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Recensione LEGO Batman: Il videogioco

Se Gotham City cade a pezzi, la ricostruiamo mattoncino su mattoncino!
Fabio Fundoni Di Fabio Fundoni(12 novembre 2008)
Pipistrello ad incastro
Con una storia che trova le sue radici nel lontano 1939, Batman è ormai diventato una vera e propria icona conosciuta da chiunque. Impossibile, per un eroe del suo calibro, rimanere relegato unicamente al mondo dei fumetti, ed è infatti non si è dovuto attendere molto per vederlo mietere successi internazionali in televisione e sul grande schermo. Più che logico per lui, comparire anche nei nostri amati videogame, sin dagli anni '80, con alterne fortune spesso in tie-in legati alle varie uscite cinematografiche.
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E'in arrivo un mattoncino sul mento!
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Ed ecco il dinamico duo
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Dovremo far passare al Joker la voglia di sorridere!
La nuova scommessa legata al prode uomo pipistrello, è veicolata dalla particolarissima chiave di lettura che ha portato alla rappresentazione delle saghe di Star Wars e Indiana Jones traslati nel mondo dei LEGO, i celebri mattoncini assemblabili, forti di un successo tanto grande da entrare nell'immaginario collettivo di milioni e milioni di persone al mondo. Ci troviamo dunque davanti a LEGO Batman: Il videogioco, pronti per avventurarci in una lotta senza quartiere, dove per l'ennesima volta il nostro eroe mascherato, con al fianco il fido Robin, sfiderà i suoi storici nemici, composti da un cast in cui ritroviamo Joker, il Pinguino, Catwoman e tanti altri antagonisti storici.

Alla base del gioco preso in esame, non troviamo però una trama ben precisa o un filo narrativo particolarmente delineato. Secondo un canovaccio poco raffinato ma decisamente funzionale, saremo inizialmente impegnati ad interpretare il cavaliere oscuro, di volta in volta impegnato a sventare i malefici piani dei vari criminali disponibili. Ogni livello rappresenta una sfida a se, dove attorno ad una principale “caccia all'uomo”, dovremo impegnarci nel cercare tutti i bonus disponibili, fatti di elementi particolari e monete/mattoncini. Ogni episodio è composto da una commistione tra platform, picchiaduro a scorrimento, con persino alcune sessioni dove saremo alla guida dei vari veicoli a disposizione di Bruce Wayne.

Seguendo una linea decisamente classica, ci si ritrova a combattere contro i vari avversari, sino ad incontrare il boss della situazione. Una volta terminata la narrazione di ogni sessione, sarà possibile rigiocarla in modalità libera per poter trovare con calma ogni elemento possibile. Tra una battaglia e l'altra, potremo anche fare visita alla mitica batcaverna, nascondiglio storico situato sotto la residenza di Bruce. Da qui, potremo decidere se andare avanti nella storia o dedicarci al collezionare i vari bonus, senza dimenticare di andare a gettare una curiosa occhiata a tutto quello che avremo sbloccato.

Nonostante la versione indirizzata alla PSP non offra nessuna possibilità di giocare assieme ad un amico, in ogni avventura avremo il giovane Robin a darci man forte, guidato dall'intelligenza artificiale. In qualsiasi momento saremo in grado di cambiare il personaggio che vorremo usare, grazie alla semplice pressione di un pulsante. Sia Batman che Robin sono infatti dotati di alcune particolari abilità che rendono necessario farli collaborare per superare i vari ostacoli che incontreremo. Per aumentare la varietà delle azioni da compiere, sono state inserite le tute indossabile dai due paladini della legge.

Andando avanti nel gioco, troveremo delle piattaforme che ci permetteranno di utilizzare, sia per Bruce che per Tim, questi particolarissimi costumi, ognuno dotato di una capacità che sarà indispensabile per tirarci fuori dai guai o farci superare un particolare passaggio. Ad esempio, davanti ad un lungo baratro, il buon Batman potrà indossare la tuta che lo farà planare in una zona sicura, dove non dovrà fare altro che costruire una scala di LEGO per permettere al suo fido aiutante di seguirlo. Come molti sostengono però, ogni grande storia necessita di grandi cattivi. Il team dei Traveller's Tales ha quindi deciso di dare la possibilità di impersonare anche i celebri antagonisti apparsi sulle pagine dedicate al difensore di Gotham City.
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Molti veicoli storici sono disponibili.
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Se Batman sa come combattere, Robin non è certo da meno!
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Se gli avversari dell'uomo pipistrello vi suscitano simpatia, avrete molti buoni motivi per divertirvi.
Se la batcaverna è il quartier generale delle forze del bene, una volta completati i vari capitoli, potremo recarci al manicomio di Arkham (che i fan della serie conoscono molto bene) per rigiocare i livelli nei panni di Joker, del Pinguino, di Catwoman e di molti altri geni del male. Ogni malvivente ha dalla sua qualche capacità che gli permetterà di ovviare alla mancanza dei costumi a disposizione di Batman e Robin.


Oscuro, ma non troppo
Come è facile immaginarsi, vedere il Cavaliere Oscuro rappresentato attraverso la filosofia dei mattoncini LEGO, ha comportato una regia capace di saper cogliere ogni elemento capace di infondere autoironia al personaggio e alle ambientazioni. Non aspettatevi di trovare in questo titolo le tinte delle ultime pellicole dedicate al nostro eroe, pensate invece ad un ritorno della figura del Batman comparso nel serial tv degli anni '60, dove non mancavano siparietti al limite della comicità ( e anche una non perfetta forma fisica nell'attore protagonista...). Il team di sviluppo, si è però ritrovato a dover rappresentare una serie di avventure che, storicamente, si dipanano in un contesto dominato dalla scura notte cittadina (ma non solo).

Purtroppo, lo schermo della PSP, non è propriamente il miglior mezzo per veicolare un mondo dove a farla da padrone sono colori come il nero e una vasta tonalità di grigi, a cui si contrappongono, molto debolmente, elementi più vivaci o quantomeno più “comodi” per la visualizzazione del giocatore. Nonostante la realizzazione dei modelli poligonali non sia certo scadente (mantenendo sempre ben chiara la direzione artistica del progetto LEGO), si riscontra troppo spesso una sensibile difficoltà a sostenere una visuale così tendente al monocromatismo. Il sonoro parte decisamente bene, offrendo alcuni temi che sono ripresi dalle classiche avventure cinematografiche del dinamico duo, ma si rinchiude in breve, in una generale piattezza e ripetitività, per quanto non si possa considerare tecnicamente disprezzabile.

Le note dolenti si affacciano purtroppo anche quando andiamo ad esaminare il gameplay del titolo. Partiamo con il dire che, benchè sia chiaro che le radici del gioco siano le stesse di LEGO Star Wars e LEGO Indiana Jones, il meccanismo inizia a mostrare diversi segni di usura. Certo, Batman non di rado utilizza metodi vicini alla tradizione dei picchiaduro a scorrimento (combo estremamente elementari unite al poter afferrare l'avversario), ma la sostanza non si discosta da quanto abbiamo già visto negli ultimi anni su praticamente ogni piattaforma in cui questi titoli sono stati sviluppati. Tutto è realizzato in maniera molto semplicistica, con l'aggravante di un'intelligenza artificiale carente non solo per quanto riguarda gli avversari, ma anche per quelle che saranno le azioni del nostro alleato.

Più di una volta vi renderete conto che, mentre la vostra esplorazione starà proseguendo, Robin (o Batman, a seconda dei casi) sarà ancora fermo diverse schermate indietro, costringendoci a tornare sui nostri passi. L'oscurità dominante di cui parlavamo prima, è poi il maggiore colpevole per la difficoltà di rappresentazione della profondità degli ambienti. Con notevole frequenza saremo impegnati nel tentativo di raggiungere una piattaforma o una moneta, senza capirne la reale posizione, cosa che si dimostra decisamente fastidiosa. Dobbiamo poi segnalare la presenza di alcuni bug legati al motore fisico utilizzato, che talvolta ci costringeranno a vedere i nostri personaggi in situazioni “tragicomiche”, legate principalmente a difetti di collisioni con quello che li circonderà, come ad esempio ritrovarsi a scivolare al di fuori di una piattaforma senza poter fare nulla per fermarsi.

Quello su cui maggiormente può puntare LEGO Batman, è una impressionante quantità di elementi da sbloccare e da trovare. Si passa dai costumi indossabili per arrivare alla possibilità di poter personalizzare i propri eroi grazie ai pezzi di LEGO raccolti durante il gioco, dando al giocatore un discreto stimolo per proseguire le proprie partite nonostante il livello di difficoltà sia indubbiamente basso, basti vedere la facilità di quasi tutti i combattimenti e la continua “risurrezione” dei protagonisti, pagata unicamente con il rischio di perdere qualche moneta virtuale.

Anche il più accanito ammiratore di questa eccentrica linea di videogame, non potrà evitare di notare la sostanziale autoreferenzialità e ripetitività delle situazioni, soprattutto in paragone con i suoi predecessori. Certo, ci sono tantissime cose da scoprire, ma lo spirito collezionistico può, da solo, sorreggere l'utilizzo delle solite soluzioni ludiche? LEGO Batman può divertire chi è alla ricerca di nuove storie da costruire mattoncino su mattoncino, ma soffre di diversi problemi che ne inficiano il valore finale, senza contare che, in futuro, sarà più che lecito attendersi qualcosa di innovativo per quel che riguarda un brand che non deve cadere nella ritrosia di limitarsi a cambiare protagonista, ma non lo stile.
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Gli avversari dotati di armi da fuoco sanno essere fastidiosi...
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Molti elementi platform rendono più vario il gioco
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I costumi da sbloccare sono davvero tanti
6,5
Batman brilla di luce propria e i LEGO sono sempre i nostri mattoncini preferiti, ma questi non sono motivi per non cercare nuove vie di sfruttamento del brand. LEGO Batman ci strizza l'occhio, forte di un appeal dato da personaggi carismatici e una costante autoironia, ma lascia a desiderare in diversi fattori legati al videogame in se stesso. La piccola console Sony ha in passato dimostrato di saper essere ben più performante rispetto al progetto dei Traveller's Tales, non tanto per il colpo d'occhio, ma per svariate imprecisioni riscontrabili sia nel gameplay che sul lato tecnico. Più che a puntare ad una simil-conversione degli episodi dedicati a console casalinghe, sarebbe stato il caso di pensare a come ottimizzare le avventure dell'uomo pipistrello sullo schermo della PSP, dove comandi ed effetto di profondità non sempre sono all'altezza della situazione. L'intelligenza artificiale degli avversari e degli alleati soddisfa raramente, andando a braccetto con un generale livello di difficoltà molto basso, lasciando come sfida principale, la possibilità di sbloccare decine e decine di elementi extra. Rigiocabile si, ma con poche scariche d'adrenalina. Non un prodotto scadente, sia chiaro, anzi divertente per chi dopo aver giocato LEGO Indiana Jones e Star Wars cerca simili situazioni, ma ci chiediamo se non sia l'ora di cercare nuove soluzioni per dei meccanismi che rischiano di avere un gusto un po' stantio.
voto grafica6,5
voto sonoro6,5
voto gameplay6,5
voto durata7