Come detto anche in precedenza, la formula di gioco è quella già vista in ogni altro titolo appartenente al filone. La vittoria della gara o quantomeno il raggiungimento del podio permetterà al giocatore di accedere a nuovi tracciati e di guadagnare i crediti necessari per upgradare la meccanica del proprio bolidi o, a piacimento, il proprio arsenale montato a bordo. Capiterà poi che in determinate situazioni si possa addirittura vincere direttamente una nuova vettura. Ognuna di esse si differenzia dalle altre secondo alcuni parametri che ne determinano velocità, resistenza al fuoco nemico e capacità offensiva.Caratteristiche importanti, che suggeriranno al giocatore l'utilizzo di una vettura piuttosto che un'altra a seconda del tipo di circuito da affrontare. Questi ultimi si differenzieranno nelle più classiche lingue d'asfalto (terra e ghiaccio comunque si saranno all'ordine del giorno), oppure in vere e proprie arene dove ad avere la meglio sarà colui che riuscirà ad eliminare il maggior numero di nemici. Una sorta di esame propedeutico per quello che lo attenderà una volta varcati i limiti della propria PS2 ed entrati in internet, dove Jak X riesce a dare il meglio di sé.
Il gioco in singolo denota infatti una certa povertà d'idee che malgrado l'alto numero di modalità di gioco evidenzia una pericolosa crisi d'identità per uno dei personaggi più amati dal pubblico. Lo scorrere di circuiti spesso molto simili tra loro, con finalità che non vanno al di là della semplice eliminazione degli avversari, raccogliere bonus di varia natura, tenere la macchina in pista e cercare di piazzarsi nel miglior modo possibile e avanzare quindi di livello. Peccato, perché il sistema di controllo si è rivelato sicuramente all'altezza della situazione, riuscendo ad essere sufficientemente malleabile da permettere al giocatore di poter guidare e sparare al contempo senza dover rinunciare alla precisione di guida o alla propria capacità balistica. Peccato anche perché il motore grafico del precedente Jak 3 è stato opportunamente rimaneggiato per donare al titolo un impatto visivo più che buono, pur rimanendo ben al di sotto delle potenzialità della console Sony. Se non altro, il frame rate è sempre costante ed elevato.
Una magra consolazione, però, specie per chi si aspettava che questo titolo un po' fuori dai soliti schemi potesse essere un esperimento piacevole e, soprattutto, da ripetere. Così non è, invece e dopo poche gare ci si renderà conto che l'intera esperienza di Jak X consisterà nel ripetere all'infinito i primi istanti di gara. Peccato.
6,5
L'uscita di Jason Rubin da Naughty Dog ha forse segnato irrimediabilmente il destino di Jak, costretto a questo giro a vestire i panni di pilota provetto, nel disperato tentativo di replicare quanto di buono visto nelle sessioni su quattro ruote viste nei precedenti episodi della serie. Jak X, invece, si rivela ben presto ripetitivo, per nulla affascinante e privo di quel mordente che possa invogliare il giocatore ad andare avanti in un gioco capace solo di clonare per un tot di volte i primi istanti di gara. Sarà per la prossima volta, magari su PS3.
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