Tiscali

Recensione Merlin

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (7 maggio 2001)
LA MAGIA LA FA DA PADRONA
Ci mancherebbe altro che Mago Merlino combattesse il nemico con spade, railgun, RPG, plasma gun o diavolerie simili: come ogni stregone che si rispetti, il nostro canuto e barbuto eroe di mille avventure sa difendersi e attaccare con i suoi poteri magici. Lungo il corso dei livelli, il giocatore può raccogliere le doverse Sfere della Magia, divise in tre colori: rosso, verde e blu. Il mana di Merlino è computato in tre livelli per ogni colore: il primo consiste in uno Scudo Magico, il secondo per attacchi potenti, il terzo per evocare i superpoteri della sfera. Il giocatore, però, non può personalizzare la gestione di queste sfere: zampettando qua e là raccoglierà le sfere colorate e il potere loro assegnato verrà irreversibilmente attivato. Sarebbe stato più interessante, quindi, permettere al giocatore di gestire un piccolo inventario o semplicemente l'uso delle varie magie: senza snaturare l'impostazione tipicamente platform del gioco, caratteristiche di questo tipo avrebbero contribuito a fornire a Merlin un minimo di profondità in più
Merlin - Immagine 2
Più che il mantello di un mago sembra la marsina di Paperon dè Paperoni!
CHE CI SALVI ALMENO LA GRAFICA
Un punto a favore di Merlin è la grafica: carina e ben curata, anche se non raggiunge livelli stratosferici. Nonostante le piccole dimensioni dello schermo, il protagonista è ben caratterizzato, e anche i vari scheletri, gnomi, monoliti, scarabei, tornado, spiritelli del mare che si incontrano di livello in livello sono creati in modo accurato. I Guardiani finali sono affetti da gigantismo e alcuni di loro occupano buona parte del video: per sconfiggerli basterà insistere un po' di più sul pulsante di attacco, senza affidarci a particolari strategie (ah, i bei vecchi tempi di Zelda DX: Links Awakening..)
FACILE, FALCONI!
Tornando un attimo sull'argomento facilità del gioco, visto che all'inizio dell'avventura il giocatore ha la possibilità di scegliere tra la modalità Normale e quella Difficile: l'unica differenza che c'è tra le due opzioni è data dalla frequenza dei punti di salvataggio, maggiore nel primo caso, solo alla fine del livello nel secondo; non cambia, invece, il numero di avversari né la presenza di bonus lungo la via. Il salvataggio è amministrato tramite password, ma i codici sono brevi e semplici da inserire (bonus per chi ha avuto il buon cuore di leggere questa recensione fino a qui: vi lascio qualche codice, rigorosamente in ordine sparso, per risolvere in modalità Facile il gioco - HRCBF, NCVBCH, DRBGSB, CLTSBC). Inoltre, la totale linearità dei livelli, impedisce a chiunque di perdere la strada e non sapere dove sbattere la testa
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