A seconda della canzone si potrà decidere se seguire le movenze di Michael o dei ballerini di supporto.
Il rilevamento dei nostri gesti è nel complesso sufficiente, anche se in alcuni casi si ha l'impressione che la cpu interpreti come preciso qualche nostro movimento oggettivamente fuori tempo, o che viceversa non tenga conto di una mossa presumibilmente corretta. Seppur piuttosto immediato e quindi all'apparenza facile, The Experience farà sudare le proverbiali sette camicie al giocatore desideroso di raggiungere i punteggi più elevati, rappresentati in questa occasione da delle stelle.
Proprio queste stelle potranno essere utilizzate per sbloccare i video esplicativi sulle coreografie; curioso quindi che per una volta la modalità tutorial non sia subito accessibile ma sia in fin dei conti l'unico extra presente nel titolo. Il gioco appare un po' troppo “leggero” come contenuti offerti, si sente difatti la mancanza di una carriera che avrebbe potuto giovare alla longevità del singolo giocatore, e The Experience si aggrappa principalmente alla possibilità di giocare, o meglio di ballare, in compagnia per un totale di quattro giocatori.
Naturalmente in multiplayer il tutto si rivela più divertente, non solo per l'esperienza ludica in sé, ma per tutto il contorno ilare che è in grado di scatenare. Tornando ai brani presenti, essi sono ventisei in tutto, una cifra non elevatissima ma comunque rispettabile; essi spaziano come arco temporale da Don't Stop Til You Get Enough del 1979 (tratta dall'album Off the Wall) fino a Ghosts del 1997 (album Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix). In mezzo a queste canzoni, che è meglio specificare non sono cover come invece spesso accade in altri titoli simili, abbiamo naturalmente il meglio della carriera artistica Jacksoniana, con Beat It, Bad, Black or White, Thriller, Smooth Criminal e tante altre.
Per i fan più irriducibili nell'edizione speciale del gioco troverà posto anche un ventisettesimo ed esclusivo brano, Another Part of Me; inutile sperare in un dlc in tal senso perché il titolo al contrario di Just Dance 2 non contempla nessuna opzione per l'online. Seppure sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più corposo in termini di contenuti, Michael Jackson: The Experience è un titolo che farà sicuramente la felicità dei fan del mai troppo compianto Michael, e di chi in generale è alla ricerca di un titolo frizzantino con il quale animare le proprie feste con gli amici, non propriamente dediti ai videogiochi più classici.
6,5
Sulla falsariga dei due Just Dance, Michael Jackson: The Experience è un rhythm game piuttosto immediato e semplice che riesce a coinvolgere e divertire soprattutto in multiplayer. Sarebbe stato sicuramente lecito aspettarsi qualcosa di più corposo e profondo in termini di contenuti, ma i fan di Michael saranno sicuramente felici di poter ballare su ventisei dei maggiori successi del Re del Pop.



