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Recensione Mega Man 10

Un tuffo nel passato per la nuova avventura di Mega Man.
Paolo Mulas Di Paolo Mulas(10 giugno 2010)
Con Mega Man 9 alla Capcom hanno dato vita ad una operazione decisamente interessante; appurato ormai che la serie principale del “blue bomber” avrebbe faticato alquanto ad emergere nel tradizionale mercato videoludico, si è deciso di realizzare (esclusivamente per il digital delivery),  un titolo nuovo nei contenuti, ma decisamente retrò per quel che riguardava grafica e meccaniche.

La scommessa della casa di Osaka ha pagato in termini di vendite e recensioni, tanto da convincerla a realizzare un nuovo seguito; Mega Man 10. Così come il precedente capitolo, anche in questo ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio tuffo nel passato, e se non fosse per il Wii Remote saldamente impugnato tra le mani, si avrebbe la netta sensazione di essere alla fine degli anni '80 giocando con il Nes. Il virus della roboenza si sta diffondendo in tutto il pianeta, ed i robot da fedeli e servizievoli alleati degli umani stanno rapidamente diventando ostili. Il dottor Wily è riuscito a creare un macchinario in grado di sintetizzare l'antidoto, ma sfortunatamente dei malvagi robot sono riusciti ad impossessarsene ed a smontarlo.  Spetterà a Mega Man, accompagnato dal “fratello” Proto Man, prodigarsi ancora una volta per la salvezza del mondo.
Mega Man 10 - Immagine 1
Lo stile grafico è volutamente retrò.
Mega Man 10 - Immagine 2
Quella piattaforme di ghiaccio potrebbero non reggere un altro salto.
Mega Man 10 - Immagine 3
Ogni passo nel gioco va ben ponderato, ci sono insidie dappertutto.
La possibilità di utilizzare fin da subito due differenti personaggi è la prima novità rispetto al predecessore: Mega Man potrà potenziarsi avvalendosi delle armi dei boss sconfitti, sfruttare le abilità del suo cane robot, ed è decisamente più resistente rispetto a Proto Man, che dal canto suo invece potrà vantare degli attacchi caricati, ed uno scudo con cui respingere proiettili di varia natura.  Conoscere e sfruttare al meglio le diverse abilità dei due eroi, è certamente una delle chiavi per la sopravivenza in Mega Man, che come da tradizione della serie anche in questo occasione ritorna con un livello di difficoltà decisamente tarato verso l'alto. In questo fortunato incrocio tra azione e platform 2D, ogni singola mossa del giocatore dovrà essere attentamente ponderata, ed in taluni casi si sarà quasi costretti a memorizzare intere porzioni di livello per avere maggiori possibilità di successo.

Tra salti millimetrici, orde di nemici, ed ostacoli in ogni dove, bisognerà mettere in conto una buona dose di vite perdute. Alcuni di questi passaggi potranno anche generare un po' di frustrazione nel giocatore medio (abituato magari a curve di difficoltà maggiormente bilanciate), ma d'altronde si tratta di uno degli elementi da sempre distintivi della serie, che ha temprato (ed anche mortificato) generazioni di giocatori. A dir la tutta in questo decimo episodio si potrà settare il gioco anche sul “facile”, rendendo la sfida decisamente meno improba. Una scelta, che dal punto di vista degli appassionati più radicali sa quasi di tradimento, ma che in fin dei conti si rivela certamente condivisibile per rendere l'esperienza di gioco appetibile per un maggior numero di giocatori.
Mega Man 10 - Immagine 4
Ogni tanto qualche aiuto è gradito.
Mega Man 10 - Immagine 5
Mega Man potrà poi potenziarsi una volta sconfitto il boss.
Mega Man 10 - Immagine 6
La sfida contro Strike Man si svolge in uno stadio.
Se nel 2010 molte delle attenzioni dei giocatori e dei sviluppatori sono rivolti verso una grafica ad alta definizione ed il realismo a volte esasperato, è bello invece poter apprezzare nuovamente a distanza di anni l'intramontabile design 8 bit. Grossi pixel, effetti elementari, ed animazioni limitate, ma che in molti casi ha molto più stile e denota una maggior cura di tanti prodotti “moderni”. Il fascino retrò di questa ultima fatica Capcom, si manifesta anche nella buona varietà dei livelli (tutti a tema con le caratteristiche del boss finale) e nella grande attenzione per i piccoli dettagli. Il sonoro risulta un po' più altalenante, ma accanto ad alcuni brani un po' anonimi ve ne sono di altri davvero ipnotici. Seguendo la strada tracciata dal suo predecessore, Mega Man 10 risulta un titolo decisamente sui generis, che di certo farà la felicità di tutti gli appassionati della longeva serie Capcom, e più in generale di chi è alla ricerca di un gioco ostico, coinvolgente e decisamente “vecchia scuola”.

8
Non potrà certo avere lo stesso impatto di Mega Man 9, ma questo capitolo segue fedelmente la strada tracciata dal suo predecessore, mescolando brillantemente un titolo inedito con un comparto grafico e delle meccaniche che si rifanno ai primi episodi della serie. Una miscela esplosiva che di certo farà la felicità di tutti gli appassionati del “blue bomber” di Capcom, e più in generale di chi è alla ricerca di un gioco ostico, coinvolgente e decisamente “vecchia scuola”.
voto grafica8
voto sonoro7
voto gameplay8
voto durata7