Tiscali

Recensione Little King's Story

Può un piccolo re essere protagonista di un grande titolo?
Paolo Mulas Di Paolo Mulas(19 giugno 2009)
“C'era una volta un re”. Tantissime fiabe si sono aperte con questa frase, ma questa formula mal si addice invece per Little King's Story. In uno sperduto e poverissimo villaggio, mancava infatti proprio la figura del sovrano, e vuoi perché lo si cercasse da ben 35 anni, non ci si è posti nessun problema nel riconoscere il monarca descritto nella leggenda in un bambino, timido e senza amici, venuto per caso in possesso della corona del regno.
Little King's Story - Immagine 1
Ci troviamo di fronte ad una sfida regale.
Little King's Story - Immagine 2
Sull'angolo in basso a sinistra è indicato anche il numero delle frecce ancora a disposizione di queste unità.
Little King's Story - Immagine 3
Una zona poco raccomandabile, ma siamo sicuri che il re Corobo riuscirà in poco tempo a renderla vivibile.
 

Come  ben sanno gli amanti dei supereroi Marvel, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ed ecco quindi che nei panni di Corobo dovremo portare il nostro piccolo stazzo in una nuova era di prosperità. L'inizio però è tutt'altro che agevole, difatti il nostro castello è in realtà poco più grande di una capanna, i nostri sudditi, oltre che esigui numericamente sono degli sfaccendati nel vero senso della parola,  e le finanze sono ridotte a zero, condizione che non permette di apportare alcuna miglioria. Superato però lo shock iniziale, bisogna comunque mettersi subito al lavoro; Corobo nonostante la giovane età è un re in grado di farsi rispettare, e difatti basterà premere B nei pressi di uno dei sudditi per arruolarlo tra le proprie fila, mentre con A rivolto verso un obbiettivo, gli comanderemo l'esecuzione di un determinato compito.

Come dicevamo però gli sfaccendati sono davvero dei gran pigroni, e si limiteranno al massimo a scavare qualche piccola buca nel terreno, dalla quale però potrà saltare fuori qualche “tesoro”, che seppur in alcuni casi di valore modesto, sarà comunque utile per rimpinguare le casse del regno. Così dopo una prima giornata in giro alla ricerca di qualche gruzzolo, potremo finalmente dar vita (grazie anche al valido aiuto di uno dei nostri tre ministri) ad un progetto. Ecco che pian piano, nel giro di qualche intensa giornata di lavoro, potremo annoverare tra le nostre fila anche dei contadini. Questi sono certamente più attivi degli altri pigroni, e potremo portarli in giro alla ricerca di qualche ortaggio da estirpare, o qualche tronco da cui ricavare un po' di legna, con la quale finanziare un nuovo progetto. Cosa  ne sarebbe di un regno senza difese? Ecco che così potremo avere finalmente qualche soldato, utile per dare la caccia a degli strani esseri che pullulano il circondario e che impediscono (assieme ad altri ostacoli di varia natura) l'espansione dei nostri territori.

Il nostro obbiettivo finale è proprio quello di riunificare tutte le terre attorno al nostro “castello”, e per riuscirci dovremo armarci di pazienza ed affinare le nostre abilità di strateghi. Il nostro compito primario sarà infatti quello di gestire il nostro piccolo “esercito”, che inizialmente potrà essere costituito solamente da cinque persone, ma che progressivamente ci permetterà di guidarne fino a trenta. Naturalmente potremo costituirlo in maniera differente a seconda delle nostre esigenze; se per esempio dovremo andare in qualche zona ancora inesplorata diventa indispensabile portarsi dietro qualche carpentiere, l'unica unità in grado di poter costruire ponti o scale, ed oltre ad arruolare qualche soldato semplice, sarà decisamente utile anche chiamare a sé alcuni cacciatori, in grado di colpire i nemici anche a distanza, anche se posti  in qualche piano rialzato rispetto al nostro.
Little King's Story - Immagine 4
Il villaggio si ingrandirà notevolmente con il passare del tempo.
Little King's Story - Immagine 5
Quelle piccole tacche verdi indicano l'energia vitale.
Little King's Story - Immagine 6
Un tempo era poco più che una capanna, ora è un castello!
Il grande pregio nella giocabilità di Little King's Story, è che il gioco cresce in maniera equilibrata giorno per giorno, e ci si sorprende della  facilità con cui si è passati inizialmente dal dover gestire una dozzina di sfaccendati in un ettaro di terreno, fino ad arrivare invece ad occuparsi di un territorio molto più esteso abitato da una popolazione molto più numerosa, composta da unità lavorative di tanti tipi differenti. Nonostante il numero  dei sudditi possa diventare piuttosto elevato, è sicuramente piacevole il fatto che ognuno di loro abbia una seppur minima caratterizzazione in termini anagrafici ed estetici. Certo le battute che potremo scambiare con loro diventeranno col tempo un po' ripetitive, e sicuramente non potremo pensare di poter affezionarci troppo a ciascuno di essi, però ogni qual volta che uno dei nostri sudditi cadrà in battaglia, dovremo perlomeno spendere una lacrima virtuale durante il loro funerale, se non altro perché sarà pagato con i soldi pubblici. Le giornate che si susseguono nel titolo Cing, pur simili nelle loro impostazioni di base, (sveglia mattutina, esplorazione, combattimenti, raccolta tesori e finanziamento di nuovi piani di sviluppo), sono invece sempre diversi grazie alle piccole novità quotidiane.

Per esempio installando una cassetta della lettere, potremo leggere i messaggi che i nostri sudditi ci invieranno: tra  critiche e complimenti, potremo trovare alcune missive inerenti a degli strani avvenimenti o a dalle leggende popolari, che non sono altro che degli inviti mascherati per poter partecipare a delle missioni, spesso contro creature misteriose. Il buon esito di questi scontri, oltre che molto remunerativo, sarà indispensabile anche per il prosieguo delle vicende di Corobo e di tutto il regno. In uno titolo strategico, seppur atipico come il gioco in questione, è molto importante poter disporre di un sistema di controllo funzionale, che permetta di poter gestire in maniera comoda ed intuitiva le proprie unità; in tal senso è perlomeno discutibile la scelta degli sviluppatori di rinunciare alle esclusive caratteristiche del Wii Remote. Little King's Story si controlla quindi come un gioco canonico, niente scossoni al telecomando e soprattutto niente puntamenti in direzioni dello schermo. Peccato perché in alcuni casi si sente l'esigenza di un sistema più preciso per poter indirizzare più efficacemente le proprie unità.

Soprattutto quando dovremo controllarne qualche decina, non sarà sempre facile scegliere quelli appartenenti alla classe da noi richiesta, nonostante un grande copricapo ne agevoli il riconoscimento visivo dall'alto. La visuale di Little King's Story è infatti a volo d'uccello, sicuramente funzionale per poter controllare agevolmente il territorio, anche se purtroppo non permette di osservare nel dettaglio un comparto grafico decisamente ben curato soprattutto per quel che riguarda lo stile, sia dei personaggi e sia degli ambienti, e la scelta cromatica, che dona un effetto simile ai colori ad olio. Davvero di grande qualità anche il sonoro, che utilizza riadattandoli alcuni brani di musica classica, tra cui popolari marce reali; buoni anche gli effetti, mentre i personaggi parlano tra loro un linguaggio inventato, sottotitolato in italiano, alla lunga un po' noioso.
Little King's Story è davvero un gioco unico di questi tempi; uno strategico curato e profondo dall'anima fiabesca, che crescerà giorno dopo giorno assieme al divertimento del giocatore.
Little King's Story - Immagine 7
Portarsi dietro un esercito variegato è sempre la scelta migliore.
Little King's Story - Immagine 8
Gli Oni, delle buffe ma fastidiose creature.
Little King's Story - Immagine 9
In alto a destra sarà sempre ben visibile un utile radar.
8,5
Little King's Story è davvero una perla rara nel panorama attuale dei videogiochi; un strategico pressoché  unico nel suo genere, capace di coniugare un'atmosfera fiabesca con un gameplay profondo e vario, che siamo sicuri terrà desto l'interesse dei giocatori fino ai titoli di coda.
voto grafica8
voto sonoro8
voto gameplay8,5
voto durata8