanto irrealistico per chiunque sappia come funziona un'automobile. Torniamo a ribadire che in quanto a divertimento il gioco non è niente male; anche l'aggiunta di una sorta di mosse speciali (anche se alcune erano già presenti nei precedenti capitoli della serie) aiuta nel rendere varia e “particolare” ogni gara. Le mosse speciali sono tre, ed ognuna di queste concerne un particolare modello di auto: la mossa AGRO (disponibile sulle berline di lusso e sulle jeep) consente di “trebbiare” tutti i veicoli che vi si pareranno innanzi, facendo si che urtandoli non costituiscano il minimo ostacolo e vengano scalciati via dalla vostro incedere; ROAR ( per i chopper e le muscle-car) invece spazzerà via qualsiasi veicolo nel raggio di qualche centinaio di metri, sgombrandovi la strada ancora prima che sopraggiungiate; infine ZONE (utilizzabile dalle moto sportive e dalle auto esotiche) vi permetterà di procedere al rallentatore per un certo lasso di tempo, in maniera tale da perfezionare la vostra guida ed evitare le collisioni.

Midnight Club 3: DUB Edition - Immagine 6
Eccoci nel vivo di una sfida a due ruote
Midnight Club 3: DUB Edition - Immagine 7
Gli americani hanno uno strano concetto di “stile”

Per quanto riguarda invece la tipologia di gare affrontabili, anche qui ci troviamo di fronte alla solita varietà: dal fare a sportellate tra un check-point e l'altro all'effettuare il miglior tempo in percorsi chiusi al traffico. Si sente però la mancanza di una categoria particolare: le gare di accelerazione, presenti al contrario in NFSU2. Nel titolo EA non rappresentavano il cuore del gioco, ma tutto sommato una diversificazione più che concreta ed attraente, in particolar modo per questo genere di titoli, in cui certe varianti sono sempre ben accette e stimolanti. La nota più dolente di questo Midnight Club 3: Dub Edition è però rappresentata dall'aspetto grafico. E' vero che il titolo presenta un traffico più consistente e comprende anche la presenza dei pedoni (con i quali però non è prevista alcun tipo di interazione). Ma la grafica, per quanto spettacolare e luminescente, sembra meno definita e l'effetto ad esempio dell'asfalto non convince del tutto. Così anche i modelli delle auto, molto appariscenti, se analizzati attentamente da vicino perdono di definizione e sorge qualche pecca riguardante la cura ai dettagli. Anche i danni (più che altro graffi e qualche ammaccatura) sono sì presenti ma non lasciano certo a bocca aperta. Ma, al di fuori della spettacolarità “in folle”, è quando si schiaccia il pedale sull'acceleratore che la grafica presenta i suoi limiti più evidenti: il senso di velocità viene determinato più da un effetto “sfocato” della grafica che da un consistente numero di frame, dove il fondo del tachimetro segna un massimo di 30 fps. La fluidità viene ulteriormente compromessa nei momenti di maggiore traffico: qui il rallentamento si fa più consistente e qualche scatto fa capolino. Nulla che possa nuocere particolarmente alla giocabilità, però certo il colpo d'occhio ne risente. Anche per quanto riguarda il sonoro, il rombo delle auto in NFSU2 è più “vivo” e “corposo”; qui ogni modello è ben differenziato dagli altri, ma non raggiunge lo stesso livello emotivo, pur mantenendo uno standard tutto sommato più che buono. Ottima la colonna sonora che presenta un nutrito numero di brani, ben variegato per quanto riguarda i generi (si va da Marilyn Manson a Sean Paul, dai Kasabian a Beenie Man, dai Queens Of the Stone Age agli Ash) anche se ovviamente tende a dominare il classico stile suburban-americano fatto di gangsta-rap, hip-hop, R'n'B etc. molto caratteristico nel restituire la giusta immedesimazione e a calarsi nell'ambiente underground...pardon, DUB.

Natale con i tuoi, pasqua con chi vuoi?
Alla fine dei conti, o meglio, dei confronti, come ne esce Midnight Club 3? E' un titolo che presenta sicuramente più spettacolarità, forse anche personalità. Espande ancora di più i dettagli, aumenta le caratteristiche che consentono di modificare l'auto, ed offre più varietà nella disponibilità di mezzi a disposizione. E' un titolo che fa dell'immediatezza e semplicità dei comandi una virtù, puntando quanto più possibile al divertimento di natura spiccia (va menzionata la possibilità di sfidarsi on-line, con diverse modalità di gara). Di contro ne risente la profondità dei controlli (anche se non si è mai dimostrata una caratteristica particolarmente rilevante in questo genere di titoli) e la sensazione che troppe componenti, di gara in gara, siano lasciate al caso rispetto alla bravura e all'affinamento delle capacità del giocatore. Le pecche del comparto grafico sono poco accettabili, considerati gli standard che la piattaforma ha raggiunto negli ultimi tempi e il tempo che è intercorso tra l'uscita di NFSU2 e questo MC3.

Proprio quest'ultima particolarità potrebbe farsi alquanto pesante nelle considerazioni antecedenti l'acquisto da parte dei potenziali acquirenti: da un lato gli appassionati del genere non si faranno grossi problemi nell'aggiungere alla loro collezione questo titolo. Ma ci potrebbe essere chi si trova a dover scegliere tra i due giochi che si contendono il gradino più alto del podio, o chi, vuoi perché la luminosa primavera si sta facendo avanti, vuoi perché di panorami “underground” ne ha piene le tasche, potrebbe quindi risentire del fattore dejà-vue.

Midnight Club 3: DUB Edition - Immagine 9
Una gara “mista” non sarà un evento raro in MC3
Midnight Club 3: DUB Edition - Immagine 10
Ma davvero c'è bisogno di modificare una già splendida SLR?
12
7,5
Dopo tanto attendere, a cosa ci troviamo di fronte? Al fratello gemello di NFSU2! Sono davvero tante le caratteristiche che accomunano i due titoli, a tal punto che si fa prima ad elencarne le differenze. Una su tutte la giocabilità, più votata all'immediatezza e al divertimento istantaneo rispetto alla proposta di Electronic Arts. Per questo motivo Midnight Club 3: Dub Edition sembra maggiormente accostarsi ad un altro prodotto facente parte della concorrenza: Burnout 3. Ma è subito pronto a discostarsi da questo in quanto agli standard qualitativi concernenti la grafica, visivamente eccelsa nel titolo sfascia-carrozze dell' EA, peccaminosa per la fluidità in questo MC3. L'ultima fatica Rockstar, assumendo più una configurazione da “via di mezzo” rende praticamente impossibile stablire un vero vincitore. Ad uscirne vincenti saranno sicuramente gli appassionati di tuning estremo che non si saranno lasciati sfuggire nessuna delle offerte messe a loro disposizione per sfogare le loro manie di personalizzazione delle auto. Per tutti gli altri un titolo tra i due potrebbe essere già abbastanza, e il lasso di tempo intercorso tra l'uscita di questi due videogiochi potrebbe rivelarsi un peso determinante sulla bilancia dei risultati di vendita.
voto grafica7
voto sonoro8
voto gameplay8
voto durata8,5
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