In Lemmings non sempre c'è una sola strada: mentre uno scavatore si apre la sua, un camminatore attraversa una valle di capitelli
Ma, insomma, che diamine di gioco è ';sto Lemmings? Si tratta, fondamentalmente, di condurre un gruppo di omini dal punto A (ingresso) al punto B (uscita), facendo loro superare ostacoli di varia natura quali pozzi pieni di lava, muri di cemento e di metallo, trappole e trabocchetti di vario genere, superfici verticali da scalare o strapiombi altissimi. Principale problema: i Lemmings sono stupidi, e si limitano a camminare in avanti finché non incontrano un ostacolo che li fa tornare indietro, o finché non incontrano la morte in uno dei già citati ostacoli. Dalla vostra parte avrete un certo numero di “ordini” che potrete impartire agli ottusi omini per far si che modifichino il livello a vostra utilità: i Lemmings potranno scavare in orizzontale, verso il basso o in diagonale, scalare pareti, lanciarsi col paracadute, costruire scale che si reggono nel nulla, bloccare l'avanzata dei loro compagni o, infine, saltare per aria qualora una morte si renda necessaria. La strategia di base per molti livelli è quella di rinchiudere tutto l'esercito tra due “Bloccatori” mentre un singolo Lemming spiana la strada fino all'uscita, scavando gallerie e edificando scale; quando poi la strada è sgombra, si fanno saltare in aria i bloccatori e si assiste alla marcia di salvezza degli omini, ma non sempre questa strategia è applicabile: talvolta per superare il livello è necessario salvare il 100% dei Lemmings, altre volte non abbiamo a disposizione bloccatori, altre volte ancora per compiere determinate azioni è necessario mandare in avanscoperta più di un Lemming, e così via.
Quell'accrocchio lì davanti è una trappola: il primo Lemmings della fila sta per fare una pessima fine
I nuovi livelli si baseranno principalmente sulla strategia che non sulla quantità di Lemmings da salvare
Il sonoro, anch'esso, ripropone i temi originali del gioco, riadattati e rimasterizzati secondo gli standard moderni: le varie musiche, per chi non lo sapesse, vanno da temi piuttosto rilassati da favola fantasy a pezzi di musica classica piuttosto veloci o addirittura il famosissimo CanCan. Forse i temi non saranno tantissimi, ma è sempre un piacere vedere i mitici omini marciare a ritmo di musiche così pregevoli. Gli effetti sonori sono ugualmente molto ben realizzati, e vanno dal rumore di costruzione delle scalette, al suono del Lemming che tocca terra dopo una caduta, fino a tutti i versi di gioia per l'uscita dal livello, o di sofferenza per la morte che arriva subitanea.
Il sistema di controllo adattato al posto del canonico punta e clicca è efficiente, e permette di gestire tanto l'inquadratura, quanto il movimento del cursore, quanto la selezione dei comandi mediante l'utilizzo differenziato dello stick analogico, della croce direzionale dei tasti laterali. La difficoltà è crescente e ben calibrata, e va dai primi livelli che è impossibile fallire e poi su attraverso enigmi sempre più complessi e cervellotici, fino alla difficoltà “maniacale”. Inoltre, nel gioco è stato inserito l'editor dei livelli, per quanto il suo utilizzo non sia dei più immediati, ed è possibile scaricare ulteriori puzzle tramite connessione internet. Se proprio vogliamo trovare un difetto al gameplaying risiede nel fatto che a volte state per svariati minuti impegnati in uno specifico livello solo per poi veder sfumare tutto per un singolo, banale errore, col risultato di dover ricominciare tutto il puzzle da capo; ma dopotutto è quella la filosofia di base di lemmings: o ci si salva, o si muore!
Quello che lascia un po' perplessi è forse la commercialità di questo titolo: indubbiamente molti di quelli che hanno passato i venticinque anni hanno a suo tempo avuto a che fare coi vari Lemmings, e sicuramente tutti costoro troveranno in questa versione PSP un passatempo a dir poco afrodisiaco, capace di rendere piacevole – e ne abbiamo le prove documentate – persino la sala d'attesa del dentista. Ma che dire degli altri, dei giovani che al giorno d'oggi chiedono sempre più grafica, sempre più innovazione, sempre più profondità e sempre più avventura dai giochi per cui sborsano cospicue cifre di denaro? Quanto può interessare un gioco così semplice, scarno, se vogliamo banale e ripetitivo, ad un pubblico di questo livello? È lo stesso discorso che fanno quelli che dicono che gli scacchi, se fosse stati inventati negli anni '80, non avrebbero avuto nessun successo commerciale.
Da qui la nostra convinzione che Lemmings PSP sia fondamentalmente un gioco per Hardcore Gamers, e per questi la valutazione potrebbe persino raggiungere l'ambita cima del 10 e lode. Per gli altri, un passatempo divertente, stimolante e spassionato, che però deve fare i conti coi mostri moderni e con tecnologie sempre più brillanti. Eppure, mai nessuno potrà azzardarsi a dire che Lemmings non sia stato, è e sarà sempre un vero capolavoro.
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Dopo quindici anni, il caro buon vecchio lemmings, nella purezza del 2D e nella classicità dei livelli originali, rimane sempre un capolavoro. Certo, non si può certo parlare di originalità, ma la decisione di inserire tutti i livelli originali anziché “solo” quelli sviluppati opportunamente per la versione PSP è indice del fatto che il Team17 ha voluto rendere alla Psygnosis il giusto tributo in un titolo che ha segnato una tappa importantissima nella storia dei videogiochi. Un gioco da 10? Per i nostalgici certamente si. Per gli altri forse no, dato che in effetti si tratta di un semplice restyling grafico (e dopotutto varie versioni di Lemmings si trovano come freeware in numerosi siti, o addirittura come giochi in Flash o Shockwave), ma nessuno potrà contestare la genialità e la giocabilità dell'idea di fondo.



