Se in Lemmings ai vari amimaletti potevate attribuire svariate qualità e fargli compiere le azioni più disparate, i MiniMario sono decisamente più lineari e il loro controllo avverrà principalmente attraverso l'interazione con elementi dello scenario. Nei primi schemi si tratterà semplicemente di spostare ponti e fermare omini ma questo non sarà che l'inizio. Col proseguo della partita dovrete prendere dimestichezza con tappeti elastici, ascensori, nastri trasportatori e tutta una serie di altre diavolerie. Ad aiutarvi nel capire a meglio come agire, viene in vostro aiuto un comodo tutorial che progressivamente renderà disponibili le informazioni sull'uso dei nuovi elementi che incontrerete.
Se inizialmente gli schemi saranno semplici e relativamente piccoli, col crescere delle difficoltà anche le dimensioni si faranno maggiori. Qui si ravvede una delle poche pecche del gioco poiché per mantenere una grafica sempre chiara e curata, il fattore di zoom è decisamente eccessivo. Il risultato è quello di visualizzare solo una modesta parte dello schema, rischiando di perdere la visione d'insieme della situazione. Forse anche per questo il numero dei MiniMario sarà sempre limitato, se paragonato alle orde infernali di Lemmings che i giocatori sono abituati a gestire.Ogni schema avrà un obiettivo da raggiungere, in termini di MiniMario da salvare e di punti da conquistare. Il risultato che otterrete sarà influenzato da più elementi. Il primo e più importante è rappresentato da quanti omini a molla salverete ma molto importante sarà anche il riuscire a farli arrivare tutti assieme, in fila indiana, al traguardo. Da non sottovalutare anche il tempo in cui raggiungerete l'uscita e il fatto di conseguire il vostro risultato mantenendo sempre i MiniMario in movimento. Tutto questo determinerà un totale, al quale equivarrà una medaglia. Conseguire quella d'oro non è sempre agevole e questo potrebbe spingervi a rigiocare gli schemi anche più volte, alla ricerca della soluzione ottimale.
A spezzare la routine rappresentata dal susseguirsi degli schemi, ci pensano le sfide di fine livello contro Donkey Kong. Vi troverete a dover sparare i vostri omini con un cannone contro il perfido gorillone, colpendolo fino a far scendere a zero la sua energia.
Altro elemento di stacco dalla normale azione è rappresentato dai minigiochi. In ogni schema troverete una lettera da raccogliere. Se le prenderete tutte all'interno di uno stesso livello, completerete la scritta MiniMario e sbloccherete un minigioco in cui potrete ottenere bonus.
I controlli saranno impartiti tramite pennino, col quale potrete azionare i dispositivi interattivi dello scenario e dare la direzione agli omini, comandandoli sia singolarmente che in gruppo. Il risultato è abbastanza buono, anche se a volte si ha l'impressione di non avere una risposta ottimale quando si cercano dei movimenti di gruppo.
La grafica, come precedentemente accennato e molto fumettosa e decisamente ben realizzata, in perfetto stile Mario Bros. I personaggi, sempre coloratissimi, si muovono allegri sullo schermo, senza per questo spingere il Ds al limite delle sue possibilità.
Mario vs Donkey Kong 2 è, intrensecamente per come è strutturato, un gioco per un solo giocatore. Come ci si spiega la possibilità della connessione online? Semplice: una delle caratteristiche più innovative di questo titolo è la presenza di un ottimo editor di schemi; il risultato del vostro sforzo potrete condividerlo non solo localmente coi vostri amici ma via internet con chiunque nel mondo. Solo una menzione alla presenza, ormai quasi uno standard, della possibilità di inviare via wifi la demo a un amico.
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Il fatto che un gioco risulti palesemente ispirato ad un altro, non sempre è necessariamente una cosa negativa. Prendiamo questo Mario vs Donkey Kong 2. Somiglia più a Lemmings che al suo predecessore, però si rivela da subito come un titolo particolarmente ispirato e divertente. Si resta facilmente vittima del circolo vizioso del “ancora una partita” e in men che non si dica si è definitivamente catturati dall'azione. La realizzazione tecnica è onesta e di buon livello, pur non spingendo la macchina al massimo, raggiunge lo scopo di offrire una grafica curata e nitida, un sistema di controllo quasi sempre all'altezza e un accompagnamento sonoro di buon livello. A volte si sentirebbe il bisogno di visualizzare un'area di gioco più ampia, ma non si può neppure chiedere l'impossibile al Nintendo DS. La quantità di livelli disponibili non è elevatissima e qui sta il principale punto debole. Per ottenere la medaglia d'oro in tutti i livelil ci vorrà del tempo ei potreste essere spinti a rigiocarlo, ma l'appeal di lungo periodo resta abbastanza basso.



