Nelle partite 3 contro 1, bisognerà coordinare al meglio le proprie tattiche per avere qualche possibilità di vittoria.
Ed è proprio ai giocatori meno esperti che si rivolge la prima missione della Campagna (la modalità principe del giocatore in singolo), che difatti non è altro che un tutorial, nemmeno troppo mascherato, che ci guiderà passo dopo passo attraverso i rudimenti di Magic. La fase di addestramento funziona abbastanza bene, ma data la rapida impennata della curva di difficoltà (più che altro legata alla complessità del gioco) sarà possibile lasciare sempre attivi (o personalizzare liberamente quelli che si vuole tenere o meno) gli aiuti della Cpu, che quindi a nostro piacimento potrà continuare a spiegarci anche nelle missioni più avanzate le tipologie di carte da utilizzare, ciò che si potrà fare nel turno e così via.
Sarà possibile zoomare comodamente per un'agevole lettura della carta (ndr il gioco è disponibile anche in italiano).
Una delle maggiori lamentele indirizzate alla versione precedente avevano riguardato l'impossibilità di personalizzare il mazzo (che al contrario è probabilmente il principale punto di forza del gioco cartaceo), e si è cercato in merito di trovare una soluzione di compromesso tra le esigenze dei giocatori esperti e la volontà di non rendere il tutto troppo complicato per i “nuovi arrivati”. In questa edizione 2012 una volta scelto il deck tra quelli disponibili (saranno poi in totale dieci, tra classici ed il mix di questi), potremo poi arricchirlo con sedici ulteriori carte da sbloccare progredendo nella campagna.
A proposito di questa, che come già detto è il fulcro del gioco in singolo, è caratterizzata dalla vivace alternanza tra scontri classici ed altre tipologie di sfide dove invece dovremo sbarazzarci dell'avversario seguendo delle precise regole sulle mosse e le carte da utilizzare. Una trovata semplice ma comunque apprezzabile che dona alla campagna un pizzico di varietà in più. Passando invece alla componente multi giocatore, la novità più gradita in tal senso è Archenemy, una modalità dove tre giocatori umani potranno sfidare una sorta di fortissimo boss (guidato dalla Cpu), e dove sarà quindi “obbligatorio” coordinare strategie ed abilità del trio soprattutto in virtù dell'elevato livello di difficoltà del “boss”. Peccato solo che quest'ultimo possa essere gestito unicamente da un'intelligenza artificiale e non da un giocatore. Per il resto online si potrà naturalmente prendere parte anche a delle intriganti sfide due contro due, o tutti contro tutti.
Sul versante tecnico non c'è molto per cui soffermarsi; l'impianto grafico è più che altro funzionale ad una agevole lettura del piano di gioco, ma nonostante ciò sarebbe stato comunque lecito aspettarsi qualcosa in più, come magari una maggiore spettacolarità delle animazioni degli scontri relativi alle carte. Seppure accompagni con dovizia di informazioni anche il giocatore meno esperto, Planeswalkers 2012 è un gioco che richiede comunque un grande impegno per poter essere padroneggiato al meglio, e soprattutto nelle prime missioni bisognerà resistere alle (probabili) numerose sconfitte, cercando di carpire sempre qualcosa in più sulla gestione del mazzo e su quali carte convenga utilizzare o meno. Di certo la profondità e le possibilità offerte dalla versione “digitale” non possono essere paragonate a quelle del gioco originale, ma è un limite quasi voluto dagli sviluppatori per poter “metter d'accordo” tutti i tipi di giocatori.
Avanzando nella campagna si potranno sbloccare fino a 16 carte con cui personalizzare il proprio mazzo.
7,5
Duels of the Planeswalkers 2012 rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto al già discreto predecessore, offrendo in questa occasione la possibilità (seppur ancora ridotta) di personalizzazione del mazzo, e delle nuove interessanti modalità soprattutto sul fronte multigiocatore. Seppur sia migliorabile ancora sotto molti aspetti (la profondità della versione cartacea è ancora molto distante), è in fin dei conti un titolo in grado di attrarre a sé gli instancabili appassionati della serie senza però spaventare troppo le potenziali “nuove leve”.


