Depennando i soldi in palio, l'ingombrante figura del mattatore Gerry Scotti e gli aiuti da casa, quel che rimane è essenzialmente una successione di quesiti a risposta multipla, spazianti su argomenti che vanno dalla scienza all'arte passando per musica e spettacolo, con una scelta estesa alle classiche quattro opzioni; la rappresentazione audiovisiva è schematica, con una serie di banali menu dalle rade voci interattive e un annunciatore che si limita a convenevoli e istruzioni basiche.
Mancando inevitabilmente il mordente e la strategia che girano intorno alla concretezza di un premio in denaro, il pungolo per l'interesse e al contempo l'insidia contro cui si gioca sono costituiti da un limite di tempo, entro il quale dare il maggior numero di risposte esatte. Da una parte è scongiurata la futile tentazione di andare a sbirciare sul vocabolario o su internet le informazioni (difficile pensare che chi ha giocato ad una trasposizione videoludica della scalata al milione non abbia ceduto almeno una volta, tanto per arrivare al fatidico domandone finale e scoprire che effetto fa vincere virtualmente); dall'altra, s'introduce un meccanismo dinamico che stuzzica prontezza di riflessi e intuizione immediata, prestandosi inoltre ad un veloce multiplayer cooperativo o competitivo.
La principale attrattiva di Le so tutte! risiede, infatti, nella sua natura di party game, con cui intrattenersi a tempo perso insieme a parenti e amici. Il sistema di gioco è così elementare da consentire di partecipare proficuamente e senza imbarazzi a chiunque abbia familiarità con un classico telecomando per la TV, mettendo a proprio agio in un istante anche il più restio e profano di fronte all'intrattenimento elettronico; non occorre alcuna competenza che vada oltre il muovere il cursore su schermo puntando il wii remote, per poi calcare il tasto A una volta evidenziata la casella con la risposta prescelta.
Sono poche le varianti aggiunte ad un simile gioco di società; nelle gare con gli amici ci si dovrà prenotare fulmineamente per aver diritto alla risposta, con al più l'eventualità che alcune istruzioni su schermo (ribadite dallo speaker del remote) invitino a saltare o ballare mentre si ragiona sul da farsi, al fine di guadagnare del tempo extra. Non ci vorrà molto a comprendere che per adempiere alle mansioni mimiche basterà agitare da fermi il controller, evitando di mettere in funzione tutto il proprio corpo.
Ragionando sulla natura delle domande, accanto alle conoscenze di cultura generale come storia, geografia e politica occorrerà richiamarne di più specifiche, dalle unità di misura fisiche a particolari dettagli sulle serie a fumetti giapponesi; l'assortimento casuale permette così di avere voce in capitolo, tra sfidanti o entro la stessa quadra, a giocatori di tutte le età e interessi, dal nipotino preparato sui nomi dei personaggi dei più moderni cartoon al nonno con la passione per l'opera lirica. Non è però escluso che il gioco cada in particolarismi impossibili per chiunque, che possono sbilanciare le prestazioni pesando sul piatto della mera fortuna.
Requisito imprescindibile della formula dovrebbe essere l'ampiezza del database, in modo da garantire quesiti sempre inediti nel corso di un numero sostanzioso di sessioni di gioco. Durante le prove, già dopo poche ore di quiz, è emersa una certa ridondanza, evento malaugurato poiché la riproposizione porta inevitabilmente a risposte dettate dalla memoria acquisita; che si tratti all'atto pratico dell'insufficienza numerica delle domande, secondo il produttore genericamente incluse a migliaia, o di una routine di scelta casuale poco efficiente nel mescolare e differenziare le proposte, non si può che nutrire dei dubbi riguardo la longevità del gioco in termini di novità della sfida.
5,5
Il potenziale di Le so Tutte! potrebbe dissiparsi nel giro di poche sessioni di gioco in compagnia; se le opzioni sono ridotte all'osso, offrendo ben poche alternative al quiz di base, le domande restituiscono l'impressione di tornare prematuramente identiche e possono risultare poco stimolanti o semplicemente impossibili. Tutto sommato godibile nell'immediato, ma certamente lontanissimo dal rappresentare un grande investimento per le proprie serate spensierate tra le mura domestiche.



