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Recensione Medal of Honor: Heroes 2

La guerra si vince a colpi di Nunchuk!
Marco Modugno Di Marco Modugno(27 febbraio 2008)
Ogni volta che un nuovo capitolo del fortunato ma ormai pletorico franchise Medal of Honor si affaccia sugli scaffali del nostro negozio di fiducia, la domanda ci sorge spontanea: c'era proprio bisogno di un ennesimo sparatutto scriptato sulla Seconda Guerra Mondiale?
Visto che, però, stavolta, si va a recensire un titolo dedicato alla console più venduta e chiacchierata del momento, l'innovativa Wii di Nintendo, il beneficio del dubbio è più che d'obbligo. E le sorprese in agguato.
Per dovere di cronaca occorre dire che non è la prima volta che l'EA rilascia un titolo targato MOH per la grigia piattaforma nipponica. Un anno fa o giù di lì ci trovammo per le mani un certo MOH: Vanguard, bollato fin dalle prime battute con il marchio indelebile di gioco mediocre e sommariamente implementato, condannandolo al veloce dimenticatoio.
Stavolta, però, è diverso. Heroes 2, infatti, brilla come un diamante grezzo nelle mani dell'appassionato di FPS bellici come in quelle di chi avesse deciso, dopo la delusione del predecessore, di concedere comunque una prova d'appello ad EA, non foss'altro per onore al blasone.
 
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 1
Tra un attimo, Fritz, anche la tua crocina diventerà rossa...
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 2
Il RELOAD lampeggia a schermo, nella miglior tradizione di Time Crisis
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 3
Questa spiaggia credo di averla già vista...
Pur minato da una trama che non fa certo gridare all'innovazione, trascinandosi da una situazione già vista all'altra attraverso una serie di missioni impossibili, nei panni verde oliva del tenente Berg, nel tentativo di scongiurare il lancio dei temuti razzi V2, il gioco mostra una dose di carattere non comune, conquistandosi a colpi di Wiimote e Nunchuk il suo spazio di rispetto nella nostra affollata collezione.
Se è vero, infatti, che di bunker sotterranei, villaggi centroeuropei, chiese gotiche e spiagge gremite di cavalli di Frisia ne avevamo visitati e conquistati a dozzine, è la prima volta che siamo chiamati a farlo in modo così interattivo.
Il segreto del Wii sta proprio qui, ossia in un approccio assolutamente originale nei confronti di argomenti e situazioni apparentemente decotti, grazie principalmente all'originale sistema di controllo adottato che ha spalancato la frontiera dell'intrattenimento digitale a migliaia di nuovi utenti insospettabili. Scordatevi dunque, questa volta, di vincere la Seconda Guerra Mondiale sprofondati nel vostro divano, muovendo solo le dita abbarbicate al vostro gamepad iperteconologico.
Una volta impugnati Wiimote e Nunchuk, scoprirete, complici una serie di intuitive icone che appariranno di volta in volta sullo schermo, come adoperare le armi e gli altri strumenti in dotazione al nostro impavido soldato, cimentandovi in pantomime che faranno scompisciare dalle risate chi dovesse assistere ad una vostra partita, almeno fino al momento in cui vi chiederà di provare anche lui.
 
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 4
Abbiamo visto ombre fatte meglio, per la verità
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 5
Sparare una cannonata a quella distanza? Varrà la pena?
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 6
L'MG in postazione fissa ha sempre il suo perché
Qualche esempio? Per usare il bazooka, dovrete appoggiare sulla spalla il Wiimote, simulando appunto la spalleggiabilità del micidiale lanciarazzi controcarro. Dovrete invece ruotare il timer delle cariche da demolizione con il Nunchuck, e poi simulare l'estrazione dello spinotto di sicura con il Wiimote. Oppure cercare la stazione radio alleata su un antico apparecchio a valvole ruotando il Wiimote finché il piccolo altoparlante del controller vi restituirà la voce del vostro contatto, gracchiante come quella di una radio d'epoca. Il gioco prevede anche la possibilità di utilizzare il Nintendo Zapper dedicato, di prossima uscita. Nell'attesa, comunque, non rischierete d'annoiarvi.
Peccato che altri aspetti del gioco, prima fra tutte l'IA a dir poco demenziale di amici e nemici, mostrino qualche pecca in più di quelle che normalmente si è disposti a perdonare. Se le orde di nazisti, pronte a spuntare letteralmente dal nulla di fronte alla canna del vostro fucile per poi dissolversi prima ancora di aver toccato terra cadaveri, si ostinano per tutto il gioco ad eseguire lo script prefissato, a costo d'infilarsi ad ogni piè sospinto nel vostro campo di tiro, anche i gregari che indossano la vostra stessa uniforme ne faranno delle belle, ignorando nemici a due metri da loro oppure dimenticandosi di effettuare fuoco di copertura a vostro favore quando vi spostate.

Questo limite, oltre alla presenza della barra della vita e alla possibilità di ripristinarla semplicemente sparando ai pacchetti di medicazione fa sì che non si avverta, per tutta la durata del gioco, il minimo anelito di realismo. Una connotazione prettamente Arcade, peraltro, pare addirittura voluta dagli sviluppatori che, non a caso, hanno previsto una modalità di gioco simile in cui, un po' come nel classico Time Crisis, la CPU provvederà ai nostri spostamenti, restando nelle nostre mani solo il compito di abbattere qualsiasi nemico rimasto sullo schermo, con tanto di scritta gigante RELOAD che appare di tanto in tanto.

Anche il comparto tecnico non è stato pensato per stupire, esibendo anzi una grafica un po' troppo colorata e poco dettagliata, minata da non pochi fenomeni di clipping e compenetrazioni di oggetti e lontana qualche lega nautica dai titoli next-gen di recente uscita. Lo stesso vale per la colonna sonora, consueta raccolta di temi musicali dal tono epico, chiacchiere scriptate, spari ed esplosioni.
Dove invece il titolo compie un salto triplo carpiato, meritandosi un voto che, da solo, è in grado di modificare in modo cospicuo il giudizio finale, è nel comparto multiplayer, capace di coinvolgere ben 32 giocatori in partite via Internet fluide e velocissime. Questa caratteristica non solo aumenta e di parecchio la longevità complessiva di un titolo la cui campagna si completa senza fatica in non più di sei ore, ma lo rende accattivante e coinvolgente come, finora, nessun FPS per la Wii era riuscito ad essere, Metroid Prime incluso. Per questo motivo, anche se ancora non del tutto soddisfatti del risultato finale, per colpa dell'IA e di qualche pecca grafica di troppo, non resistiamo alla tentazione di acclamare MOH: H2 miglior sparatutto per Wii. Né a quella di consigliarvelo senza eccessive riserve, anche se fosse la prima volta che vi avvicinate ad un titolo del genere.
 
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 7
Di nuovo problemi di ombre. Ma i nemici non finiscono mai?
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 8
Qui abbiamo uno specialista dello stile Fosbury, a quanto pare...
Medal of Honor: Heroes 2 - Immagine 9
Armati di Garand nella fattoria. Anche questa l'ho già vista!
8
Realistico come un vecchio fumetto di Super Eroica, frenetico come una versione anni Quaranta di Quake, scontato nella trama come un film di Chuck Norris e allo stesso tempo divertente come solo i migliori giochi per Wii sanno essere. Ancora una volta, la vendutissima console Nintendo surclassa le sorelle maggiori next-gen con un titolo che, se fosse uscito per Xbox 360 o PS3, sarebbe finito a metà prezzo su Ebay dopo un paio d'ore nella stragrande maggioranza dei casi. Invece, complice l'imbattibile sistema di controllo del Wii, Heroes 2, realizzato in contemporanea anche in versione per PSP, riesce dove il mediocre predecessore MOH: Vanguard non aveva avuto successo. Gli si perdona  con facilità la trama breve, l'IA imbarazzante e perfino una grafica non eccelsa, riconoscendogli la doverosa palma di miglior sparatutto per Wii attualmente sul mercato!
voto grafica7
voto sonoro7
voto gameplay8,5
voto durata8
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