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Recensione Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone

Andrea Casetti Di Andrea Casetti(19 luglio 2005)
Questo primo scorcio dell'estate 2005 sembra portare in dote una diffusa vocazione alle conversioni ludiche di fumetti e cartoni di rilevante importanza. Proprio ieri abbiamo diretto le nostre attenzioni verso la conversione (purtroppo non fortunata), dei Cavalieri dello Zodiaco. Oggi è il turno di uno dei personaggi/simbolo dei cartoon anni '90. Parliamo del ladro gentiluomo, parliamo di Lupin.
Il Tesoro del Re Stregone, questo il sottotitolo del gioco, inizia con il nostro Lupin alla caccia della “Caraffa della Vittoria”, che si trova a bordo di un treno pieno zeppo di poliziotti (con tanto dell'immancabile ispettore Zenigata). Quello che potrebbe sembrare un semplice (anche se prezioso, vista la sorveglianza) oggetto ornamentale, si rivela invece uno strumento indispensabile per mettere le mani su qualcosa di molto più pregiato: secondo una leggenda, infatti, solo accaparrandosi l caraffe della Vittoria e dell'Onore sarà possibile ottenere la mappa del tesoro di Re Randolf II, il cui valore si dice che sia inestimabile.
Risulta difficile, quindi, pensare che Lupin si sarebbe lasciato sfuggire un'occasione talmente ghiotta, ma questa volta dovrà vedersela con altri pericolosi personaggi, oltre all'immancabile (quanto maldestro) Zazà.
Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 2
Ecco perché in questo vagone non ci sono guardie
Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 3
Le casse sono un nascondiglio ideale
Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 4
è stato facile come rubare delle caramelle a un bambino
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Enigmatico
Quella appena descritta è uno stralcio della trama del gioco, che ha il merito di rispecchiare fedelmente l'atmosfera tipica dei cartoon, con tanto dei tipici colpi di scena (come ad esempio l'illusione di un arresto da parte di Zenigata, subito ridimensionata dai soliti trucchetti dell'abile ladro) a cui ci ha abituato il maestro dei travestimenti. Il gioco è un action di natura stealth: esso consiste nello sgattaiolare sotto il naso delle varie guardie, eventualmente ricorrendo a stratagemmi come travestimenti. Il gameplay è impreziosito da una serie di enigmi, non tutti propriamente banali da risolvere, che a volte prevedono la scelta della meno ovvia delle possibilità (come ad esempio la scena in cui, intrappolati in una stanza in cui è iniettato gas, dovrete scartare una maschera antigas danneggiata per ripiegare su un rotolo di nastro isolante, con il quale tappare la sorgente del pericoloso fluido).

Doppiatori ufficiali
La realizzazione tecnica del gioco è altalenante: l'aspetto dei vari personaggi è fedele alle controparti conosciute sul piccolo schermo, mentre ad aggiudicarsi il poco ambito primato di “fanalino di coda” del comparto grafico sono le ambientazioni, le quali, pur essendo piuttosto gradevoli e in linea con il gioco, sono in alcuni casi troppo simili l'una all'altra e scarsamente dettagliate. Non mancano, purtroppo, clamorosi esempi di compenetrazioni, evidenti con alcuni oggetti e, soprattutto, con i corpi degli agenti durante le colluttazioni. Il sonoro vanta la colonna sonora e il doppiaggio delle voci ufficiali del celebre cartone animato, ma tutto ciò è limitato alle sequenze in CG, mentre le chiacchierate con altri agenti sono relegate ai più semplici fumetti. Un'altra nota negativa arriva dalle battute pronunciate dai poliziotti, che si possono davvero contare sulle dita di una mano, rendendo il sonoro particolarmente ripetitivo e noioso.

Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 5
Ahi! Sono stato beccato
Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 6
Padella contro manganello... chi la spunterà?

AI anacronistica
I difetti purtroppo non sono finiti: la principale pecca del gioco, infatti, risiede nell'AI degli antagonisti, che tocca davvero i minimi storici: nel caso essi vedano (o sentano) qualcosa di strano, sulla loro testa comparirà un punto interrogativo inizialmente giallo, che tenderà progressivamente a colorarsi di rosso, a meno che voi non riusciate ad eclissarvi. Una volta che apparirà interamente colorato di rosso (la cui velocità di trasformazione dipende dalla vostra esposizione e dalla vicinanza al nemico) scatterà lo stato di allarme, durante il quale dovrete sparire prima del riempimento dell'apposita barra di pericolo (a cui corrisponde l'arresto da parte di Zazà). Per tornare alla normalità avrete due possibilità: abbattere la guardia (con dosi di narcotizzante o colpi di padella), oppure allontanarvi leggermente dal luogo dell'avvistamento: i poliziotti, infatti, non si spostano dal luogo assegnato, né chiamano rinforzi per affrontare il pericolo (è capitato infatti di vedere un agente immobile a una ventina di metri durante una rissa con un suo collega).

Occasione mancata
Proseguendo nel gioco avrete a che fare con piedipiatti più preparati, addestrati per scovare il nostro protagonista. L'unica differenza con i comuni tutori dell'ordine, però, consiste nella maggior velocità con cui si colora di rosso il punto interrogativo, nella maggiore resistenza fisica e nell'equipaggiamento (avranno a disposizione armi da fuoco). Anche il sistema di controllo vi fornirà qualche gatta da pelare: non è infatti possibile attivare l'inversione dell'asse X, condannandovi a utilizzare l'impostazione di default. Nemmeno la gestione delle telecamere è esente da pecche in quanto, in taluni casi, troverete difficoltoso sbirciare nella direzione desiderata, soprattutto in caso di vicinanza ai muri. A venirvi incontro ci sono la “visuale panoramica” e quella in prima persona, che risulta essere un tantino lenta nei movimenti. In conclusione, questo “Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone” è un titolo dall'innegabile carisma (la comicità del cartoon è ben riproposta) e da una serie notevole di enigmi. Peccato per l'abbondanza di difetti, che lo rendono l'ennesima occasione mancata, nonostante le premesse fossero ottime.
Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 11
Questo è il momento ideale per arraffare qualcosa
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Ebbene si: ci si può travestire anche da Zazà
Le avventure di Lupin III: Il Tesoro del Re Stregone - Immagine 13
Il primo di una lunga serie di travestimenti
6,5
Lupin III sbarca sulla PS2, con un titolo che propone interamente il carisma tipico del celebre cartoon, immergendosi nel difficile mercato degli stealth. Un gameplay incentrato su enigmi non proprio banali, il doppiaggio da parte delle voci ufficiali, una colonna sonora ben realizzata e l'ottima riproduzione dei personaggi sono le caratteristiche principali del gioco, guastato però da un'AI decisamente scarsa, da alcune pecche grafiche e da una lunghezza quanto meno non notevole. Gli appassionati del cartoon perdoneranno indubbiamente queste mancanze, mentre chi cerca uno stealth sopraffino dovrebbe cercare altrove.
voto grafica6
voto sonoro7,5
voto gameplay6
voto durata5,5
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