Ognuna delle missioni di Jedi Outcast è composta da un numero variabile di obbiettivi da completare per terminare la missione, al quale si affiancano delle aree segrete sparse per la mappa del livello in cui potrete trovare dei bonus utili per ricaricare il vostro livello di energia o il livello degli scudi. Pur essendo Jedi Outcast assimilabile ai vari first person shooter (anche se è presente anche una visuale in terza persona, la quale si attiva automaticamente con l'uso della spada laser) usciti ultimamente sul mercato, i livelli del titolo della Raven si caratterizzano per un numero di enigmi enorme, se paragonato alla media del genere, in cui è necessario utilizzare il ragionamento più che le armi. Non sono pochi, infatti, i punti in cui è possibile rimanere bloccati, fatto che ultimamente era diventato inusuale negli FPS, ma che aggiunge al gioco un elemento di riflessione e ne aumenta in maniera drastica la longevità. Infatti al livello di difficoltà medio, andare avanti richiede un impegno sia di concentrazione sia in termini di tempo non indifferente, essendo impossibile avanzare alla garibaldina per gli ambienti di gioco visto che si correrebbe il rischio di perdersi o di essere bruscamente fermati dal fuoco nemico o di non vedere uno dei passaggi laterali, o una delle grate nascoste, fondamentali per risolvere alcuni livelli.
Questo non vuol dire che a Jedi Outcast manchi l'azione... gli scontri a fuoco con gli imperiali sono, anzi, molto numerosi e nei livelli avanzati vengono intervallati da spettacolari duelli con la spada laser, che rappresentano, grazie al divertimento che offrono e al gran numero di mosse che è possibile compiere, il vero punto di forza del gioco.