Le mappe di gioco pur essendo poco dettagliate rendono comunque l'idea di quelli che sono gli obbiettivi da raggiungere.
Può capitare per esempio, se tentate di salire su un mezzo di trasporto, che il sistema di controllo, scambi lo stesso per un nemico, e invece di farvi salire a bordo, vi faccia sparare contro il mezzo, sprecando un bel po' di munizioni e richiamando l'attenzione delle guardie.
Tenendo conto che si tratta di un gioco che richiede la massima precisione e velocità di esecuzione dei comandi di gioco, si tratta di errori che non passano certo inosservati. Però c'è sicuramente un'aspetto che per chi a già giocato ai titoli della Pyros, balzerà immediatamente sott'occhio, il motore grafico di gioco. Nel gioco della Cenega il motore grafico è completamente in tre dimensione dimensioni, non come in Commandos che (rimasto invariato anche nell'ultimo capitolo) presenta ancora un motore grafico in due dimensioni per gli esterni mentre il 3d è limitato agli interni.
Sin dalle prime fasi di gioco si notano i vantaggi di un motore grafico completamente in tre dimensioni, la possibilità per esempio di poter gestire al meglio le inquadrature di gioco per avere una visuale sempre perfetta non può che facilitare il povero giocatore, con un indubbio beneficio della giocabilità. Inoltre i programmatori della Cenega hanno realizzato un motore grafico di ottima qualità che ha permesso di creare delle mappe vastissime e con un dettaglio di prima qualità che non ha nulla da invidiare a quelle di Commandos. Anche da inquadrature più ravvicinate non si può non rimanere stupiti dalla qualità delle texture, oppure dalla perfetta realizzazione della vegetazione cosi come l'implementazione di ombre ed effetti calcolati in tempo reale. Ottima anche la realizzazione dei vari soggetti che pur non avendo un numero di poligoni esagerato non presenta tratti spigolosi e dispongono di un numero sufficiente di animazioni di ottima qualità. Un vero peccato che tali aspetti positivi non siano stati sfruttati al massimo cercando di coinvolgere maggiormente il giocatore dando allo stesso la sensazione di far parte di qualcosa di più di una semplice somma di missioni.
Così come in Commandos ogni missione è intervallata da una serie di intermezzi più o meno lunghi che rendono sicuramente più affascinate e spettacolare il gioco, in Korea invece la storia rimane quasi nascosta per proporci solamente un freddo briefing con le spiegazioni dei vari obbiettivi da raggiungere. Non ultimo ma non meno importante la mancanza di qualsiasi forma di modalità in multiplayer che avrebbe sicuramente alzato la durata del titolo.
Prendere il controllo di postazioni a terra può essere utile in alcune circostanze per eliminare un folto gruppo di nemici.
12
6
Un titolo che sicuramente merita la sufficienza piena ma che avrebbe meritato una votazione migliore, con un po' più di attenzione da parte dei programmatori. Da segnalare più che positivamente l'ottimo motore grafico completamente in tre dimensioni che ha permesso ai programmatori della Cenega di poter creare delle mappe vastissime è ricche di dettaglio. Ben calibrata la difficoltà di gioco nonché la durata delle dodici missioni che offrono un sfida più che avvincente. Peccato per i vari bug che affliggono il titolo ed un'interfaccia di gioco non proprio perfetta che limita un po' le potenzialità del gioco


