Quei mostriciattoli azzurri sono ostacoli mobili che “sbocconcelleranno” la nostra bolla di mercurio
Si è parlato di ostacoli ed item: alcuni saranno piuttosto classici, come pavimenti che scompaiono al passaggio, cesoie in grado di dividere la nostra bolla, bombe animate che la inseguiranno, mazze oscillanti che cercheranno di scaraventarla fuori dal tracciato e così via. Altri saranno decisamente meno comuni e più accattivanti, e da essi trasuda la genialità degli sviluppatori: particolarmente interessante, ad esempio, la possibilità di “colorare” la/e bolla/e tramite appositi fasci luminosi in modo da poter attivare interruttori altrimenti bloccati, e poi di ricombinare tra loro bolle di diversi colori secondo lo schema della proprietà additiva delle luci (non è necessario studiare ottica per ricordarsela: lo schema di ricombinazione sarà sempre visibile nello schermo in alto a destra).
Questo inserisce nel gioco non pochi elementi di puzzle, come il dover gestire necessariamente più bolle di colore diverso alla volta, e contemporaneamente permette di studiare strategie di gioco differenti all'interno dello stesso livello.
Graficamente, MMR si avvale di un ottimo motore in Cell-Shading, con ambienti ed elementi tutti pregevolmente dettagliati ed un buon numero di effetti di luce ed ombra sempre attivi in tempo reale. I fondali su cui il tracciato è costruito sono fissi e bidimensionali, ma anch'essi riescono a farsi apprezzare per la cura nei dettagli e nelle coloriture. Ma naturalmente quella che fa gridare al miracolo per perfezione di realizzazione è la nostra amica bolla di mercurio, che si muove sul tracciato in maniera estremamente realistica, si adagia sui muri con una morbidezza ineguagliabile, si deforma contro gli ostacoli e si divide con una plasticità incantevole.
Il segno rosso nell'indicatore del mercurio a sinistra indica la quantità minima necessaria per attivare gli interruttori in questo livello
Qui vediamo una passaggio rosso (attraversabile solo dal mercurio di quel colore) e un raggio colorante verde, pronto per il passaggio verde più in alto
I problemi vengono andando un po' avanti (diciamo dal terzo laboratorio in poi), quando la difficoltà comincerà a farsi decisamente più aggressiva: alcuni livelli divengono infatti semplici da “comprendere sulla carta”, forti dell'esperienza passata, ma metterli in pratica sarà un altro paio di maniche, e quando si cominciano a saltare obiettivi, semplicemente perché si è stufi di fallire continuamente nel tentativo di conseguirli e si va oltre, viene meno anche un bel po' del divertimento, specie quando si sono sbloccati tutti i party-game e l'unico scopo è andare avanti nei livelli. Inoltre, una volta terminato il gioco al 100% (il ché non sarà comunque tanto presto) solo i party-game potranno darvi qualche stimolo a continuare a giocarlo, mentre difficilmente lo inizierete da capo: le possibilità che finisca quindi riposto nello scaffale sono a quel punto elevate.
A prescindere ad queste considerazioni negative, MMR dimostra di essere non una semplice conversione ben realizzata, ma in generale un gioco divertente ed adatto a tutte le fasce d'età: consigliato a tutti, specialmente agli appassionati di puzzle.
I martelli oscillanti potranno causare non pochi problemi se non si riesce a trovare la giusta scelta di tempo
7,5
Mercury Meltdown Remix è un gioco divertente, una conversione riuscita, la dimostrazione che ormai non è più possibile fare distinzioni tra giochi per il mercato casalingo e giochi per consolle portatili. La realizzazione tecnica semplicistica solo in apparenza ma in realtà ricca di particolari di alto livello, lo studio dei livelli con una difficoltà crescente molto ben calibrata, ed infine il gran numero di party-game implementati lo rende un vero must per tutti gli amanti di puzzle game che non disdegnano una fetta di azione millimetrica nei loro ragionamenti. Da provare senza riserve.



