Il gioco presenta inoltre un'ottima sezione multiplayer, che consente sfide in split screen fino a quattro giocatori. Molte delle geniali trovate già apprezzate nell'esperienza in singolo, come quella dell'introduzione dei mezzi, delle postazioni fisse o dei robot guidabili, unita ad una più che soddisfacente realizzazione delle arene aiuterà e far lievitare notevolmente una longevità già di per se molto elevata.
Dal punto di vista tecnico siamo di fronte ad un ottimo titolo. Sullo schermo è il trionfo dei poligoni, che scorrono copiosi. I personaggi, dal protagonista ai suoi compagni, sono stati creati in maniera buffa, divertente e al tempo stesso ineccepibile per ricchezza di particolari e animazioni. Anche le locazioni, i fondali e le arene si affiancano bene all'ottima realizzazione dei personaggi, sfoggiando anch'essi una cosmesi di primo piano. Ovunque è uno spettacolo di luci e colori con illuminazione dinamica ed effetti particellari di ottimo valore. Ma il fattore che sbalordisce davvero è la fluidità, che rimane saldamente inchiodata sui 60 frames al secondo. Certo non c'è rosa senza spine, e anche in questo comparto grafico di qualità molto elevata, si riscontra la presenza di alcune locazioni non propriamente ricche di particolari come le altre, o una gestione dei fluidi da rivedere, ma soprattutto la scelta delle texture non sempre è azzeccata. Possiamo inoltre affermare che alcuni passaggi, specie durante le sparatorie contro molti nemici su schermo, risultano un poco confusi e dalla difficile decifrazione. Ma il risultato finale è comunque nettamente al di sopra la media. Anche il sonoro è ottimo: deliziose le musiche, ma bellissimi gli effetti sonori e il parlato, perfettamente localizzato in italiano. Da applausi tutti i dialoghi.
Il gioco è una sapiente amalgama che oltre a poter vantare un comparto tecnico di primissimo piano, con un gameplay vario e profondo capace di presentare anche due ingredienti fondamentali che vanno ad impreziosire l'esperienza di gioco: simpatia ed ironia. Queste due qualità traspaiono chiaramente sia dalle fattezze dei personaggi-bot che dai dialoghi, perfettamente tradotti in lingua italiana, incentrati sulla comicità fresca e mai banale dei vari personaggi. Paradossalmente l'ironia e la comicità sono molto più presenti nell'ambiente circostante e nei personaggi secondari che non nel protagonista Glitch, che fa simpatia più che risultare simpatico.
12
8
La Swingin Ape fa il suo ingresso nel mondo videoludico in modo trionfale. La scena è tutta per lei e a noi non rimane altro da fare se non applaudire: con la sua opera prima, Metal Arms, il livello qualitativo raggiunto è altissimo, roba da software house di notevole prestigio. E invece no. Stavolta il novellino di turno sforna il titolone che non ti aspetti, il giocone che ti ricorda che le sorprese sono subito girato l'angolo, basta saperle scovare. Lasciatevelo dire, questo Metal Arms è davvero una bella sorpresa. Da avere.



